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Energia sostenibile alle industrie umbre energivore


Accordo per settore siderurgico avvia gestione idroelettrica

Energia sostenibile – La Regione Umbria ha ufficializzato un nuovo accordo volto a garantire energia sostenibile e competitiva alle industrie ad alto consumo energetico, in particolare al comparto siderurgico, consolidando una strategia avviata nella precedente legislatura. Il piano si fonda su una serie di misure normative e operative sviluppate a partire dal mandato di centrodestra precedente e portate avanti dall’attuale amministrazione regionale.

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Elemento cardine dell’intervento è la Legge regionale n. 1 del 2023, che ha introdotto nuovi criteri per la gestione delle concessioni idroelettriche, consentendo forme di cooperazione tra pubblico e privato. Tale normativa è stata concepita per promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse idriche e stimolare benefici economici e sociali per il territorio. In base a questa legge, la Regione può riservare una quota della produzione energetica, fino al 30%, a favore delle imprese umbre che necessitano di grandi quantità di energia, a condizioni vantaggiose compatibili con le direttive europee.

Energia sostenibile

Il nuovo accordo energetico regionale si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità e all’efficienza, integrando strumenti come il Sistema Semplice di Produzione e Consumo (SSPC), pensato per facilitare l’autoconsumo da parte delle aziende. Questo meccanismo consente alle imprese di utilizzare direttamente l’energia prodotta, riducendo costi e dispersioni e promuovendo una maggiore autonomia energetica.

Tra le infrastrutture strategiche oggetto dell’intervento figura la Centrale di Pentima, la cui valorizzazione rappresenta un esempio concreto di efficientamento e rilancio delle fonti rinnovabili. La centrale sarà interessata da investimenti congiunti tra attori pubblici e privati, volti a incrementarne la produttività, l’efficienza ambientale e la funzione occupazionale. L’operazione punta a coniugare il rilancio economico del territorio con il rispetto degli obiettivi di sostenibilità energetica fissati a livello nazionale ed europeo.

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Il modello perseguito dalla Regione Umbria prevede non solo la distribuzione energetica a tariffe concorrenziali, ma anche un approccio integrato che lega la produzione di energia rinnovabile allo sviluppo industriale. In questa visione, la pianificazione energetica regionale diventa strumento di politica economica, orientata a rafforzare il sistema produttivo locale e attrarre nuovi investimenti.

Le industrie energivore umbre, specialmente quelle del settore siderurgico, da tempo denunciano la necessità di un accesso stabile e conveniente alle fonti energetiche, per restare competitive in un mercato globale in evoluzione. L’accordo mira a rispondere concretamente a questa esigenza, rafforzando il legame tra approvvigionamento energetico e sviluppo industriale. Il comparto siderurgico in Umbria riveste un ruolo strategico sia per il Pil regionale che per l’occupazione, e l’accesso facilitato a energia sostenibile rappresenta un’opportunità decisiva per il suo consolidamento.

Il programma include inoltre la possibilità di realizzare ulteriori impianti idroelettrici o di potenziare quelli esistenti, grazie a partenariati tra enti pubblici e operatori privati. Tale approccio favorisce un utilizzo efficiente delle risorse naturali regionali, garantendo al contempo una maggiore sicurezza nell’approvvigionamento e una riduzione delle emissioni.

In questo contesto si inserisce l’obiettivo della Regione di sostenere la crescita delle Comunità Energetiche Rinnovabili, favorendo la partecipazione attiva dei soggetti economici e sociali alla produzione e gestione dell’energia. Tali comunità possono rappresentare un ulteriore veicolo per il coinvolgimento diretto delle imprese nella transizione ecologica e per la diffusione di modelli di consumo condivisi e responsabili.

Con l’attivazione degli strumenti previsti dalla normativa regionale, si punta a rafforzare un sistema energetico capace di rispondere in modo strutturale alle esigenze produttive e ambientali dell’Umbria. L’intervento è orientato non solo alla riduzione dei costi per le imprese, ma anche alla creazione di un modello replicabile in altri contesti territoriali, fondato sulla sinergia tra pubblico e privato e sulla valorizzazione delle risorse rinnovabili.

Il processo avviato dalla Regione si presenta quindi come il risultato di una pianificazione pluriennale, sviluppata attraverso interventi normativi e operativi progressivi. La continuità tra le due ultime Giunte regionali ha permesso di costruire un percorso coerente, che si traduce oggi in un sistema più solido di approvvigionamento energetico per l’industria strategica umbra.

Le prospettive delineate dal nuovo accordo energetico pongono le basi per un equilibrio tra competitività industriale e sostenibilità ambientale. La centralità delle politiche energetiche nella programmazione economica regionale assume un ruolo sempre più rilevante, in linea con gli indirizzi europei sulla transizione verde e sulla resilienza delle filiere produttive.

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