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Cgil Terni, passo iniziale, servono altre azioni



Impegno su sostenibilità e ambiente, ma crescita futura incerta

Il recente accordo di programma per il sito produttivo di Acciai Speciali Terni (AST), siglato l’11 giugno presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è giudicato dalla Cgil di Terni come un primo passo, sebbene non pienamente soddisfacente rispetto alle aspettative generate dagli annunci iniziali. Il segretario generale della Camera del Lavoro di Terni, Claudio Cipolla, ha sottolineato come la discussione per questo accordo non abbia incluso le organizzazioni sindacali se non in una fase conclusiva e con carattere meramente informativo. La richiesta sindacale di ampliare il confronto verso un rinnovato “patto di territorio” per affrontare le criticità esistenti, rilanciare gli investimenti, migliorare i fattori di localizzazione e creare nuove opportunità per il tessuto produttivo e lavorativo locale, non ha trovato spazio tra gli impegni sottoscritti.

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Cipolla ha evidenziato come l’accordo non abbia risolto nodi cruciali precedentemente indicati come ostacoli alla firma, quali le infrastrutture e i costi energetici, limitandosi a impegni futuri che richiedono ulteriore lavoro. Ha invece riconosciuto come positivo l’aspetto relativo agli investimenti e agli strumenti a supporto della sostenibilità delle produzioni, sia in termini di efficienza energetica che di riduzione delle emissioni climalteranti. Altrettanto importante è l’impegno sul versante ambientale, finalizzato a garantire la compatibilità tra l’attività industriale e il territorio, con l’obiettivo di migliorare complessivamente la qualità dell’aria e dell’ambiente in conformità con le normative vigenti.

Nonostante questi significativi investimenti in ambito ambientale, che confermano la volontà di mantenere il sito produttivo, il segretario della Cgil ha osservato che manca ancora un vero piano di rilancio e sviluppo. Il progetto di crescita futura, infatti, sembra posticipato, con un potenziale inizio solo a partire dal 2029, prima della quale sono previsti, ma non ancora certi, ulteriori investimenti legati allo sviluppo e alla crescita produttiva.

Per la Cgil di Terni, ciò che è stato firmato rappresenta comunque una tappa fondamentale, che chiude un capitolo e ne apre uno nuovo. Questo accordo consentirà di proseguire, senza ulteriori pretesti, la discussione per concretizzare rapidamente il piano industriale in tutte le sue articolazioni. Sarà cruciale rilanciare, all’interno di questo piano, la centralità della qualità e delle condizioni di lavoro in AST, il rafforzamento occupazionale e la stabilità lavorativa sia dei dipendenti diretti che dell’indotto. La reale volontà aziendale di riconoscere e coinvolgere i lavoratori e le loro rappresentanze nei processi di sviluppo industriale e occupazionale di AST, e le conseguenti ricadute sul territorio, si misureranno su questi aspetti e sulla creazione di un nuovo e più efficace sistema di relazioni.

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