Eletto presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Como nel giugno 2024, Mauro Baietti è a metà del suo mandato e, come consueto, introdurrà l’assemblea annuale all’Hangar di Como il prossimo mercoledì.
Don’t Forget to Be Yourself è il titolo scelto quest’anno, qual è l’interpretazione che volete dare all’invito di “essere se stessi”?
Pensiamo sia fondamentale, in questo periodo storico, che ognuno riesca a restare autentico nel suo ambiente lavorativo e sociale. Soprattutto i giovani. È bene che riconoscano la loro identità e la portino nelle loro realtà produttive senza imitare o adattarsi a schemi preesistenti. Riteniamo che il nostro essere giovani imprenditori e il nostro contributo al lavoro possa essere un valore aggiunto. L’autenticità è ciò che oggi dà una marcia in più ed è il valore basilare che unisce tutte le diverse caratteristiche e ambiti in cui sono impegnati i giovani imprenditori e che li rende gruppo. Essere se stessi, in qualsiasi attività e settore, è importante perché viene percepito come un valore aggiunto.
È anche ciò che i mercati internazionali chiedono alla manifattura italiana, poiché la competitività si basa sull’autenticità.
I giovani imprenditori riconoscono quindi l’autenticità legata alle radici e alla storia delle loro imprese: qual è il valore aggiunto che possono portare?
C’è il desiderio di mantenere l’identità, ma di attualizzarla per rimanere competitivi sul mercato. Ad esempio introducendo nuove tecnologie nei processi produttivi, anche in settori carichi di storia. Si può sempre aggiungere una nuova parte di innovazione senza dimenticare le proprie origini e il proprio focus aziendale. È come un’investitura: conservare e tramandare, ma al tempo stesso tradurre il nostro saper fare per il futuro attraverso l’innovazione digitale.
L’intelligenza artificiale si è rivelata uno strumento molto trasversale: quali sono i suoi limiti?
L’intelligenza artificiale ha certamente un futuro, ma tutto dipende da come viene utilizzata e implementata. È una nuova tecnologia con grandi potenzialità e il suo utilizzo è legato a chi la gestisce. Oggi introdurla nei sistemi produttivi significa compiere un cambio di marcia, un vantaggio competitivo che le aziende devono utilizzare. È già dimostrato che in termini di qualità, controllo e previsione dei cambiamenti di mercato, l’intelligenza artificiale è molto efficace. I giovani imprenditori sono più disponibili a conoscerla e a utilizzarla al meglio.
Nel corso di quest’anno di mandato, quali sono state le attività proposte all’associazione che si sono dimostrate più riuscite?
Il tema dell’anno scorso era legato all’ispirazione di gruppo. Molte delle nostre attività si sono concentrate su questo focus. Certamente sono ritenute interessanti e utili le visite aziendali organizzate nei territori, non solo comasco, in collaborazione con Confindustria Lecco e Sondrio ma non solo. Ci teniamo molto a questo allargamento: più siamo, più possiamo trarre ispirazioni da esperienze diverse.
E per il futuro: quali sono le proposte?
A luglio realizzeremo un team building per il nostro consiglio direttivo in Valle d’Aosta, dove visiteremo altre aziende. Soprattutto desideriamo coinvolgere nuovi giovani associati, per questo abbiamo potenziato un’attività che già esisteva, gli “Aperitalk”. Consistono in un aperitivo in compagnia di un ospite, individuato dopo aver scelto un tema via via differente, dal passaggio generazionale ai nuovi mercati, per condividere considerazioni ed esperienze in un ambiente informale. La formula si è dimostrata particolarmente riuscita e la partecipazione è aumentata.
C’è poi un progetto destinato ai giovanissimi, per orientare e preparare i ragazzi delle superiori a collaborare con le aziende del territorio, con quali risultati?
Il progetto “X Student” è stato inventato e organizzato dal Gruppo giovani di Confindustria Como con l’obiettivo di preparare gli studenti dell’ultimo anno di scuola superiore al momento delle selezioni per il lavoro. Si ricevono i loro curricula e poi si danno indicazioni per migliorarli, fino alla simulazione di un vero e proprio colloquio di lavoro. Il numero di scuole che aderiscono è in crescita: quest’anno sono state 12 scuole per 68 classi. Siamo all’undicesima edizione.
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