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Piste ciclabili da materiali riciclati, il progetto da 10 milioni di euro


L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) parteciperà al progetto Smile City (Sustainable materials for innovative, low emissions application in the circular city) per la costruzione di oltre 100 chilometri di piste ciclabili in 10 città europee, tra cui due italiane.

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Le infrastrutture saranno realizzate utilizzando materiali riciclati da rifiuti urbani che faranno da materia prima per materiali da costruzione, pneumatici, batterie di veicoli elettrici fuori uso e pannelli fotovoltaici. Il progetto dovrebbe concludersi entro il 2028.

Smile City, il progetto per le ciclabili verdi

L’Unione europea ha stanziato 10 milioni di euro per la costruzione di piste ciclabili e colonnine per la ricarica di biciclette elettriche da materiali riciclati da rifiuti urbani. Un progetto, chiamato Smile City, con 34 partner partecipanti che si occuperanno di realizzare le singole infrastrutture nei vari Paesi dell’Ue coinvolti.

In totale, Smile City mira alla costruzione di 100 chilometri di piste ciclabili e di 20 stazioni per la ricarica delle biciclette elettriche. Le colonnine saranno realizzate con l’utilizzo di cemento riciclato e pannelli di plastica anch’essa ottenuta da materiali di scarto.

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Il contributo di Enea e dei partner italiani

Smile City è coordinato dall’associazione europea per il riciclaggio Pneus Etra, con sede a Strasburgo, in Francia, ma vi partecipano anche numerosi partner italiani. Il più importante è Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che riceverà 277.250 euro per la realizzazione delle ciclabili. Altri partner italiani sono:

  • l’Università degli Studi di Torino, che riceverà 225.931 euro;
  • il Consiglio nazionale delle ricerche, che riceverà 166.375 euro;
  • il Politecnico di Torino, che riceverà 243.343 euro;
  • la Fondazione ecosistemi, che riceverà 225.500 euro;
  • la Botta Srl, che riceverà 428.706 euro;
  • il Comune di Lucca, che riceverà 326.500 euro;
  • la Città metropolitana di Torino, che riceverà 179.875 euro.

In totale, il nostro Paese otterrà quindi poco più di 1,8 milioni di euro per la realizzazione di questo progetto, principalmente all’interno dei comuni di Lucca e di Torino.

Il responsabile scientifico Enea del progetto, Corradino Sposato del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, ha sottolineato il ruolo dell’agenzia nello sviluppo del piano:

L’Enea ha partecipato alla stesura del progetto fin dalle prime fasi e si occuperà di caratterizzare i materiali innovativi, come calcestruzzo e plastiche ad alto contenuto di riciclato, mediante test di aging accelerato. L’invecchiamento accelerato permette di riprodurre le condizioni atmosferiche che danneggiano i materiali, come calore, umidità e radiazioni UV. In pochi giorni o in poche settimane si riproducono i danni che si verificherebbero in mesi o anni di esposizione all’esterno.

Sposato ha poi spiegato come il progetto Smile City sostenga la transizione verso un’economia sostenibile, dando spazio a materiali riciclati frutto della circolarità di molti settori europei. Una direzione verso cui molte città del continente stanno già andando, adottando pratiche all’avanguardia nello sviluppo delle infrastrutture per la mobilità sostenibile.





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