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il sistema si prepara alla transizione


Si è svolta oggi, presso la Sala Pininfarina della sede di Confindustria a Roma, la conferenza nazionale di RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) dedicata al triennio 2022-2024. L’evento, intitolato “Energia, ricerca, innovazione. Analisi del triennio 2022-2024 e sguardo alle prospettive di sviluppo”, ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e dell’industria per fare il punto sul ruolo della ricerca pubblica nella transizione energetica.

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Al centro dell’incontro, i risultati raggiunti nel triennio grazie alla collaborazione tra RSE, enti di ricerca, università e imprese, e le priorità per il futuro, in un contesto segnato dalla necessità di rafforzare l’autonomia energetica nazionale, accelerare la decarbonizzazione e garantire efficienza e competitività al sistema produttivo.

Tra i protagonisti dell’evento, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il delegato per l’Energia del presidente di Confindustria Aurelio Regina e Nicola Rossi, Head of Innovation di Enel.

Pichetto: «Ricerca strategica per garantire indipendenza energetica»
Tra i temi centrali toccati dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, anche quello del ritorno al nucleare. «Abbiamo già insediato il gruppo di lavoro sulla nuova normativa – ha dichiarato Pichetto – e contiamo di portare in Consiglio dei ministri una legge sul nucleare nei prossimi mesi». Il ministro ha poi ribadito che «le comunità energetiche vanno sostenute ma non sono la soluzione» e che «dobbiamo affrontare il tema dei costi della transizione energetica». L’obiettivo, ha sottolineato, è «creare un sistema che sia sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico, e il nucleare, in questo, è parte della soluzione».

Nel suo intervento, il ministro Pichetto ha sottolineato l’importanza di investire nella ricerca pubblica per supportare la transizione energetica e rafforzare l’industria nazionale.
«Dobbiamo guardare oltre il 2030 e costruire una visione strategica che metta insieme ricerca, innovazione e industria. La sfida della sostenibilità si vince se mettiamo in rete competenze, tecnologie e imprese. E su questo, il ruolo di RSE è determinante» – ha dichiarato.

Pichetto ha poi ribadito che «la transizione non è un lusso, ma una necessità», e ha sottolineato l’importanza di una «guida pubblica forte, capace di fare sistema» per accompagnare i cambiamenti in corso. «Il governo continuerà a sostenere i centri di ricerca che sanno trasformare conoscenza in crescita reale» – ha concluso.

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Confindustria: serve una politica industriale per la ricerca
Sulla stessa linea l’intervento di Aurelio Regina, delegato per l’Energia del presidente di Confindustria, che ha ribadito l’urgenza di una politica industriale organica, capace di valorizzare le eccellenze italiane.
«Serve una politica industriale della ricerca, non solo una strategia energetica. Bisogna costruire filiere in cui industria e ricerca procedano insieme, individuando le tecnologie su cui l’Italia può primeggiare» – ha affermato.
Secondo Regina, è essenziale «una governance chiara» che sappia orientare gli investimenti pubblici e privati, «evitando dispersioni e valorizzando gli asset strategici» del Paese.

Gli ha fatto eco Francesco De Santis, vicepresidente per la Ricerca e lo Sviluppo di Confindustria, che ha ricordato come «l’innovazione e la ricerca non siano più un’opzione, ma una condizione indispensabile per la competitività dell’Italia». Secondo De Santis, serve «una governance chiara per orientare le risorse e un’alleanza strutturata tra pubblico e privato».

Rossi (Enel): «Batterie decisive per l’equilibrio della rete»
Nel corso del suo intervento, Nicola Rossi, Head of Innovation di Enel, ha evidenziato il ruolo crescente dello storage nella transizione energetica.
«Lo storage ha avuto uno sviluppo importante negli ultimi anni e lo avrà ancora di più nel futuro. L’installazione delle batterie sta crescendo del 70% l’anno. Dieci anni fa costavano 800 dollari per kWh, oggi siamo sui 120. Questo grazie alle economie di scala e alla diffusione della tecnologia» – ha spiegato.
Rossi ha poi sottolineato come «la rete sia ormai un abilitatore centrale della transizione» e come la flessibilità – anche attraverso l’uso di batterie al litio, sodio e nuove tecnologie – sia «un elemento chiave, su cui Enel e RSE stanno lavorando insieme».







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