La bozza di accordo di programma su ex Ilva il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al sindaco Piero Bitetti l’ha mandato intorno alle 20 del 17 giugno.
Un attimo dopo la conclusione dell’incontro che il neosindaco di Taranto aveva convocato a Palazzo di Città, per parlare appunto di Ilva, invitando organizzazioni sindacali, associazioni datoriali e associazioni ambientaliste e di cittadinanza attiva.
Un invio, quello di Urso, propedeutico alla conference call in programma nel primo pomeriggio di oggi 18 giugno conclusasi intorno alle ore 17 e nel corso della quale alla richiesta del ministro Urso di accelerare i tempi perché di tempo a disposizione non è che ce ne sia molto, il sindaco Bitetti ha controbattuto che, data la delicatezza della situazione, c’è l’esigenza di approfondire meglio i contorni dell’accordo di programma i cui contenuti ricalcano notizie già note all’opinione pubblica quali la presenza di una nave rigassificatrice nel porto di Taranto qualora gli azeri di Baku Steel company acquisissero gli stabilimenti del gruppo ex Ilva e l’impianto di desalinizzazione. Per cui ha ribadito la necessità di altri giorni per meglio visionare il documento in tutti i suoi aspetti tecnici.
Incassata la risposta, il ministro Urso ha ribadito la ristrettezza dei tempi tanto più che è in arrivo la sentenza del Tribunale di Milano relativa alle fonti inquinanti per cui l’accordo di programma (frutto anche del confronto delle scorse settimane tra lo stesso Urso e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano) potrebbe essere strumento dirimente per la chiusura della procedura per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale che, ha sottolineato il ministro, «deve essere anche sanitaria come ci ha indicato la Corte di appello europea».
Urso ha poi esposto nel dettaglio al sindaco le norme contenute nel decreto recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, con particolare riferimento alle risorse stanziate e alle loro finalità, le norme sul Dri e sull’indotto, soffermandosi anche su quanto riguarda la struttura commissariale ai fini della riconversione industriale. Ha altresì aggiornato Bitetti sullo stato dei negoziati con i tre player internazionali che hanno manifestato interesse per l’intero asset aziendale dell’ex Ilva, sottolineando la necessità di superare quanto prima le condizioni preliminari legate alla definizione dell’Aia e la disponibilità degli impianti, evidenziando come non si possano ovviamente trasferire asset sotto sequestro giudiziario.
«La riunione, che si è svolta in un clima di cordiale e reciproca collaborazione – si legge in una nota del ministero delle Imprese e del made in Italy -, si inserisce nel percorso di piena sinergia istituzionale tra il Mimit, la città di Taranto e tutte le istituzioni a vario titolo coinvolte, nello spirito di piena e leale collaborazione istituzionale che lo stesso Ministero ha sempre assicurato nel confronto con gli enti locali, come dimostrano proprio gli accordi di programma sottoscritti per i piani di rilancio della siderurgia a Piombino e Terni».
Da parte sua il primo cittadino ha rappresentato al ministro, «con la franchezza e la chiarezza che devono caratterizzare i rapporti tra istituzioni», le riserve emerse da una prima lettura della bozza di accordo di programma interistituzionale. «Si tratta – ha fatto presente il sindaco Bitetti al ministro Urso – di rilievi che, come amministrazione comunale, riteniamo doveroso portare con immediatezza all’attenzione del Governo».
In particolare, il sindaco ha espresso dubbi sulla concreta fattibilità complessiva del piano industriale delineato, «che allo stato attuale – ha detto Bitetti – non offre ancora sufficienti garanzie né sotto il profilo della sostenibilità economica né sotto quello ambientale. Preoccupa inoltre l’assenza, nella bozza in esame, di qualsiasi riferimento concreto all’impiego di fonti energetiche rinnovabili. Al contrario -ò ha concluso Bitetti -, si continua a fare esclusivo affidamento su tecnologie basate su fonti fossili, in evidente contrasto con gli obiettivi di transizione ecologica assunti a livello nazionale ed europeo».
Un nuovo incontro tra il ministro Urso e il sindaco Bitetti è previsto per mercoledì 25 giugno.
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