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Fulvia Bacchi: “Le imprese non temano la tecnologia. Il nostro compito è aiutarle ad affrontare la crisi, anche con l’ AI’


“L’intelligenza artificiale può essere un driver straordinario per l’intero comparto. Il nostro compito è intercettarne le potenzialità a vantaggio delle imprese che operano nell’industria più iconica dello stile e della riconoscibilità del Paese, quella della moda “Così Fulvia Bacchi Ceo di Lineapelle durante la tappa toscana,  a Scandicci,  di Trame Intelligenti: L’intreccio tra moda ed AI primo Road Show itinerante dalla più importante fiera internazionale di pelli, accessori e componenti per calzature con sede a Rho Milano.

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Il progetto nasce dall’ambizione di coniugare alta tecnologia e innovazione d’impresa al servizio dei territori.  “Secondo la nuova ricerca condotta dall’Istituto per la Competitività (I-Com) in collaborazione con TeamSystem,” ha spiegato la Bacchi “se il 60% delle oltre 246.000 imprese italiane con più di 10 addetti adottasse almeno una tecnologia di AI entro il 2030, si potrebbero generare ricavi aggiuntivi per circa 1.300 miliardi di euro. Un potenziale enorme. I benefici sono evidenti  in termini di efficienza operativa (97,9%), vantaggio competitivo (47,8%), minori costi e migliori decisioni (39,1%) C’è un problema formativo e di conoscenza. La nostra iniziativa vuole aiutare le PMI dei diversi contesti regionali a colmare questo gap”. All’iniziativa, tenutasi al MITA (Made in Italy Tuscany Academy ITS), il 18 giugno, si sono messe in luce tutte le possibili relazioni feconde tra il mondo degli algoritmi e la creatività dei distretti produttivi italiani.

Ampia la platea degli esperti presenti.  Per Emanuele Frontoni (Co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab e Professore di informatica Università degli Studi di Macerata) occorre “una collaborazione necessaria tra artigianalità e tecnologia. La ricerca aiuta. Ad esempio con “Cappell.AI”, progetto che ha riunito l’Università di Macerata insieme ad alcune aziende del distretto marchigiano del cappello è stato possibile  creare il più grande dataset al mondo di cappelli, semplificando enormemente i processi ed incentivando la cultura della condivisione dei dati. “Valter Fraccaro (Presidente Fondazione SAIHUB),  ha spiegato come ” la Fondazione, voluta dall’ Università di Siena e Fondazione Mps, ha il compito di attrarre talenti per scelte lungimiranti e vincenti. La via è quella della formazione, non quella del catastrofismo.

L’ unico lavoro che può essere sottratto dall’ algoritmo è quello ripetitivo meccanico disumano. A vantaggio di quello creativo. Con una nuova tecnologia si inventano nuovi settori per intero, quindi ci sarà più lavoro, non meno come, falsamente, si crede. Prima c’era un vestito per tutta la vita. Oggi non è più così.”. Tra gli altri, sono intervenuti: Antonella Vitiello (Direttrice Mita Academy ITS ), Florenza Poli (Assessora all’Istruzione e alla Formazione del Comune di Scandicci), Massimo Guasconi (Presidente Unioncamere Toscana) Giacomo Pollastri (Data scientist Var Group), , Matteo Veltro, (Titolare Mapel).



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