ZURIGO (awp/ats) – L’anno scorso le 500 maggiori aziende del mondo hanno aumentato la loro spesa in ricerca e sviluppo (R&S) del 6%, ma la crescita è rallentata in modo significativo rispetto al 2023, in particolare negli Stati Uniti, rivela uno studio della società di consulenza EY. Le società elvetiche tenute in considerazione hanno incrementato i loro investimenti nel ramo solo dell’1%.
La progressione della spesa in R&S è scesa dal 13,2% al 6,1% per le società americane, dal 9,4% al 7,0% per quelle asiatiche e dal 6% al 5,3% per le europee: queste ultime hanno registrato la peggiore performance in termini di ricavi, in flessione del 2%.
Quattordici delle 500 aziende incluse nella ricerca “Top 500 R&D” hanno sede nella Confederazione, che si colloca al nono posto nella classifica dei paesi. Il gigante farmaceutico Roche è a sua volta al nono posto tra le aziende interpellate, con investimenti nel segmento in questione pari a 16,1 miliardi di euro (15,1 milioni di franchi). Al 18esimo rango figura Novartis, con 9,3 miliardi di euro.
Il resto della classifica comprende Nestlé (128esima, 1,8 miliardi), ABB (154esima, 1,4 miliardi), Aptiv (182esima, 1,0 miliardi), DSM-Firmenich (199esima, 888 milioni), Sandoz (204esima, 861 milioni), Alcon (214esima, 810 milioni), Givaudan (267esima, 593 milioni), Swisscom (380esima, 299 milioni), Sika (383esima, 292 milioni), Swatch (387esima, 287 milioni), Holcim (427esima, 236 milioni) e Schindler (453esima, 194 milioni).
“Il fatto che quattordici delle 500 società con la più alta spesa in R&S al mondo abbiano sede in un paese relativamente piccolo come la Svizzera è un chiaro segno della capacità innovativa di queste ditte e del terreno fertile che trovano nella Confederazione”, afferma Stefan Rösch-Rütsche, esperto di EY Svizzera, citato in un comunicato. “La nazione si distingue come luogo di ricerca, istruzione e scienza, con università e istituzioni rinomate”.
Sette delle prime dieci imprese hanno sede negli Stati Uniti. Il gruppo Amazon ha il budget più consistente, con quasi 82 miliardi di euro (+3%), davanti alla società madre di Google, Alphabet, che ha sborsato 45,6 miliardi (+9%) e a Meta Platforms (che comprende Facebook, WhatsApp e Instagram) con 40,5 miliardi (+14%). Oltre a Roche, anche un’altra azienda europea occupa un posto nella top 10: si tratta di Volkswagen, al settimo rango con 18 miliardi di euro (+14%).
In termini di intensità di R&S – intesa come percentuale di spesa in ricerca rispetto al fatturato – le aziende olandesi sono in cima al podio con un dato del 10,0%, seguite da quelle degli Stati Uniti con il 7,7%. La Svizzera è terza con il 7,1%: seguono Germania (5,5%), Svezia (5,3%), Regno Unito (5,1%) e Taiwan (5,0%).
“Questo è un segnale positivo per la Confederazione come sede di ricerca e dimostra che le aziende elvetiche sono disposte a investire in modo significativo in R&S per garantire la loro competitività globale”, argomenta Rösch-Rütsche. “Va però notato che la spesa in R&S è aumentata solo dell’1% rispetto al 2023, mentre altri paesi hanno fatto progressi più significativi in questo senso”.
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