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Nuova strategia Mercato Unico: opportunità per i professionisti?


Lo scorso 21 maggio, la Commissione Europea ha presentato un piano d’azione per il rilancio del Mercato Unico. La strategia introduce misure che avranno un impatto significativo anche sul settore libero professionale. Confprofessioni le ha esaminate nel dettaglio, mettendone in luce opportunità e criticità.

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di Diana Larenza, Confprofessioni

Il 21 maggio scorso, la Commissione Europea ha presentato la Comunicazione “The Single Market: our European home market in an uncertain world – A Strategy for making the Single Market simple, seamless and strong”, segnando un passaggio chiave nel rilancio del Mercato Unico. La strategia risponde alle sfide geopolitiche, tecnologiche e normative che l’Unione Europea sta affrontando.

Il piano d’azione, strutturato su 9 pilastri e suddiviso in 5 capitoli, propone iniziative concrete per il triennio 2025-2027. Il documento evidenzia il ruolo centrale del Mercato Unico come “mercato domestico europeo”, considerato essenziale per garantire stabilità, crescita, resilienza e competitività in un contesto globale sempre più incerto, segnato da tensioni geopolitiche e difficoltà economiche.

La strategia introduce misure che avranno un impatto significativo anche sul settore libero professionale. Confprofessioni  le ha esaminate nel dettaglio, mettendone in luce opportunità e criticità.

Semplificazione del quadro normativo e burocratico

La nuova strategia europea, tramite la previsione di pacchetti Omnibus per la semplificazione normativa, potrà rispondere alla necessità di alleggerire il carico burocratico e normativo su cittadini e imprese, favorendo così una crescita più sostenibile.

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Nell’attuazione della strategia, sarà fondamentale concentrarsi sulla semplificazione degli oneri amministrativi, in particolare per gli studi professionali di piccole dimensioni, spesso gravati da costi eccessivi rispetto alla loro struttura organizzativa.

Allo stesso modo, le normative sulla sicurezza sul lavoro e sulla privacy dovrebbero essere adeguate alle esigenze specifiche dei liberi professionisti, garantendo tutele efficaci senza imporre vincoli sproporzionati rispetto alle loro realtà operative di dimensioni ridotte.

Mobilità professionale europea nell’ottica del Mercato Unico

La mobilità professionale europea è un fondamentale veicolo di condivisione e circolazione delle competenze: in un’Europa in cui capitali, merci e persone si muovono quotidianamente e freneticamente, i professionisti risultano ancora molto legati al proprio contesto nazionale, nonostante la struttura normativa creata nel corso degli anni tramite le direttive sul mutuo riconoscimento delle qualifiche.

I dati sulla mobilità delle professioni regolamentate, consultabili all’interno del database della Commissione Europea, evidenziano come gli spostamenti siano ancora concentrati principalmente nei settori sanitario ed educativo. Nel 2023, le tre professioni con maggiore mobilità sono state medico, infermiere e insegnante di scuola secondaria.

In un’ottica di semplificazione normativa e sviluppo dei mercati, sarebbe opportuno favorire l’armonizzazione dei programmi di formazione universitaria a livello europeo per un numero più ampio di professioni, oltre a quelle già incluse nei quadri formativi comuni. Questo processo risulterebbe cruciale per migliorare le competenze dei giovani professionisti, garantendo loro qualifiche valide in tutta Europa non solo dal punto di vista giuridico, ma anche in termini di preparazione concreta.

Regolamentazione del mercato dei servizi professionali online

Per rafforzare il mercato europeo dei servizi, sarebbe utile introdurre misure per regolamentare i servizi professionali online. Grazie agli strumenti digitali sempre più avanzati, questi servizi possono ormai raggiungere un pubblico ampio in tutta Europa.

Tuttavia, l’intermediazione delle piattaforme digitali può talvolta compromettere alcuni diritti fondamentali degli utenti, come la corretta identificazione del professionista, il possesso delle qualifiche richieste, la trasparenza del servizio e l’accesso a tutele giuridiche efficaci. Per questo è fondamentale garantire un controllo adeguato sulle qualifiche dei professionisti che operano online, soprattutto quando lavorano con clienti di nazionalità diversa.

In un mercato caratterizzato da forti squilibri tra le parti, risulta sempre più necessario introdurre regole che proteggano gli utenti e garantiscano un accesso sicuro ai servizi professionali.

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Conclusioni

La nuova Strategia per il Mercato Unico è un passo decisivo per completare l’integrazione economica europea e sfruttarne appieno il potenziale. Un contributo essenziale nella progettazione delle riforme può arrivare dalle parti sociali. Per questo, è fondamentale ampliare il dialogo sociale coinvolgendo anche le organizzazioni dei liberi professionisti, permettendo loro di partecipare attivamente alla definizione delle politiche europee che riguardano le categorie rappresentate.



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