Zhu (Man Group): gli elementi per una ripresa dell’attività di M&A sono tutti presenti. Regolamentazione meno restrittiva, livelli record di capitale di private equity e opportunità specifiche per settore
contententity=en-gb”>M&A nel 2025: deal o no deal?, che delinea le opportunità chiave che intravediamo una volta che la volatilità si sarà attenuata e la fiducia sarà tornata.
Nebbia macroeconomica e volatilità
Gli acquirenti di aziende e i private equity (PE) sono pronti a spendere. C’è molta liquidità disponibile, ma l’imprevedibilità macroeconomica sta frenando gli entusiasmi.
Non è che serva un’economia in forte espansione – i deal maker possono lavorare con una crescita più bassa o anche con alcuni dazi – ma hanno bisogno di stabilità. Senza stabilità, i consigli di amministrazione sono riluttanti a prendere impegni importanti.
La buona notizia? Il quadro normativo sta migliorando. Dopo anni di politiche antitrust severe sotto l’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden, l’amministrazione Trump ha introdotto un approccio più morbido. Ad esempio, l’acquisizione da 35,3 miliardi di dollari di Discover Financial Services da parte di Capital One, con le sue sovrapposizioni nel settore delle carte di credito subprime, probabilmente non sarebbe stata approvata sotto Biden. Anche se non tutte le operazioni andranno a buon fine (il tentativo di fusione tra HPE e Juniper è stato bloccato perché anticoncorrenziale), c’è un chiaro cambiamento nella velocità e nella probabilità dei via libera da parte dell’authority.
Mercati privati: la battaglia per finanziare operazioni di maggiore entità
I mercati privati raccontano una storia leggermente diversa. Senza il disturbo delle fluttuazioni dei prezzi azionari, le operazioni private sono spesso più facili da negoziare. Le recenti mega-operazioni come l’acquisizione di Wiz da parte di Alphabet per 32 miliardi di dollari e l’acquisto di Global Payments da parte di Worldpay per 24 miliardi di dollari mettono in evidenza questa tendenza.
I fondi di private debt stanno inoltre offrendo ai grandi creditori maggiori opzioni di finanziamento. L’aumento dei prestiti privati per le operazioni nel segmento medio-alto del mercato (società con EBITDA superiore a 100 milioni di dollari) ha creato una nuova dinamica. Mentre le società più piccole continuano a dipendere dai mercati privati, quelle più grandi hanno ora la flessibilità di scegliere tra prestiti sindacati e credito privato.
Il risultato? I prezzi e le condizioni del credito privato sono diventati più competitivi, creando un terreno fertile per le operazioni di M&A private.
Una panoramica dei settori: dove si concentra l’attività?
Alcuni settori sono particolarmente maturi per nuovi deal:
– Sanità: le aziende farmaceutiche con ingente liquidità, come Pfizer, grazie ai ricavi derivanti dai vaccini contro il COVID, sono desiderose di investire. Se la politica dell’era Biden ha limitato le operazioni di consolidamento su larga scala, l’amministrazione Trump è più propensa a dare il via libera alle acquisizioni di servizi sanitari e grandi aziende farmaceutiche.
– Tecnologia: la crescita rimane il motore principale in questo settore. Se le grandi aziende tecnologiche (ad esempio Alphabet e Amazon) potrebbero dover affrontare ostacoli normativi, le piccole aziende tecnologiche mostrano un forte appetito. La recente acquisizione di Hashicorp da parte di IBM dimostra come anche le grandi aziende tecnologiche possano utilizzare le fusioni e acquisizioni per rilanciare la crescita.
– Europa e Giappone: al di fuori degli Stati Uniti, la spinta verso cambiamenti normativi in Europa e le riforme per le aziende in Giappone stanno creando nuove opportunità. Le banche europee stanno perseguendo un processo di consolidamento per creare “campioni paneuropei”, mentre i cambiamenti favorevoli agli azionisti in Giappone hanno attirato l’interesse del private equity in settori come quello manifatturiero e dei servizi.
Opportunità nel rischio
Un fattore positivo inaspettato è l’aumento delle operazioni ostili o non sollecitate. Queste possono essere rischiose per gli investitori, in quanto non offrono alcuna garanzia di finalizzazione e comportano la possibilità di controfferte, ma spesso creano interessanti opportunità di arbitraggio. Gli spread più ampi e i rischi più elevati sono stati particolarmente interessanti nel settore delle acquisizioni con leva finanziaria (leveraged buyout o LBO).
Considerazioni finali
Gli elementi per una ripresa dell’attività di M&A sono tutti presenti: regolamentazione meno restrittiva, livelli record di capitale di private equity e opportunità specifiche per settore. Tuttavia, la chiave per sbloccare questo potenziale è la stabilità macroeconomica. Per ora, le aziende stanno aspettando che la situazione si stabilizzi.
Michael Zhu, Portfolio Manager di Man Group
Tutti i dati sono di Bloomberg, salvo diversamente indicato.
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