Il Governatore della Bank of Canada, Tiff Macklem, ha tenuto un discorso cauto ma lievemente ottimista, sottolineando che i progressi verso un nuovo accordo commerciale tra Canada e Stati Uniti potrebbero contribuire ad allentare le pressioni inflazionistiche, rimuovendo potenzialmente i dazi reciproci.
Dilazione debiti
Saldo e stralcio
Macklem ha precisato che, fino a quando l’accordo non sarà finalizzato, sia i dazi imposti dagli Stati Uniti che le misure di ritorsione adottate dal Canada continueranno a pesare sull’inflazione e sul sentiment economico. Ha inoltre osservato che la domanda interna finale in Canada è rimasta debole nel primo trimestre, e che un’incertezza prolungata potrebbe frenare la fiducia di consumatori e imprese. Sebbene abbia riconosciuto che un taglio dei tassi potrebbe essere giustificato nel caso in cui gli effetti negativi dei dazi si intensifichino e le pressioni inflazionistiche si riducano, ha anche avvertito che una persistente tenuta dell’inflazione core renderebbe più complicata una riduzione del costo del denaro. La banca centrale si mantiene fortemente dipendente dai dati, con particolare attenzione agli eventuali segnali di indebolimento del mercato del lavoro statunitense.
In reazione al discorso, il cambio USD/CAD è leggermente sceso a 1,36746 (-0,10%), pur restando vicino ai recenti massimi all’interno di una zona di resistenza chiave.
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