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Bonus e incentivi contro lo spopolamento: le strategie locali per ripopolare l’Italia


Il fenomeno dello spopolamento coinvolge l’intero territorio italiano, dalle Alpi alle isole, e spinge molte regioni ad attivare bonus e incentivi mirati. Aree rurali e interne, montane o isolate, perdono abitanti, soprattutto giovani e professionisti, attratti dai grandi centri urbani. Per contrastare questa emorragia demografica, molte regioni italiane stanno adottando politiche e incentivi concreti per favorire natalità, imprenditoria, residenza e riqualificazione degli immobili nei piccoli comuni.

Un problema trasversale: il declino delle aree interne

Lo spopolamento delle aree marginali e rurali è una delle sfide più urgenti per l’Italia. Colpisce zone di montagna, piccoli centri, aree isolate e meno connesse, spesso prive di adeguate infrastrutture e opportunità. A pagarne il prezzo sono soprattutto i giovani, che abbandonano il territorio per cercare futuro nelle città. Il risultato è un circolo vizioso di declino economico, demografico e sociale.

Sardegna: bonus natalità e sostegno alle imprese locali

In Sardegna, la Regione ha introdotto un bonus natalità per contrastare il calo demografico nei comuni sotto i 5.000 abitanti: 600 euro mensili per il primo figlio e 400 euro per ogni figlio successivo, fino al compimento del quinto anno di età. La misura sarà operativa dal secondo semestre 2025 e prevede due tranche annuali di finanziamento ai comuni, previa verifica dei dati ISTAT. Parallelamente, prosegue il “Bando incentivi per l’insediamento di nuove attività nei piccoli Comuni”, rivolto a chi apre o trasferisce un’attività nei comuni con meno di 3.000 abitanti. Sono previsti 15.000 euro per nuove aperture o trasferimenti e 20.000 euro in caso di incremento occupazionale.

Varese: voucher per attrarre giovani lavoratori

Nel Nord Italia, la provincia di Varese ha lanciato il progetto “Vieni a vivere a Varese”. L’iniziativa prevede voucher da 2.000 euro annui per tre anni, destinati a giovani under 40 che trasferiscono la residenza in provincia con un nuovo contratto di lavoro. Il contributo è utilizzabile per beni e servizi locali e mira a contrastare la fuga di talenti, incentivando il radicamento sul territorio.

Trentino: fino a 100.000 euro per vivere nei borghi spopolati

Anche il Trentino affronta il problema con un bando rivolto a chi decide di stabilirsi in uno dei 32 comuni più colpiti dallo spopolamento. Sono previsti fino a 80.000 euro per la ristrutturazione di immobili e 20.000 euro per l’acquisto. Il beneficio, che può arrivare a 100.000 euro, è destinato a chi trasferisce la propria residenza per almeno 10 anni o affitta l’immobile a canone moderato. È escluso chi è già residente nel comune, salvo under 45.

Sud Italia: progetti integrati e sostegno alle start-up

Nel Mezzogiorno, la Fondazione con il Sud ha lanciato un bando da 8 milioni di euro destinato a progetti in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. I progetti devono coinvolgere almeno tre comuni confinanti con popolazione totale non superiore a 20.000 abitanti e la presenza di un sistema di accoglienza (SAI). Le proposte vanno inviate online entro il 16 luglio 2025. In Basilicata, è attivo il bando “Sottomisura 6.2” per favorire l’avvio di attività non agricole in aree rurali. Il contributo è di 40.000 euro per nuove start-up, a condizione che la partita IVA sia stata aperta da meno di sei mesi al momento della domanda.

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