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Innovazione per i commercialisti, le priorità da affrontare in studio


La digitalizzazione non è più un’opzione, ma una necessità per i commercialisti. Investire in software come l’ERP, coperture assicurative mirate e formazione professionale è la chiave per affrontare con successo le sfide future.

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Da ricordare che la Legge di Bilancio 2025 offre incentivi e strumenti per favorire questa transizione, ma il vero cambiamento dipende dalla capacità dei professionisti di cogliere questa opportunità e trasformare l’innovazione e le nuove tecnologie come l’AI in un asset strategico per il proprio studio e per i propri clienti. Non è solo una questione di garantire la compliance normativa, ma un’occasione unica per ridefinire il ruolo del commercialista come figura centrale nell’economia digitale del futuro.

Innovazione e commercialisti, lo scenario

La professione del commercialista, per tradizione spesso ancorata a pratiche consolidate e metodi gestionali strutturati, sta attraversando una trasformazione senza precedenti. L’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 e della riforma fiscale ha segnato una svolta cruciale per il mondo delle imprese e dei professionisti, influenzando profondamente le modalità di gestione della documentazione fiscale.

Il modello operativo di riferimento, incentrato sulla raccolta e l’elaborazione di dati contabili, si sta evolvendo verso un approccio più strategico e orientato all’analisi. Secondo il Rapporto 2024 sull’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in Italia si contano oltre 120mila iscritti, 132 Ordini territoriali, oltre 11mila praticanti, il 33,8% di donne e il 15% di professionisti under 40. La crescita del settore è accompagnata da previsioni economiche solide: la Cassa Dottori Commercialisti stima per il 2025 un avanzo di amministrazione superiore a 715 milioni di euro, mentre il numero di professionisti associati dovrebbe raggiungere quota 75.007, con un incremento dell’1,1% rispetto all’anno precedente. In questo scenario in continua evoluzione, caratterizzato da un numero crescente di professionisti, diventa centrale la capacità di innovare e adottare strumenti digitali per ottimizzare il lavoro, fornire servizi sempre più personalizzati, mantenere  la  competitività  e  rispondere  alle  nuove  esigenze  del  mercato.

L’impatto della Legge di bilancio 2025 sulla professione di commercialista

La Legge di Bilancio 2025 introduce misure che impattano significativamente imprese e professionisti. Tra le più rilevanti, spicca la riduzione dell’aliquota IRES per le aziende che reinvestono gli utili, un incentivo per sostenere la crescita e la competitività del tessuto imprenditoriale italiano. Anche la tassazione delle persone fisiche viene semplificata con la riduzione degli scaglioni IRPEF: 23% per i redditi fino a 28.000 euro, 35% tra 28.000 e 50.000 euro e 43% per quelli superiori. Il taglio del cuneo fiscale diventa strutturale per i redditi medio-bassi, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino  a  32.000  euro, progressivamente ridotta fino ai 40.000 euro.

Parallelamente, viene potenziato il credito d’imposta per il piano Transizione 5.0, destinato a incentivare l’adozione di tecnologie avanzate nelle imprese e favorire modelli produttivi più efficienti e digitalizzati. Un altro passaggio fondamentale verso la digitalizzazione è l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ai lavoratori autonomi in regime forfettario, un’ulteriore conferma della necessità di adottare strumenti innovativi per la gestione della documentazione fiscale. Questi cambiamenti non sono semplicemente tecnici, ma comportano una trasformazione del modo in cui imprese e professionisti affrontano la fiscalità. L’uso di software avanzati per la contabilità e la compliance normativa non è più un’opzione: è un requisito essenziale per garantire efficienza, sicurezza e conformità alle nuove normative. La digitalizzazione diventa così un alleato strategico per ridurre il carico burocratico e migliorare la gestione amministrativa.

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Il ruolo dell’AI

In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) si afferma come uno strumento indispensabile per i commercialisti. I software basati su AI sono infatti in grado di analizzare flussi finanziari, prevedere scenari di rischio e suggerire strategie fiscali personalizzate per le imprese. L’utilizzo di algoritmi predittivi consente di ottimizzare il carico fiscale, identificare opportunità di risparmio e aumentare il valore della consulenza professionale. E i dati lo confermano: nel 2024, il mercato italiano dell’intelligenza artificiale ha raggiunto un valore record di 1,2 miliardi di euro, registrando una crescita del 58% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è stato trainato in particolare dalle sperimentazioni che utilizzano l’AI generativa, che rappresentano il 43% del mercato, mentre il restante 57% è costituito da soluzioni di intelligenza artificiale tradizionale. Tuttavia, l’adozione dell’AI tra i commercialisti italiani presenta ancora margini di miglioramento. Secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, il 23% degli studi di commercialisti ha investito più di

10.000 euro in tecnologie digitali, mentre il 37% ha destinato tra 3.000 e 10.000 euro. Una percentuale significativa di studi, soprattutto di piccole dimensioni, mostra ancora una certa resistenza nell’integrare strumenti digitali avanzati nei propri processi.

Assicurazione per commercialisti

Accanto alla trasformazione digitale, cresce anche la necessità di protezione professionale. La copertura RCP (Responsabilità Civile Professionale) assume un ruolo sempre più centrale per i commercialisti, poiché l’uso di strumenti digitali e il continuo mutamento normativo rendono essenziale tutelarsi dai rischi legati a errori di consulenza o gestione della documentazione fiscale. Il mercato assicurativo sta rispondendo con polizze innovative, che permettono di personalizzare le coperture in base alle esigenze di ogni studio professionale, calcolando il rischio in tempo reale e offrendo tariffe su misura.

Ecco perché si può dire che l’intersezione tra intelligenza artificiale, Insurtech e riforma fiscale sta trasformando il modo in cui i commercialisti operano e interagiscono con i clienti. Il loro ruolo si espande ben oltre la gestione burocratica, abbracciando la consulenza finanziaria, la gestione del rischio e l’ottimizzazione degli investimenti. In un contesto normativo in continua evoluzione, la capacità di adottare strumenti digitali avanzati diventa un vantaggio competitivo cruciale, consentendo ai professionisti di offrire servizi più efficaci e di maggiore valore.



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