La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Italia, quale futuro? “Ritrovare la coesione in un mondo di divisioni e conflitti”


MANTOVA – In un mondo in cui è tornata a prevalere la logica della guerra e della sopraffazione, l’Italia può tornare a fare l’Italia – come da titolo – promuovendo la coesione e la cooperazione, favorendo l’unità contro la disgregazione.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

L’incontro conclusivo del Seminario di Symbola si è soffermato su queste tematiche, quantomai stringenti perché dettate da un’attualità che si fa sempre più preoccupante: in questo senso il tema della speranza, centrale nel discorso introduttivo del Vescovo Marco Busca e poi ripreso a vario titolo da tutti i relatori, diventa centrale tanto per l’Italia quanto per l’Europa, le due protagoniste del dibattito, ma anche sotto il profilo ambientale e climatico, e dunque su scala globale.

Monsignor Busca ha esortato a “contrastare la narrazione che si risolve nella frustrazione del sogno, che costringe a racchiudersi nella soggettività. Questa narrazione provoca isolamento e sfiducia, porta avanti una “Italia senza” (abitanti, lavoratori, sanità senza medici, famiglie senza figli): l’accento cade sulle mancanze. Symbola ribalta questa narrazione, parla di “un’Italia con”: attenzione per ambiente, potenzialità dei territori, qualità della vita. Occorrono alcuni individui consapevoli di ciò, capaci di influenzare gli altri. Il mio augurio è di avere buoni leader, leader positivi”.

Per Gian Domenico Auricchio, Presidente della Camera di Commercio di Cremona Mantova e Pavia, “sostenibilità, Europa e futuro” – le tre parole-cardine dell’evento – sono tutti i giorni nelle agende delle aziende del territorio”. Secondo Auricchio “la Lombardia è il motore europeo dello sviluppo e questo anche grazie a tanti bandi che spesso premiano le piccole imprese, in tutti i settori. In quanto a Mantova, ha saputo negli anni costruirsi un’offerta turistica colta e sostenibile, fatta di arte, borghi storici, turismo d’acqua, percorsi nella natura”.

“Crediamo che le idee non si misurino con il numero degli abitanti – afferma il Sindaco Mattia Palazzi – le città piccole e medie e le aree interne e i relativi collegamenti sono centrali nel dibattito politico nazionale. Serve anzitutto che l’Italia si ricordi che la sua stagione migliore è stata quando ha dato fiducia ai Comuni. Non siamo il Paese delle Regioni, pur essendo io fortemente favorevole all’autonomia, ma il rapporto fondamentale è quello tra Stato e Comuni. Comuni che, con le imprese e la Chiesa, devono tornare a marciare insieme come negli anni 90 per proporre un modello di accoglienza. Di questo abbiamo bisogno: che la società civile torni a fare politica”.

Per padre Enzo Fortunato, Presidente del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini, “il senso di sfiducia nelle istituzioni, nella politica, nei genitori è un paradigma che va ribaltato. Bisogna partire dai bambini, gli unici che possono donare la fiducia. Abbiamo bisogno di riparare il cortocircuito esistenziale tra le persone, per il quale non c’è più fiducia reciproca. Il bambino che ha una persona vicino non pensa che quella persona lo possa ingannare. Ecco, i bambini ci aiutano a recuperare il senso di fiducia. Dobbiamo essere tra quelli che la fiducia la donano, anche quando saremo traditi. Seconda considerazione: la capacità di stupirsi e di sognare che noi adulti abbiamo perso. Siamo disincantati. I leader devono essere capaci di trasmettere sogni. I bambini, quando giocano alla guerra, se qualcuno si fa male si fermano. Gli adulti, invece, vanno avanti. I bambini ci guardano e in un certo senso il loro futuro lo costruiamo anche noi. Quello che domani questi ragazzi saranno è anche colpa o merito nostro”.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Secondo Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli e Presidente dell’Anci, “due sono le strade possibili: governare alimentando il conflitto, oppure utilizzando la coesione. Siamo tornati a una politica, sia globale che locale, che vede l’alimentare il conflitto come strumento di governo del consenso. Questa scelta, però, provoca grandi sofferenze e ammazza la speranza, non dando un’idea di futuro. L’altra strada, che è quella italiana, è la stessa per cui le cose migliori sono sempre state fatte in fasi storiche o politiche in cui la coesione è stata un valore. La ricerca della coesione sociale non è solo una scelta etica, ma anche di campo di dove vogliamo mettere l’Italia del momento e del futuro in un mondo in cui la politica del conflitto sembra diventare predominante. Dobbiamo sfruttare la nostra storia come Paese”.

A Ermete Realacci, Presidente di Fondazione Symbola, il compito di chiudere i lavori ricordando che “questo è un seminario, non un festival. Un seminario ha anche caratteristiche vintage, ma allo stesso tempo in un festival lo scambio di opinioni e idee non è così facile. Il nostro sforzo è stato quello di mettere insieme mondi così diversi per provare a superare le difficoltà in cui ci troviamo, la diversità delle persone che intervengono concorre a ragionare su un’azione comune”.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari