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Al via i tanto attesi crediti d’imposta di Transizione 4.0. Come richiederli?


Oggi partono le prenotazioni per i crediti d’imposta di Transizione 4.0. Dopo la pubblicazione del tanto atteso decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dalle 14 è possibile presentare domanda per accedere agli aiuti fiscali per prodotti per la transizione delle imprese

Microcredito

per le aziende

 

Finalmente il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il tanto atteso decreto per sbloccare i crediti d’imposta di Transizione 5.0. Così alle 14 di oggi ha aperto i battenti lo sportello virtuale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE)  e l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo 7077 per consentire l’utilizzo in compensazione con il modello F24 del credito d’imposta riservato alle aziende.

TRANSIZIONE 4.0, COSA FINANZIA?

Il piano Transizione 4.0 finanzia investimenti in beni strumentali per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”. I beni ammissibili sono: macchine utensili controllate da sistemi computerizzati, sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità, dispositivi per l’interazione uomo-macchina, beni tecnologicamente avanzati elencati nell’Allegato A della legge 232/2016, sono invece esclusi veicoli, fabbricati, costruzioni e beni con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%.

I FONDI IN CAMPO

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un tetto massimo di spesa di 2,2 miliardi di euro per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. Un limite che può essere esteso al 30 giugno 2026 solo a due condizioni. La prima è che il venditore abbia accettato l’ordine entro il 31 dicembre 2025. La seconda è che il beneficiario degli aiuti fiscali abbia versato un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione. Il credito d’imposta è riconosciuto per il 20% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, percentuale che scende al 10% per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro e al 5% da 10 a 20 milioni di euro.

LA PROCEDURA PER IL CREDITO D’IMPOSTA DI TRANSIZIONE 4.0

La nuova procedura prevede che le domande siano presentate online attraverso il sistema telematico nella sezione “Transizione 4.0” del sito del Gestore dei Servizi Energetici, accessibile tramite identità digitale SPID. Le aziende possono utilizzare il modello editabile disponibile sul portale per presentare le comunicazioni necessarie. In particolare, le imprese devono trasmettere una comunicazione preventiva entro il 31 gennaio 2026, indicando gli investimenti previsti e il relativo credito d’imposta. L’ordine cronologico di invio determina la priorità nella prenotazione delle risorse disponibili.

Entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, il richiedente deve inviare una seconda comunicazione attestante il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione come acconto. Infine, al termine degli investimenti, l’azienda deve trasmettere una comunicazione di completamento entro il 31 gennaio 2026 per i fondi spesi entro il 31 dicembre 2025, o entro il 31 luglio 2026 per quelli utilizzati entro il 30 giugno 2026. Le imprese che hanno già comunicato investimenti tramite il precedente modello del decreto del 24 aprile 2024 avranno 30 giorni dalla data di apertura della piattaforma per conformarsi alle nuove modalità, preservando la priorità nell’ordine cronologico di prenotazione delle risorse. Altrimenti, dovranno ripresentare il modello secondo le nuove disposizioni, perdendo però la priorità acquisita.

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Saldo e stralcio

 

CONTROLLI PIU’ STRINGENTI

Il nuovo meccanismo previsto dalla Legge di Bilancio 2025 introduce un sistema di monitoraggio stringente. Il Ministero invia all’Agenzia delle Entrate, entro il quinto giorno lavorativo di ogni mese, l’elenco delle imprese ammesse al beneficio secondo l’ordine cronologico delle comunicazioni preventive. Il credito d’imposta può essere utilizzato a partire dal decimo giorno del mese successivo alla trasmissione dei dati.

Successivamente, l’impresa ottiene una ricevuta con l’indicazione del credito d’imposta prenotato oppure dell’indisponibilità delle risorse. Se i fondi si esauriscono, le comunicazioni saranno comunque acquisite per eventuali nuove disponibilità future.

TRANSIZIONE 5.0 ARRANCA

Se Transizione 4.0 è ai blocchi di partenza, suo cugino Transizione 5.0 arranca. Anzi, il motore green del Pnrr è fermo. Fino ad oggi Transizione 5.0 ha visto prenotazioni per appena un sesto dei 6,23 miliardi previsti. Il Governo dovrà correre ai ripari la vera rivoluzione del Piano arriverà dopo l’estate e investirà Transizione 5.0,



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