L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato oggi la circolare n. 8/E, contenente una serie di chiarimenti rilevanti in merito ai bonus edilizi per l’anno 2025. Il documento, atteso da contribuenti e professionisti del settore, conferma che il bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus e il Sismabonus manterranno la detrazione potenziata al 50% anche per coloro che, al termine dei lavori, adibiranno l’immobile ristrutturato ad abitazione principale.
Bonus edilizi 2025, detrazioni al 50% anche per chi adibisce la casa a “prima abitazione”
Si tratta di un punto chiave per migliaia di cittadini che intendono usufruire dell’agevolazione senza essere già residenti o domiciliati nell’immobile al momento della richiesta del bonus. La possibilità di ottenere lo sconto maggiorato anche in una fase successiva all’intervento rappresenta un segnale di apertura da parte dell’amministrazione fiscale.
La detrazione estesa anche alle pertinenze dell’abitazione
Un’altra novità rilevante introdotta dalla circolare è l’estensione dell’agevolazione fiscale alle pertinenze dell’immobile destinato a prima casa. Nello specifico, anche garage, cantine, soffitte o posti auto che risultino formalmente legati all’abitazione principale beneficiano della stessa aliquota del 50% di detrazione, qualora gli interventi rientrino nelle categorie previste dalle normative vigenti. La circolare risponde così a un’esigenza interpretativa emersa negli ultimi mesi, in cui si chiedeva maggiore chiarezza su come trattare le pertinenze ai fini della detrazione. In sostanza, si conferma una lettura estensiva del concetto di prima casa, coerente con le finalità sociali e abitative dei bonus edilizi.
Superbonus, impianti e nuove regole di ripartizione
Il documento dell’Agenzia delle Entrate non si limita ai bonus standard ma interviene anche sul tema del Superbonus per condomìni e Onlus, fornendo delucidazioni in merito alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Viene precisato che tali interventi possono beneficiare delle agevolazioni fiscali, purché rispettino determinati requisiti tecnici e vengano eseguiti con l’adeguata documentazione. Importante anche l’indicazione relativa alla ripartizione della detrazione, che per il 2025 continuerà a essere suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. La misura, già introdotta nei precedenti aggiornamenti normativi, viene così confermata come meccanismo stabile per evitare concentrazioni fiscali e rendere più equa la distribuzione del beneficio nel tempo.
Confermato il bonus mobili fino a 5.000 euro
Nella circolare trova spazio anche il bonus mobili, prorogato per tutto il 2025 con un tetto di spesa massimo fissato a 5.000 euro. Il beneficio si applica all’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione, a condizione che le spese edilizie siano documentate e tracciabili. Resta obbligatorio, come negli anni precedenti, che l’intervento di ristrutturazione sia avviato prima dell’acquisto dei beni agevolabili. Il bonus mobili si configura come un incentivo alla riqualificazione complessiva degli spazi abitativi, con un impatto significativo anche sul comparto produttivo dell’arredamento e dell’elettronica.
Un sistema di incentivi in evoluzione ma ancora attrattivo
Le indicazioni fornite dalla circolare n. 8/E confermano che, pur in un contesto di razionalizzazione della spesa pubblica e revisione dei meccanismi fiscali, il sistema dei bonus edilizi continua a rappresentare uno degli strumenti centrali della politica economica del Paese. La detrazione al 50% per la prima casa, anche se acquisita come tale solo a fine lavori, si inserisce in una logica di flessibilità pensata per favorire investimenti nel patrimonio immobiliare. L’estensione alle pertinenze, la continuità del bonus mobili e i chiarimenti sul Superbonus delineano un quadro normativo in evoluzione, ma ancora fortemente incentivante. Un segnale di stabilità normativa che potrebbe sostenere la fiducia di famiglie e imprese in un settore da tempo cruciale per la crescita economica nazionale.
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