Un traguardo importante, 60 anni di attività cooperativa, per la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo. Un anniversario che sarà celebrato il 18 e 19 giugno 2025 a Venezia, nella suggestiva cornice dell’Isola di San Giorgio Maggiore, con una serie di incontri istituzionali e un convegno aperto su invito. Il titolo scelto per l’occasione è emblematico: «Storie venete di frontiera – Dal labirinto dei sentieri del fare al vero senso di comunità», richiamando l’impegno delle BCC nella costruzione di un tessuto sociale coeso e dinamico.
«Saranno per noi due giornate di ascolto, di confronto e di approfondimento» – ha anticipato Flavio Piva, presidente della Federazione – «l’occasione per una riflessione su una modalità di “fare banca” che ha consentito di includere finanziariamente e socialmente milioni di persone». Le BCC rappresentano oggi una realtà fondamentale per il Veneto: con 9 banche associate, 380 sportelli attivi (+6 rispetto al 2021), 109 mila soci (+8.000 nel triennio), si distinguono per la loro capacità di presidiare il territorio, proprio mentre il sistema bancario tradizionale chiude filiali (64 sportelli chiusi solo nel 2024).
Nel corso della sessione plenaria del 19 giugno, moderata da Fabio Tamburini, direttore de Il Sole 24 Ore, si alterneranno voci autorevoli come Pietrangelo Buttafuoco (Biennale di Venezia), Matteo Marzotto, Luciana Traetta, Paolo Possamai e i ricercatori Piero Collauto, Renato Mason, Aldo Bonomi e Chiara Tronchin, che presenteranno lo studio “Il Veneto che cambia: dare fiducia ai territori”, commissionato dalla Federazione alla CGIA di Mestre. In chiusura, gli interventi di Dell’Erba, Gatti, Maino, e le conclusioni affidate a Piva e Alessandro Azzi.
A margine, sarà proiettato il video “Dal labirinto dei sentieri del fare al vero senso di comunità”, prodotto dalla testata Galileus, che racconterà l’impegno sociale delle BCC attraverso le testimonianze dei presidenti delle nove banche associate.
I numeri 2024 confermano la solidità del sistema cooperativo veneto: raccolta in crescita del 6,8% (oltre 29 miliardi), impieghi a 19,4 miliardi (+0,89%), utile aggregato di 304,3 milioni (+4%), e un miglioramento dell’efficienza operativa (Cost/Income al 52,30%). «Un dato interessante – sottolinea Piva – perché in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario», a conferma della centralità del credito cooperativo per famiglie, PMI e investimenti in sostenibilità, digitalizzazione ed efficienza energetica.
In un Veneto in trasformazione, dove cambiano composizione sociale, bisogni e prospettive, la Federazione Veneta BCC sceglie di guardare avanti: «Il nostro obiettivo – conclude Piva – sarà costruire un sentimento comune, che sappia ricondurre in modo sinergico azioni e attori diversi verso un traguardo condiviso: il Bene comune».
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