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Pichetto rilancia su nucleare e taglio dei costi dell’energia: le prossime mosse del Governo


Il testo del ddl bollinato è all’esame della conferenza unificata. Per abbassare i costi dell’energia contratti di approvvigionamento a lungo termine, Ppa, contratti per differenza, sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas e ridurre il peso dell’Ets

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Avanti tutta sul nucleare e sull’abbassamento del costo dell’energia italiano. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, nel corso del Question Time alla Camera, è nuovamente tornato sulle misure che il Governo sta mettendo in campo per garantire maggiore sicurezza e continuità negli approvvigionamenti energetici, a prezzi più contenuti.

TESTO DEL DDL BOLLINATO È ALL’ESAME DELLA CONFERENZA UNIFICATA. NELLE PROSSIME SETTIMANE, SARÀ SOTTOPOSTO ALL’ESAME DEL PARLAMENTO

“Come Governo, stiamo monitorando con attenzione le scelte operate a livello internazionale in relazione ai finanziamenti e ai contributi pubblici destinati al settore nucleare. In tale contesto, la recente adesione effettiva all’Allenza per il Nucleare rappresenta un ulteriore passo per l’inclusione di tale tecnologia nel mix energetico nazionale, e si colloca in linea con l’approvazione – in esame preliminare da parte del Governo – del disegno di legge di delega sul nuovo nucleare sostenibile. Il testo del disegno di legge delega, bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato, è all’esame della Conferenza Unificata per l’espressione del relativo parere. Nelle prossime settimane, sarà sottoposto all’esame del Parlamento”, ha detto il ministro.

COSTO ATTESO FONTE NUCLEARE SOTTO I 100 DOLLARI AL MWH. MA BISOGNA CONSIDERARE ANCHE POSTI DI LAVORO, CALO PREZZI ENERGIA E RIDUZIONE DELLA VOLATILITÀ

“In un rapporto più recente della stessa Agenzia, pubblicato lo scorso gennaio 2025, si individua un costo previsto dell’energia prodotta da fonte nucleare anche potenzialmente inferiore ai 100 dollari per megawattora – ha proseguito il ministro -. Bisogna considerare che si tratta di costi stimati associati a tecnologie innovative ed in via di sviluppo, pertanto potenzialmente soggetti ad ulteriori revisioni al ribasso che potrebbero derivare dalla produzione in serie dei reattori modulari avanzati. Si consideri inoltre, che il nucleare sta diventando più attrattivo per il settore privato grazie anche a nuovi modelli di business, volti a ridurre il rischio per gli investitori e a garantire la stabilità dei ricavi. In una valutazione complessiva del riavvio del programma, bisogna considerare, inoltre, anche i benefici economici attesi nel breve termine e legati agli investimenti indotti nella filiera e alla creazione di posti di lavoro qualificati; nel lungo termine, invece il nucleare contribuirà a calmierare i prezzi e a ridurne la relativa volatilità”.

CONTRATTI DI APPROVVIGIONAMENTO A LUNGO TERMINE, PPA, CONTRATTI PER DIFFERENZA, SGANCIARE IL PREZZO DELL’ENERGIA ELETTRICA DA QUELLO DEL GAS E RIDURRE IL PESO DELL’ETS PER ABBASSARE I COSTI DELL’ENERGIA

Per quanto riguarda l’abbassamento dei costi dell’energia, a parte i provvedimenti già presi finora, “in ottica futura, si mira a creare un assetto di mercato basato più su contratti di approvvigionamento a lungo termine, quali i PPA e i contratti per differenza, che possono contribuire in modo significativo a sostenere il processo di decarbonizzazione dei consumi energetici dell’industria, anche attraverso l’autoproduzione, e a promuovere una maggiore stabilizzazione dei costi delle forniture, con una minore esposizione alla volatilità dei prezzi dei mercati spot”, ha evidenziato Pichetto.

Non solo. “Ulteriori misure di carattere strutturale sono in fase di valutazione, sempre nell’ottica di facilitare l’accesso dei consumatori ai benefici della generazione da fonti rinnovabili e di sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. Pertanto, occorrerà incrementare l’integrazione dei mercati all’ingrosso del gas, ridurre il peso dell’ETS sulla generazione elettrica e adottare misure di sostegno ai settori hard to abate – ha concluso il ministro -. Sui predetti fronti, l’Italia è attiva sui tavoli europei per perseguire una semplificazione delle regole e delle procedure, incluse quelle riguardanti gli aiuti di stato, in linea peraltro con gli impegni annunciati dalla Commissione europea nell’ambito del Clean Industrial Deal, varato nel mese di febbraio scorso per sostenere la decarbonizzazione industriale e il contenimento dei costi energetici per famiglie e imprese”.

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