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Vaih, modello veronese di successo: in due anni pronta l’espansione nazionale – Agenfood


(Agen Food) – Verona, 10 giu. – Due anni di attività e risultati concreti che consolidano il Verona Agrifood Innovation Hub (VAIH) come uno dei poli più attivi e strategici dell’innovazione agroalimentare in Italia, punto di riferimento per aziende, startup, investitori e istituzioni che credono in una trasformazione etica, sostenibile e tecnologica della filiera AgriFoodTech.

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Un progetto nato da alleanze solide, cresciuto con nuove forze

Nato dalla collaborazione tra Eatable Adventures – tra i principali acceleratori foodtech a livello globale – e un gruppo di partner istituzionali e industriali di primo piano del territorio veronese, come Fondazione Cariverona, UniCredit, Comune di Verona, Veronafiere, Confindustria Verona e Università degli Studi di Verona –, il VAIH ha rapidamente saputo imporsi come punto di riferimento per la crescita di un ecosistema imprenditoriale orientato all’Open Innovation.

A confermarlo sono i numeri: una community di 5.000 persone provenienti da tutto il Nord Italia, oltre 2.500 coinvolte in percorsi formativi, eventi e workshop gratuiti e più di 300 collaborazioni avviate con aziende, startup, investitori e università. Una rete in costante evoluzione che ha già contribuito a rafforzare il posizionamento del Triveneto come una delle aree più dinamiche del panorama foodtech italiano.

Nuovi partner, nuove prospettive

Oltre ai partner istituzionali storici e industriali di primo piano, il 2025 segna un’ulteriore crescita della community VAIH con l’ingresso di due attori chiave: VASONGROUP – realtà veronese d’eccellenza nei settori enologico, beverage e agroalimentare – esempio virtuoso di come innovazione e tradizione possano dialogare per la competitività futura del comparto e Mulino Padano,  azienda di riferimento nella macinazione del grano tenero, specializzata nella fornitura di farine e altre soluzioni innovative all’industria alimentare ed ai professionisti dell’arte bianca.

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La crescente adesione di nuovi partner, conferma il valore del modello VAIH come motore di sviluppo replicabile, capace di aggregare pubblico e privato intorno a una visione comune di filiera agroalimentare più resiliente e tecnologica.

Dal Triveneto all’Italia: un modello pronto a espandersi e ad attrarre nuovo talenti

Dopo aver consolidato il proprio ruolo nel Triveneto, il VAIH guarda ora oltre i confini regionali. È infatti in fase di sviluppo un piano di espansione su scala nazionale, con l’intento di replicare il modello dell’hub veronese in nuovi poli strategici in Italia.

L’obiettivo è quello di rendere il progetto un punto di riferimento nazionale, costruendo un ecosistema diffuso che promuova la cultura dell’Open Innovation e accompagni la filiera agroalimentare nella transizione verso modelli produttivi più digitali, sostenibili e connessi ai bisogni emergenti del mercato. Un asse centrale di questa evoluzione sarà anche rappresentato dalle nuove attività dedicate al tech transfer: il processo di trasferimento tecnologico che mira a favorire la circolazione delle conoscenze tra università, centri di ricerca e imprese per accelerare l’adozione di soluzioni avanzate e rafforzare la competitività dell’intero settore. 

In questo scenario, inoltre, il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni diventa sempre più strategico: il VAIH si conferma infatti come piattaforma di attrazione e sviluppo di giovani talenti, contribuendo a trattenere competenze nel territorio e generare nuove opportunità professionali nei distretti locali.

“Il successo di VAIH dimostra quanto sia strategico un modello che unisce competenze, visione e collaborazione tra attori pubblici e privati. In soli due anni, siamo riusciti a costruire un ecosistema capace di generare valore reale per il territorio e per l’intera filiera agroalimentare, mettendo al centro l’innovazione accessibile” afferma Filippo Federico, Ecosystem Manager di Verona Agrifood Innovation Hub. “Oggi è fondamentale che ricerca e innovazione raggiungano le imprese, trasformandosi in soluzioni concrete, strumenti pratici e opportunità per startup, imprese e giovani talenti. Il nostro obiettivo è portare questo approccio in tutta Italia, rafforzando il legame tra formazione, trasferimento tecnologico e competitività d’impresa”.

Il VAIH continua a investire con convinzione sulla formazione e sull’empowerment dell’intera filiera, offrendo percorsi gratuiti e strumenti operativi per startup e imprese. La forza del modello sta nella capacità di creare sinergie, dare voce ai bisogni reali del settore e generare impatto concreto. Con lo sguardo rivolto al futuro, il VAIH punta a rafforzare il ruolo dell’Italia come punto di riferimento internazionale per l’agroalimentare innovativo, sostenibile e interconnesso.



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