Premio Bellisario, insignite le cremonesi Giada Zhang ed Elena Moglia

CREMONA – Il Premio Marisa Bellisario, prestigioso riconoscimento che dal 1989 viene assegnato annualmente a donne che si sono distinte nella professione, nel management, nell’economia, nel sociale e nella scienza, quest’anno parla cremonese. Fra coloro che riceveranno la ‘Mela d’oro’ il prossimo 27 giugno, al Parco archeologico del Colosseo a Roma, ci sono infatti Giada Zhang, co-founder e ceo di Mulan Group (sede a Gadesco), ed Elena Moglia, co-founder e ceo di MyLime (sedi in città e a Bologna). La prima verrà premiata nell’ambito della Media impresa, la seconda nell’ambito della piccola impresa. Entrambe sono onorate e soddisfatte, anche perché la commissione le ha selezionate tra centinaia di potenziali candidate.

«È un riconoscimento che considero profondamente significativo, perché valorizza le aziende che scelgono di mettere al centro l’inclusione, la parità di genere e il merito come leve strategiche di crescita – dice Zhang –. Rappresenta un segnale importante per tutte le donne che ogni giorno contribuiscono allo sviluppo economico del Paese, spesso superando ostacoli culturali ancora troppo radicati. Essere tra le realtà premiate significa condividere un’idea di impresa fondata non solo sui risultati, ma anche sulla responsabilità sociale e sull’impatto positivo generato».

Mulan Group, specializzata nella gastronomia asiatica, oggi conta circa 70 dipendenti. Ha fatto dell’innovazione, della multiculturalità e della valorizzazione del talento femminile i suoi pilastri. Zhang ha 30 anni, una laurea in Economia e Management conseguita all’università Bocconi di Milano e un’esperienza in consulenza strategica acquisita prima di intraprendere il suo percorso imprenditoriale. «Per me questo premio non è solo un riconoscimento al percorso fatto – conclude –, ma anche un invito a continuare con ancora più responsabilità e visione».

Moglia, nata e cresciuta a Cremona, ha studiato Economia presso l’Università Cattolica. Nel 2018 ha fondato MyLime, pmi innovativa che ha sviluppato una piattaforma proprietaria per la creazione del Passaporto digitale del prodotto: consente di associare a ogni oggetto un’identità digitale univoca, tracciabile e verificabile nel tempo. «Il nostro obiettivo è chiaro: rendere la filiera produttiva più trasparente, più solida, e più capace di difendere il valore – spiega proprio Moglia –. In un contesto europeo che impone nuovi standard di responsabilità industriale, il passaporto digitale non è una visione futura: è già uno strumento concreto, che MyLime implementa per brand internazionali e settori regolamentati, con soluzioni scalabili, modulari e integrate nei loro sistemi di gestione. Oltre alla tecnologia, portiamo avanti un lavoro di visione strategica e culturale».

L’azienda vanta anche collaborazioni con università come la Cattolica e la Bocconi, per formare nuove competenze, e partecipa a eventi internazionali come VivaTech a Parigi e il Nest Climate Campus presso le Nazioni Unite, per contribuire attivamente alla definizione delle agende globali. «Dal 2024 faccio parte del Corporate Advisory Board della Rome Business School, insieme a realtà come Jaguar Land Rover, Adidas e Deloitte – continua Moglia –. Il Premio Marisa Bellisario è un riconoscimento molto importante per noi. Non solo come conferma del valore del lavoro che stiamo portando avanti con MyLime, ma come segnale forte verso un modello di innovazione guidato da visione, etica e responsabilità».