In un Paese come l’Italia, i porti turistici non sono semplici luoghi da attrarre, ma infrastrutture strategiche che accolgono viaggiatori e abilitano relazioni economiche, culturali e commerciali. Sono, a tutti gli effetti, snodi vitali per la crescita e lo sviluppo delle filiere e del territorio.
Oggi però necessitano di infrastrutture più moderne, una migliore accessibilità e investimenti in innovazione e formazione per riuscire ad attrarre un maggior numero di turisti. Il primo Piano strategico nazionale per la portualità turistica italiana, presentato questa settimana a Roma, punta a traghettare nel futuro gli oltre 800 porti turistici, approdi e punti di ormeggio che, con i loro 162 mila posti barca, punteggiano lo Stivale.
Realizzato dall’Associazione nazionale porti e approdi turistici, l’Assonat, in collaborazione con Sace, il gruppo assicurativo-finanziario partecipa dal ministero dell’Economia che supporta la crescita delle imprese e del sistema Paese, il piano mette al centro un settore cruciale per l’economia tricolore.
L’OFFERTA
La portualità turistica italiana rappresenta infatti uno dei motori dell’economia blu, che in Italia vale 180 miliardi di euro e coinvolge più di 230 mila imprese, dando lavoro a oltre un milione di persone.
Assonat propone di partire da un’analisi di scenario e di valutazione dell’adeguatezza dei posti barca e delle strutture. Prevista poi la definizione di parametri comuni per la pianificazione e la riqualificazione dei porti italiani in base alla dimensione e alla tipologia delle unità da diporto, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, all’efficienza logistica e all’integrazione con il tessuto urbano circostante.
«I porti sono snodi vitali per la crescita economica e per lo sviluppo delle filiere e del territorio – ha dichiarato l’amministratore delegato di Sace, Alessandra Ricci – perciò investire in una portualità turistica più efficiente e competitiva significa scommettere su un’Italia più forte e attrattiva agli occhi del mondo».
In questa partita il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Mef è pronto a dare il suo contributo con l’effetto “Grow”, l’offerta Sace di soluzioni e servizi che in modo integrato e sinergico supportano la crescita delle imprese e delle filiere. «Questa è la prima volta che viene dedicato al sistema della portualità turistica italiana un piano strategico nazionale. È il risultato di un lungo percorso che testimonia l’impegno di Assonat – Confcommercio per sostenere la crescita del sistema Paese», ha aggiunto il presidente dell’Associazione nazionale porti e approdi turistici, Luciano Serra. Il piano per la portualità turistica è stato presentato mercoledì davanti al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al Comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto, Nicola Carlone,e al presidente di Assonautica Italiana di Unioncamere, Giovanni Acampora.
L’HUB
Così il ministro Urso: «Il governo è al lavoro per far diventare l’Italia un grande hub di connettività logistica tra Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, come evidenziato anche nel progetto strategico del Piano Mattei. Siamo un Paese che può contare su una vantaggiosa posizione geografica, grazie ai suoi 645 comuni costieri distribuiti in 15 regioni affacciate sul mare». In considerazione della particolare rilevanza che i porti turistici hanno assunto nel sistema turistico nazionale, e della funzione propulsiva che rivestono nella promozione di tutta l’economia costiera, il piano realizzato da Assonat suggerisce inoltre di introdurre specifiche misure incentivanti per promuovere la riqualificazione, la ristrutturazione e l’eventuale ampliamento dei porti turistici esistenti.
Con l’Associazione nazionale porti e approdi turistici, Sace ha finalizzato un accordo di collaborazione proprio per supportare gli obiettivi del Piano nazionale per la portualità turistica, facilitando da un lato l’accesso alle soluzioni assicurative finanziarie offerte dal gruppo guidato da Alessandra Ricci e, dall’altro, promuovendo incontri di business match e tavoli operativi dedicati.
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