L’Italia consolida la propria posizione strategica nella transizione energetica globale. Il 13 giugno, infatti, è stata nominata Presidente dell’iniziativa multilaterale CEM Biofuture Platform, il più rilevante strumento internazionale per la promozione dei biocarburanti avanzati e delle soluzioni sostenibili a base biologica. L’incarico, affidato per il triennio 2025-2027, rappresenta un riconoscimento al ruolo crescente del nostro Paese nello scenario energetico internazionale e una leva economica per il rilancio dell’industria green nazionale.
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Nata per incentivare lo sviluppo di tecnologie bio-based, la Biofuture Platform è parte del Clean Energy Ministerial (CEM), forum internazionale che promuove la cooperazione multilaterale sulle energie pulite. Dal suo rilancio nel 2020 come “CEM Biofuture Platform Initiative”, la piattaforma si è affermata come luogo privilegiato per la condivisione di best practice industriali, quadro regolatorio, strumenti finanziari e prospettive scientifiche legate alla bioenergia.
Nel quadro delle strategie per un’economia a emissioni nette zero (Net Zero) – e in prospettiva anche negative (Net Negative) – la bioenergia rappresenta un tassello chiave, soprattutto nei settori hard-to-abate, come trasporti pesanti, aviazione e industria.
A guidare la presidenza italiana sarà il prof. David Chiaramonti del Politecnico di Torino, figura di riferimento nel panorama accademico europeo sul tema dei biocarburanti. La scelta sottolinea la volontà dell’Italia di coniugare rigore scientifico e indirizzo politico nella definizione delle traiettorie future del settore.
Il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha chiarito l’ambizione italiana: “L’Italia si impegna a sviluppare la componente dei biocarburanti all’interno dell’agenda globale sui carburanti sostenibili, in particolare nel contesto del CEM, della COP e del G20, promuovendo il ruolo chiave delle soluzioni bio-based, valorizzando le eccellenze industriali e scientifiche e costruendo il consenso su basi scientifiche solide”.
La presidenza del CEM Biofuture Platform si inserisce in un momento cruciale per l’industria bioenergetica italiana. L’interesse per filiere di biomassa sostenibili, bio-raffinazione e biocarburanti di seconda e terza generazione è in forte crescita, sia sul piano degli investimenti privati che delle politiche pubbliche.
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Il mandato offre all’Italia una piattaforma internazionale per attrarre investimenti esteri, rafforzare le alleanze strategiche industriali e consolidare la filiera nazionale del biofuel, dove convivono startup tecnologiche, imprese chimiche e gruppi energetici. Inoltre, consente di promuovere un allineamento tra regolamentazione europea (Fit for 55, RED III) e sviluppo industriale sostenibile.
Con questa nomina, l’Italia si posiziona come hub di riferimento per le tecnologie bioenergetiche e i combustibili rinnovabili, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050. La sfida sarà ora trasformare la leadership politica e accademica in risultati economici concreti, creando valore aggiunto lungo tutta la catena industriale e contribuendo in modo strutturale alla competitività green dell’Europa.
Il 2025 segnerà dunque un passaggio chiave per il ruolo italiano nei tavoli energetici globali: la CEM Biofuture Platform potrà diventare, anche grazie alla presidenza italiana, un laboratorio di innovazione industriale per la transizione ecologica mondiale.
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