queste aziende cubane fatturano i servizi in dollari.

Oltre a ETECSA, altre aziende cubane fatturano già i loro servizi in dollari. La dollarizzazione sta avanzando a Cuba, con sempre più settori che si uniscono al movimento per fatturare in valuta estera, una soluzione al di fuori della portata dei cubani comuni. Ciò che sembrava una misura temporanea ed esclusiva di ETECSA, il monopolio statale delle telecomunicazioni, era già stato esteso ad altre aziende cubane.

Il governo cubano continua il suo cammino verso un economia parzialmente dollarizzata, con nuovi settori che ora applicano tassi in dollari o valute estere come l’euro.

La decisione, annunciata nel dicembre 2024 come parte di un pacchetto di riforme economiche, continua a suscitare grande preoccupazione.cupazione tra i cubani, soprattutto quelli che non hanno accesso alle rimesse dall’esterno o verso l’ acquisto di valuta estera sul mercato nero cubano. 

È chiaro che la strategia dello Stato cubano va oltre le telecomunicazioni: i servizi turistici, i negozi al dettaglio e all’ingrosso, così come settori strategici come quello farmaceutico, energetico e del commercio estero, stanno già adottando la tariffazione e l’addebito dei loro servizi in valuta estera.

I primi segnali si sono avuti con l’introduzione dei pagamenti in dollari in strutture come Case dell’Avana, farmacie internazionali, cliniche private, ottici, sale VIP degli aeroporti e altre aree autorizzate.

Poi si è diffuso al raccolta di tariffe e servizi di commercio estero per forme di gestione non statali, tra cui cooperative e imprese private.

Inoltre, prezzi del carburante Sono stati inoltre adeguati in dollari, con l’argomentazione ufficiale di garantire il rifornimento delle scorte e il mantenimento dell’approvvigionamento nazionale.

Etecsa e altre aziende cubane con servizi in dollari

Allo stesso tempo, sono stati imposti nuovi meccanismi di controllo per l’uso della valuta estera e si parla di un “tasso di cambio variabile” che varierà in base alla domanda e all’offerta nel mercato informale dei cambi, qualcosa che deve ancora essere implementato.

Sebbene la narrazione ufficiale ripeta che l’obiettivo è quello di raccogliere valuta estera da reinvestire, la realtà per la maggior parte dei cubani è diversa.

La dollarizzazione parziale Colpisce direttamente le persone che non hanno un accesso stabile alla valuta estera, il che limita l’accesso a prodotti di base come cibo, medicine e prodotti per l’igiene, spesso disponibili solo tramite combinazioni dall’estero.

Sebbene il governo sostenga che le misure mirano a “correggere le distorsioni”, la verità è che contribuiscono ad aggravare la disuguaglianza sociale e ad ampliare il divario tra chi ha accesso al denaro e chi non ce l’ha.

La cosa peggiore è che tutto indica che il processo di dollarizzazione a Cuba continuerà. Le autorità non hanno escluso la possibilità che più settori economici applichino prezzi in valuta estera, il che potrebbe includere anche servizi di base come i trasporti o Gas, la cui voce si diffonde molto di più a causa della carenza, anche se le autorità lo negano. 

L’incertezza persiste e, con essa, la paura di una popolazione che vede come l’uguaglianza sociale, uno dei pilastri del sistema, si stia affievolendo sotto il peso di decisioni economiche sempre più alienate dal “cubano comune”.