Dopo anni di stasi e operatività assai limitata, l’aeroporto di Siena torna all’attenzione generale. Se qualche mese fa è arrivata la conferma degli investimenti pubblici da 1,85 milioni di euro per riqualificazione della pista, sistemazione dell’aerostazione e ripristino dei piazzali, ora è il consigliere regionale Stefano Scaramelli (Iv) che deposita una mozione con due proposte: in primo luogo, che lo scalo di Ampugnano sia parte del sistema gestito da Toscana Aeroporti, e inoltre anche di valutare la possibilità che la Regione Toscana diventi proprietaria dell’area demaniale dell’aeroporto.
“Dopo aver trascorso gli ultimi mesi a raccogliere le tante istanze del territorio, dalle istituzioni al comparto economico, passando per l’ascolto dei cittadini, l’atto predisposto rappresenta una sintesi e un punto di mediazione teso al rilancio dello scalo”, afferma Scaramelli, che per Ampugnano immagina un futuro da piccolo hub per voli business e privati, “garantendo anche un supporto forte e continuativo alle imprese, da quelle legate al mondo della Pharma Valley a quelle mediche, e potenziando il settore trapianti dell’Ospedale Le Scotte di Siena. Un insieme di realtà che trarrebbero significativi benefici dalla presenza di un aeroporto ad accesso diretto, oltre al turismo di alta gamma”.
L’attesa per le mosse di Enac Servizi
Il consigliere di Italia Viva da tempo sostiene un’integrazione di Siena all’interno di Toscana Aeroporti, per mettere a sistema gli scali regionali con un gestore forte, sul modello di quanto accaduto con l’aeroporto dell’Elba. Tuttavia l’aeroporto di Ampugnano è uno degli scali compresi nel progetto di Enac Servizi, spin-off dell’ente aeroportuale italiano, a cui era stato affidato il compito di rilevare la gestione di 18 scali minori, fra cui appunto Siena, e in Toscana anche Arezzo. Per Ampugnano, in tale disegno, non sono previsti voli di linea bensì, principalmente, aviazione generale con clientela turistica altospendente: lo stanziamento di 1,85 milioni annunciato nel 2024 e confermato pochi mesi fa rientra in questa logica.
“A questo primo stanziamento vi è la disponibilità per ulteriori interventi e progetti per dare centralità a questa infrastruttura decisiva per il nostro territorio”, ha dichiarato a marzo il deputato senese di FdI Francesco Michelotti, segnalando il “disegno strategico di valorizzazione previsto dall’emanando ‘nuovo piano aeroporti’ del governo, che apre a nuove opportunità di collegamenti e connessioni fondamentali anche per lo sviluppo dell’economia dell’intero comprensorio senese”.
Oltre dieci anni di attesa
La lunga crisi dell’aeroporto di Siena discende dal fallimento dichiarato, nel 2013, dalla società di gestione. Le vicende relative alla privatizzazione del 2007, e alle procedure di gara che individuarono Galaxy Fund come socio privato, sfociarono nel 2009 in un’inchiesta per la quale furono rinviate a giudizio otto persone, fra cui l’ex presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari, per reati di turbativa d’asta e falso ideologico in concorso: nel 2017 tutti gli imputati furono assolti.
I tentativi di rilancio di Ampugnano portarono all’affidamento della concessione a Sky Services a metà del decennio scorso, prima della revoca del 2020. Attualmente i decolli e gli atterraggi di voli privati sono poche centinaia ogni anno. Delta Service detiene la gestione dell’handling: e Delta Aerotaxi – che aveva partecipato alla gara vinta da Sky Services – ha presentato qualche anno fa un progetto di investimento di 17 milioni di euro su Ampugnano, ma senza seguito.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link