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Urso incontra Aschbacher a Le Bourget


L’Italia punta a giocare un ruolo da protagonista nel futuro dell’Europa spaziale: lo ha ribadito il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, senatore Adolfo Urso, durante l’incontro con il Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Josef Aschbacher, svoltosi a margine della 55ª edizione del Paris Air Show di Le Bourget. Insieme a loro anche il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Teodoro Valente, a testimonianza del forte coordinamento tra istituzioni italiane e attori internazionali del settore.

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Uno dei principali temi affrontati è stata la Conferenza Ministeriale dell’ESA 2025 (CM25), in programma il 26 e 27 novembre a Brema (Germania), un appuntamento cruciale per la definizione delle politiche spaziali del prossimo triennio. In questo contesto, Urso ha confermato la disponibilità dell’Italia a candidarsi alla Presidenza dell’assise ministeriale, evidenziando l’importanza strategica di tale ruolo per incidere sulle future scelte dell’Europa in ambito spaziale.

Urso: “Siamo in un passaggio cruciale per l’Europa nello spazio”

Nel corso del confronto, il ministro Urso ha dichiarato:

“L’Italia intende assumere un ruolo guida nella preparazione e nella definizione della strategia spaziale europea, rafforzando il dialogo bilaterale con gli altri Stati membri e con la Direzione dell’ESA. Siamo in un passaggio cruciale: il futuro dell’Europa nello Spazio si gioca adesso e vogliamo essere protagonisti.”

Alla Conferenza Ministeriale ESA del 2022, l’Italia ha confermato un impegno finanziario complessivo di 3,2 miliardi di euro, posizionandosi come uno dei principali contributori dell’Agenzia. In vista della CM25, è attualmente in corso un’analisi approfondita sulla capacità contributiva italiana per il triennio successivo, che dovrà tener conto:

  • delle priorità nazionali in materia di spazio;

  • della competitività del sistema industriale italiano;

  • del contesto macroeconomico europeo e internazionale;

  • dell’obiettivo globale dell’ESA, pari a 23 miliardi di euro complessivi.

Cooperazione internazionale e programma Artemis tra le priorità

Durante l’incontro, è stato approfondito anche il quadro delle relazioni internazionali dell’ESA, con particolare attenzione alla cooperazione transatlantica e ai rapporti con la NASA. Il ministro Urso ha sottolineato l’impegno italiano nel programma Artemis, volto al ritorno dell’uomo sulla Luna e alla futura esplorazione di Marte, e ha confermato l’interesse a consolidare la partecipazione italiana alle costellazioni satellitari di nuova generazione.

“La cooperazione transatlantica resta essenziale, in particolare nel programma Artemis. È nostra intenzione rafforzare il nostro ruolo anche nelle future costellazioni satellitari, in collaborazione con la NASA e con le altre agenzie spaziali,” ha affermato Urso.

Agenda istituzionale del Ministro Urso a Le Bourget

Il Salon International de l’Aéronautique et de l’Espace di Parigi ha rappresentato anche un’importante occasione per incontri bilaterali con l’industria aerospaziale globale. Il ministro Urso ha in programma colloqui con i vertici del gruppo Thales, tra cui Pascale Sourisse (Vicepresidente), Marc Darmon (Presidente di Thales Italia) e Donato Amoroso (Amministratore Delegato di Thales Italia).

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Sono inoltre previsti incontri con:

  • Mark Lundstrom, CEO della società RADIA;

  • Guillaume Faury, CEO di Airbus;

  • i vertici del gruppo Leonardo, presso lo stand dell’azienda italiana;

  • visita istituzionale allo stand dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Queste interlocuzioni rappresentano momenti cruciali per rafforzare le sinergie industriali tra Italia, Europa e partner internazionali, promuovendo allo stesso tempo il Made in Italy tecnologico in un settore altamente strategico come quello aerospaziale.

L’Italia, tra visione strategica e capacità industriale

Con la candidatura alla Presidenza della Ministeriale ESA 2025, l’Italia conferma la volontà di guidare il processo decisionale europeo in ambito spaziale, valorizzando la propria competenza industriale, accademica e istituzionale. Il nostro Paese, infatti, vanta una filiera aerospaziale tra le più avanzate al mondo, che coinvolge grandi imprese, PMI innovative, centri di ricerca e università.

In un contesto globale sempre più competitivo, il rafforzamento del ruolo italiano nelle istituzioni spaziali europee diventa un fattore chiave per attrarre investimenti, promuovere l’innovazione e consolidare la leadership del Paese nei programmi spaziali futuri.

Foto: MIMIT





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