Oggi la seconda e ultima giornata del Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Rapallo dal titolo “Passione d’Impresa. Ogni sfida, un inizio.” L’intervento conclusivo al Presidente Nazionale di Confindustria Emanuele Orsini.
EMANUELE ORSINI, Presidente Nazionale di Confindustria: Azioni forti e subito, basta incertezza
Azioni “forti” e “subito”, a partire da un piano da 8 miliardi in tre mosse per convincere le imprese a investire. E poi “correre velocemente” sul nucleare, che non può essere “un tema politicizzato”, perché il grande tema oggi è l’incertezza, compresa quella energetica.
“Oggi il vero tema è l’incertezza – esordisce Orsini -. In questi scenari di incertezza è ovvio che le nostre imprese sono in difesa e guardano gli investimenti con attenzione. Oggi chiedere di investire è come se chiedessimo a un cassintegrato di comprare un’auto nuova.
Tornano a crescere le preoccupazioni per l’energia, soprattutto dopo l’escalation in Medio Oriente. E allora il presidente degli industriali dalla Liguria lancia un appello chiaro: “Basta dire no al nucleare. Serve essere veloci, se partiamo oggi saremo pronti in sette anni. Se diventa politicizzato diventa un problema, è responsabilità sociale anche dei partiti dire che quella è la via. Ci sono capitoli in questo Paese in cui o si va tutti insieme o non si faranno”.
In mattinata l’intervento di FABIANO GOLLO, Presidente del Comitato Regionale Liguria: “Paese senza rotta, ma in balia al vento”
“Se l’Italia fosse una nave, dovremmo ammettere che il suo motore energetico negli ultimi trent’anni è stato troppo debole per reggere il mare aperto della competizione globale”. La sensazione da ormai troppo tempo non è quella di una rotta precisa ma quella, più amara, di essere in balia del vento”, ha aggiunto.
“Abbiamo acceso e spento strategie”, ha ricordato Gollo, ma “noi vogliamo un Paese che abbia una propulsione degna delle sue ambizioni. Un Paese che investa seriamente in un mix energetico moderno, pulito, sicuro, capace di garantire continuità produttiva e sostenibilità ambientale”.
Gollo ha sottolineando che “il nostro equipaggio sta invecchiando. Più che un inverno demografico sembra una glaciazione. L’inverno infatti è una stagione ciclica: arriva, passa e lascia spazio alla primavera. Una glaciazione invece è duratura e pervasiva e, anche quando i ghiacci si ritirano, lascia il segno sul terreno sottostante”. Per Gollo, “sia che si tratti di un giovane lavoratore straniero da attrarre che di un giovane talento italiano da trattenere, quello che viene chiesto da queste persone alle aziende è: possibilità. Possibilità di crescere per merito, possibilità di arrivare a guadagnare salari competitivi e possibilità di superare la storica contrapposizione fra carriera e famiglia. Ecco perché non avremo concluso la nostra battaglia per le pari opportunità fino a quando non avremo messo le aziende in condizione di festeggiare la nascita di un figlio come un successo condiviso”.
Presente anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi intervenuto anche sulla politica estera.
MATTEO RENZI, Leader Iv
Guerra Istraele-Iran: “Escalation militare che porta nella direzione sbagliata”
“In questo nuovo disordine mondiale che caratterizza ormai il pianeta da qualche anno, oggi la guerra a Israele e Iran è una guerra che costituisce un ulteriore elemento di preoccupazione: da un lato c’è il diritto
sacrosanto di Israele a difendersi ad esistere, a evitare che una bomba nucleare distrugga l’esperienza di Israele, dall’altro c’è il tema di come affrontare la minaccia nucleare iraniana perché l’escalation militare rischia di produrre effetti opposti e vale a dire di accelerare nella direzione sbagliata, quindi occorrerebbe la politica e la diplomazia internazionale ma vedo un’Europa debole, un’Italia debolissima e vedo anche una mancanza di leadership da parte delle potenze che dovrebbero oggi giocare un ruolo diverso”. “Naturalmente – ha concluso – quello che noi richiamiamo è il principio dei due Stati due popoli per quello che riguarda Israele e Palestina e di un Iran che sia finalmente libero dalla dittatura degli Ayatollah”.
“Golden Power, grave lesione del libero mercato”. Ho l’impressione che ci sia un po’ troppo attivismo da parte del governo, perché quando il governo decide di utilizzare il golden power contro Unicredit è una lesione gravissima delle regole del libero mercato. Io non prendo posizione per nessuno delle parti in causa perché faccio politica e quindi che vinca il migliore, ma quando il governo della Repubblica decide di utilizzare il golden power contro una banca italiana questo è uno scandalo assoluto. Quanto ai magistrati, le indagini si commentano con le sentenze e non con le chiacchiere.”
L’attacco alla premier Meloni. “Oggi Meloni è applaudita da tutti. Io guardo i numeri, non la simpatia, La sicurezza? Aumentano gli sbarchi in Italia, cresce la criminalità, ammazzano un carabinieri e tutti zitti, perché è stato ucciso da un italiano. “La premier Meloni si preoccupa solo della sua immagine e del
suo consenso”.
FABIANO GOLLO, Presidente del Comitato Regionale Liguria: “Paese senza rotta, ma in balia al vento”
“Se l’Italia fosse una nave, dovremmo ammettere che il suo motore energetico negli ultimi trent’anni è stato troppo debole per reggere il mare aperto della competizione globale”. La sensazione da ormai troppo tempo non è quella di una rotta precisa ma quella, più amara, di essere in balia del vento”, ha aggiunto.
“Abbiamo acceso e spento strategie”, ha ricordato Gollo, ma “noi vogliamo un Paese che abbia una propulsione degna delle sue ambizioni. Un Paese che investa seriamente in un mix energetico moderno, pulito, sicuro, capace di garantire continuità produttiva e sostenibilità ambientale”.
Gollo ha sottolineando che “il nostro equipaggio sta invecchiando. Più che un inverno demografico sembra una glaciazione. L’inverno infatti è una stagione ciclica: arriva, passa e lascia spazio alla primavera. Una glaciazione invece è duratura e pervasiva e, anche quando i ghiacci si ritirano, lascia il segno sul terreno sottostante”. Per Gollo, “sia che si tratti di un giovane lavoratore straniero da attrarre che di un giovane talento italiano da trattenere, quello che viene chiesto da queste persone alle aziende è: possibilità. Possibilità di crescere per merito, possibilità di arrivare a guadagnare salari competitivi e possibilità di superare la storica contrapposizione fra carriera e famiglia. Ecco perché non avremo concluso la nostra battaglia per le pari opportunità fino a quando non avremo messo le aziende in condizione di festeggiare la nascita di un figlio come un successo condiviso”.
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