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Tari, Confcommercio scrive a Sisti


Lettera al sindaco per denunciare gli ‘aumenti spropositati’ della tassa dei rifiuti. Il presidente Barbanera: ‘Tariffe insostenibili, serve un incontro urgente’

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al sindaco Andrea Sisti da Confcommercio Spoleto riguardante la Tari:

“Confcommercio — Mandamento di Spoleto — intende denunciare il rilevante e continuo aumento delle tariffe TARI applicate alle imprese del territorio. Dal 2022 ad oggi si registra un incremento complessivo del 30%. Nei soli ultimi 12 mesi, le tariffe applicate a bar, ristoranti, alberghi, artigiani e capannoni industriali sono aumentate del 16%. Si registrano aumenti anziché sgravi a favore del tessuto economico locale. Come se non bastasse, si rileva che, con delibera del Consiglio Comunale n. 18 del 17 aprile 2025 (approvazione tariffe TARI 2025), è stata modificata la ripartizione dei costi variabili portando la quota a carico delle utenze non domestiche dal 45% al 47%.

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Inoltre, nella medesima delibera si evidenzia la mancanza delle informazioni relative alle somme da sottrarre dal totale dei costi del Piano Economico Finanziario (PEF), come previsto dalla Determinazione ARERA n. 2/DRIF del 4/11/2021. Pertanto, ci si domanda se il Comune di Spoleto abbia svolto un’efficace attività di controllo per il recupero dell’evasione tributaria e come siano state finalizzate le entrate derivanti da eventuali procedure sanzionatorie. Tali interrogativi nascono dall’assenza di confronto e condivisione delle scelte adottate dall’Amministrazione Comunale, che la agito senza coinvolgere preventivamente le rappresentanze delle categorie economiche.

A ciò si aggiunge il perdurante stato di inefficienza del servizio integrato dei rifiuti perché la città si presenta sporca ed il servizio di raccolta porta a porta funziona in maniera insoddisfacente. Dal PEF 2023 risultavano 8 milioni di euro di costi complessivi: nel 2025 il valore supera i 9,5 milioni di euro mentre i costi del gestore (IVA esclusa) sono passati da 6,7 milioni a 7,9 milioni di euro. Tali maggiori oneri vengono integralmente coperti mediante aumenti tariffari a carico di imprese e cittadini, aggravando ulteriormente la pressione fiscale in un contesto economico già fragile.

Inoltre, si rileva che, con direttiva di Giunta n. 135 del giugno 2024, è stata disposta l’esenzione totale dalla TARI per gli enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS, esenzione legittimamente prevista dal D.Lgs. 117/2017, ma il cui mancato gettito deve essere coperto nell’ambito del Piano Economico Finanziario (art. 24-ter del Regolamento comunale TARI).

A tal proposito, ci chiediamo:

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  • L’Amministrazione ha effettuato una verifica preventiva dell’importo complessivo oggetto di esenzione?
  • Sono state valutate le conseguenze economiche sugli altri contribuenti derivanti da tali esenzioni?
  • Qual è il numero complessivo e quali sono gli enti del Terzo Settore beneficiari?

Ribadiamo che le nostre richieste di equa ripartizione e di maggiore partecipazione e trasparenza non rappresentano una polemica fine a se stessa né hanno finalità politiche. A nostro avviso, chi svolge attività di volontariato a beneficio di soggetti fragili merita tutto il sostegno possibile, anche fiscale. Tuttavia, chi svolge attività d’impresa, pur con finalità sociali ma operando di fatto in settori commerciali, non dovrebbe beneficiare di alcuna esenzione perché così il tributo cresce annualmente per tutti gli altri settori.

Le tariffe sono ormai divenute insostenibili, con un progressivo aggravio della pressione fiscale su famiglie e imprese. È pertanto necessario rafforzare i controlli, potenziare gli uffici comunali preposti alla gestione delle entrate e avviare attività efficaci di recupero dell’evasione/elusione TARI, attraverso criteri concordati preventivamente con le rappresentanze di categoria.

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Confcommercio Spoleto chiede dunque una profonda riflessione sull’attuale struttura tariffaria TARI nonché un’immediata convocazione di un incontro con l’Amministrazione per esaminare congiuntamente i criteri di elaborazione delle tariffe, ai sensi del comma 652 D.P.R. 158/1999. Inoltre, ritiene indispensabile un ripensamento del sistema di raccolta porta a porta, che ad oggi registra un’insoddisfacente percentuale di raccolta differenziata (29% — dato desunto dal prospetto riepilogativo del PEF).

In attesa di un riscontro urgente in riferimento ad un incontro da concordare insieme a ConSpoleto, Federalberghi sezione di Spoleto e Confartigianato Imprese Perugia area Spoleto, si porgono distinti saluti”.

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