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Guida Completa e Approfondita a Resto al Sud: Opportunità e Sfide per l’Imprenditoria con il Supporto Strategico di Retefin.it – Retefin.it – #retefin


 

Resto al Sud, l’incentivo gestito da Invitalia, rappresenta una delle più significative e ambiziose iniziative di politica industriale per chi desidera avviare un’impresa in Italia. Nato per stimolare l’economia e contrastare lo spopolamento delle regioni meridionali, il suo raggio d’azione si è progressivamente esteso fino a includere le aree del Centro Italia colpite da eventi sismici e le isole minori. Non si tratta semplicemente di un bando, ma di un’iniziativa strategica “pensata per dare un forte impulso all’imprenditorialità giovanile e non solo”, riconoscendo il potenziale di una nuova generazione di imprenditori come motore di sviluppo sostenibile.

Tuttavia, il percorso per ottenere i fondi è tutt’altro che una formalità: è un processo selettivo, complesso e altamente competitivo. Navigare tra i requisiti, redigere un business plan a prova di critica e affrontare il colloquio di valutazione richiede preparazione, metodo e una profonda conoscenza delle dinamiche del bando. In questa guida completa e approfondita, esploreremo ogni aspetto di Resto al Sud, avvalendoci dell’esperienza consolidata di Retefin.it per offrire una visione chiara e strategica, trasformando le ardue sfide burocratiche in un percorso pianificato verso il successo imprenditoriale.

1. Obiettivi e Destinatari: A Chi si Rivolge Realmente il Bando?

L’obiettivo primario di Resto al Sud è offrire “agevolazioni significative per la creazione di nuove attività”, favorendo la nascita di un tessuto imprenditoriale solido, innovativo e radicato nel territorio. L’incentivo è rivolto a una platea ben definita di beneficiari, i cui requisiti sono stati aggiornati nel tempo per includere una fascia più ampia di talenti.

A chi è rivolto:

  • Età: Persone fisiche con un’età compresa tra i 18 e i 55 anni. L’innalzamento del limite a 55 anni è stata una scelta strategica per includere anche lavoratori con grande esperienza, magari usciti dal mercato del lavoro, che possono reinvestire il proprio know-how in un progetto autonomo.
  • Residenza: I richiedenti devono essere residenti (o disposti a trasferire la residenza entro 60 giorni dall’esito positivo, 120 per chi risiede all’estero) in una delle seguenti aree:
    • Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
    • Cratere Sismico del Centro Italia: 116 comuni specifici di Lazio, Marche e Umbria, per sostenere la ripresa economica post-terremoto.
    • Isole Minori: Isole marine del Centro-Nord, lagunari e lacustri (nell’ambito della specifica iniziativa “Resto Qui”).

Requisiti Fondamentali e Incompatibilità:

  • Nessuna altra agevolazione nazionale: Non bisogna aver beneficiato di altri incentivi per l’autoimprenditorialità (a livello nazionale) negli ultimi tre anni.
  • Status lavorativo: È necessario non essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato al momento della domanda e impegnarsi a non averlo per tutta la durata del finanziamento. Un contratto a tempo determinato o di collaborazione è invece compatibile.
  • Pregresse attività d’impresa: Non bisogna essere stati titolari di altre imprese “in esercizio” alla data del 21 giugno 2017. Questo significa che chi ha chiuso un’attività prima di tale data può partecipare.

Tipologie di Richiedenti Ammessi:

Consulenza e assistenza

per acquisti in asta

 

  • Imprese già costituite (purché dopo il 21 giugno 2017).
  • Imprese costituende, da formalizzare dopo l’approvazione della domanda.
  • Liberi professionisti, sia in forma individuale che societaria (es. Società Tra Professionisti). Il requisito chiave è non aver avuto, nei 12 mesi precedenti, una partita IVA per un’attività analoga (codice Ateco non identico fino alla terza cifra), per garantire che il finanziamento supporti nuove iniziative e non la mera continuazione di attività preesistenti.

La platea dei beneficiari è ampia, ma i requisiti sono stringenti e le casistiche complesse. Qui interviene la consulenza specializzata di Retefin.it, che non si limita a una verifica formale, ma analizza in profondità la posizione del candidato, pianificando i passaggi necessari (come il trasferimento di residenza o la corretta configurazione societaria) per garantire la piena e inattaccabile conformità con ogni dettaglio del bando.

2. Attività Finanziabili e Struttura delle Spese: Il Cuore del Progetto

Il successo di una domanda dipende da un programma di spesa chiaro, coerente, realistico e interamente ammissibile. Il bando finanzia attività produttive in settori considerati strategici per lo sviluppo locale.

Settori Finanziabili:

  • Industria e Artigianato: Dalla produzione di birra artigianale a un laboratorio di fabbricazione digitale (FabLab).
  • Trasformazione di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura: Ad esempio, un oleificio, un caseificio o un laboratorio per la produzione di conserve e prodotti ittici affumicati.
  • Fornitura di servizi a imprese e persone: Studi di marketing digitale, centri di formazione, servizi di logistica innovativa, palestre.
  • Turismo e attività ricettive: Boutique hotel, B&B di charme, agenzie di tour esperienziali (enogastronomici, culturali, sportivi).
  • Commercio: Sono ammesse iniziative di vendita al dettaglio o e-commerce, a condizione che siano strettamente legate a un’attività di produzione propria o che rappresentino un format innovativo.
  • Attività libero professionali: Studi di ingegneria, architettura, consulenza legale o fiscale, studi medici.

Restano “escluse tutte le attività agricole” (produzione primaria), in quanto già coperte da altri fondi specifici (come i Piani di Sviluppo Rurale – PSR), e il commercio puro (acquisto e rivendita di beni non prodotti dall’impresa).

Spese Ammissibili:

Il piano degli investimenti è la spina dorsale del progetto e deve essere strutturato con precisione millimetrica.

  • Ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30%): Include opere murarie, impiantistica (elettrica, idraulica) e tutto ciò che serve per rendere l’immobile funzionale all’attività.
  • Macchinari, impianti e attrezzature: Devono essere nuovi di fabbrica e strettamente correlati al ciclo produttivo (es. un forno per una pizzeria, un plotter per uno studio grafico).
  • Programmi informatici e servizi ICT: Licenze software, sviluppo di siti e-commerce, abbonamenti a piattaforme cloud, servizi di cybersecurity.
  • Spese di gestione (capitale circolante, massimo 20%): Coprono le prime necessità operative, come materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, premi assicurativi.

Definire un programma di spesa conforme è uno degli scogli principali. L’assistenza professionale di Retefin.it si rivela cruciale: non si tratta solo di compilare una lista, ma di costruire una narrazione coerente che leghi ogni spesa agli obiettivi strategici del business plan. Questo approccio trasforma un semplice elenco di costi in un piano di investimenti credibile e convincente agli occhi di Invitalia.

3. Le Agevolazioni: Un Mix Vincente di Fondo Perduto e Finanziamento

Resto al Sud è particolarmente attrattivo perché “copre fino al 100% delle spese” ammissibili, con una formula mista unica nel panorama degli incentivi.

 

Sconto fatture

Cessione crediti fiscale

 

Massimali di Finanziamento:

  • €60.000 per le imprese individuali e i liberi professionisti in forma individuale.
  • €50.000 per ogni socio, fino a un tetto massimo di €200.000 per le società composte da quattro o più soci.

Struttura delle Agevolazioni:

  • 50% Contributo a fondo perduto: Una somma erogata da Invitalia che non dovrà mai essere restituita. Rappresenta un’iniezione di capitale puro che riduce drasticamente il rischio d’impresa.
  • 50% Finanziamento bancario a tasso zero: Un finanziamento concesso da una banca convenzionata, con una durata di 8 anni (di cui 2 di preammortamento). Il finanziamento è garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI e, aspetto fondamentale, gli interessi sono interamente a carico di Invitalia. L’imprenditore restituirà solo la quota capitale.

Contributo Aggiuntivo per il Capitale Circolante:

Per sostenere le imprese nella delicata fase di avvio, quando i costi sono certi e i ricavi ancora incerti, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto, erogato al completamento del programma di spesa:

  • €15.000 per le ditte individuali e i professionisti.
  • Fino a un massimo di €40.000 per le società (€10.000 per socio).

Questo contributo è vitale per la liquidità iniziale, coprendo costi vivi come stipendi, fornitori e marketing. La struttura del finanziamento è indubbiamente vantaggiosa, ma coordinare la domanda con gli istituti di credito richiede competenza. Retefin.it non solo prepara il business plan per Invitalia, ma funge da mediatore creditizio, assistendo l’imprenditore nel complesso dialogo con le banche, facilitando l’accesso al finanziamento e assicurando che l’intera procedura si svolga senza intoppi.

4. Analisi Critica: Pregi e Sfide Reali da Superare

Nessun bando è perfetto. È essenziale conoscere sia i punti di forza che le criticità per affrontarlo con realismo, strategia e senza illusioni.

Pregi Innegabili:

Mutuo in asta

fino al 100%

 

  • Fondo Perduto Rilevante: La combinazione del 50% iniziale e del contributo finale sul circolante “allevia notevolmente il peso finanziario dell’avvio”.
  • Costo del Denaro Azzerato: Il finanziamento a tasso zero è “un incentivo enorme per chi vuole partire con risorse limitate” in un contesto di tassi di interesse crescenti.
  • Impatto Territoriale: È “una occasione importante per investire nel sud Italia”, offrendo una possibilità concreta di creare valore e lavoro nel proprio territorio.

Sfide e Criticità da non Sottovalutare:

  • Complessità Burocratica Asfissiante: La preparazione della domanda è un processo articolato che richiede business plan, proiezioni finanziarie quinquennali, preventivi dettagliati e dichiarazioni personali. Come sottolineato dagli esperti, un giovane imprenditore “non abbia semplicemente le competenze per poter compilare in modo corretto la domanda“.
  • Lentezza delle Risposte e Disallineamento dei Tempi: Le tempistiche di valutazione possono creare incertezza. Inoltre, i fondi vengono erogati secondo la logica dello Stato Avanzamento Lavori (SAL), spesso dopo che l’imprenditore ha già sostenuto la spesa, creando una forte tensione di cassa che deve essere attentamente pianificata.
  • Incertezza del Colloquio di Valutazione: La fase di valutazione con Invitalia è spesso gestita da tecnici junior con “competenze economiche incerte“. Questo crea il rischio concreto che un progetto valido e innovativo, magari in un settore di nicchia, venga respinto “non perché non ha la solidità per poter essere ammesso ma semplicemente perché i tecnici junior di Invitalia non la capiscono“.

È proprio per superare queste sfide che una consulenza professionale come quella offerta da Retefin.it diventa non solo utile, ma un fattore critico di successo. Un progetto eccellente può naufragare per un vizio di forma o una presentazione non efficace. Retefin.it agisce come un mitigatore di rischio, preparando l’imprenditore a navigare la burocrazia, a pianificare la liquidità e a comunicare il valore del proprio progetto in modo inequivocabile.

5. I Consigli Strategici di Retefin.it per una Domanda di Successo

Massimizzare le probabilità di approvazione non è questione di fortuna, ma di metodo, strategia e attenzione al dettaglio. L’approccio di Retefin.it si basa su pilastri fondamentali.

  1. Un Business Plan Inattaccabile e Narrativo:Un business plan solido è il primo passo per attrarre l’attenzione di Invitalia“. Il team di Retefin.it va oltre i numeri: costruisce una narrazione convincente che include un’analisi di mercato approfondita, uno studio dei competitor, una strategia di marketing chiara e, soprattutto, una dimostrazione delle competenze dell’imprenditore e della sostenibilità a lungo termine del progetto.
  2. Precisione e Trasparenza Assolute: Essere “precisi nelle stime finanziarie” è un dogma. Grazie all’esperienza di Retefin.it, ogni voce di spesa viene giustificata con preventivi attendibili e ogni proiezione di fatturato è sostenuta da dati di mercato concreti e ipotesi realistiche, evitando l’errore comune di presentare dati gonfiati e poco credibili.
  3. Preparazione Intensiva al Colloquio: Il colloquio con Invitalia è il momento della verità. Retefin.it non si limita a scrivere il progetto, ma allena l’imprenditore a presentarlo, a difenderlo e a rispondere con sicurezza a domande insidiose come: “Come pensa di raggiungere i clienti target?”, “Qual è il suo vero vantaggio competitivo?”, “Cosa farà se i ricavi del primo anno saranno inferiori del 30% rispetto alle previsioni?”.
  4. Gestione Strategica della Ripresentazione: In caso di esito negativo, il verbale di Invitalia non è una condanna, ma una miniera di informazioni. I professionisti di Retefin.it sono specializzati nell’interpretare questo feedback per correggere, affinare e potenziare la domanda, trasformando un fallimento iniziale in un’opportunità per ripresentarsi con un progetto ancora più forte e con probabilità di successo esponenzialmente più alte.

Conclusione: Trasformare un’Idea in Impresa con il Giusto Partner Strategico

Resto al Sud rappresenta una grande opportunità“, ma è un’arena competitiva dove l’improvvisazione non è ammessa e il margine di errore è nullo. La differenza tra un’idea brillante che rimane nel cassetto e un’impresa finanziata, florida e di successo risiede quasi sempre nella qualità della preparazione, della strategia e della guida ricevuta.

Affrontare questo percorso con un partner esperto e affidabile come Retefin.it non è una spesa accessoria, ma il primo e più importante investimento strategico. È la scelta di chi non vuole solo partecipare, ma vincere; di chi vuole trasformare un’idea in un’impresa solida e contribuire attivamente, con fatti e non solo con sogni, alla rinascita economica e sociale del Sud Italia.





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