Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 

le imprese non licenziano, ma faticano a trovare personale qualificato – Sanremonews.it


+2,4 milioni occupati in 10 anni, licenziamenti dimezzati, ma il 33 % delle imprese non trova candidati idonei. “Il vero ostacolo alla crescita delle PMI artigiane non è la cassa integrazione, ma la carenza di lavoratori qualificati,” afferma il Segretario CNA Nazionale, commentando i dati INPS relativi al decennio 2014‑2024:

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

  • +2,4 milioni occupati (24,3 mln), –1,6 mln disoccupati, –1,9 mln inattivi
  • Dimissioni volontarie aumentate del 70% (1,22→2,1 mln); licenziamenti economici dimezzati (943→540 mila, dal 17,3% al 7%);
  • Contratti a tempo indeterminato nel 2024: quasi 2 milioni, +31,3 % vs 2014; non permanenti in netto calo;
  • Il tasso di occupazione (20–64 anni) sale di 8 punti al 62,2%, ma resta tra i più bassi d’Europa (media UE 70,8%);
  • Il 50,8 % delle imprese intende assumere (30 % almeno 2 persone), ma una su tre dichiara di non trovare profili adeguati.

Il commento di Luciano Vazzano (Segretario CNA Imperia): “Il gap tra domanda e offerta di lavoro a Imperia sta crescendo: si rischia di rallentare la ripresa proprio quando occorre accelerare. Il vero paradosso è che il lavoro c’è, ma mancano le persone giuste per svolgerlo. Le nostre imprese, soprattutto nei settori dell’artigianato, della ristorazione, dell’edilizia e del benessere, stanno rinunciando a commesse e clienti per mancanza di personale qualificato. È un’emergenza silenziosa, ma concreta. Serve un cambio di passo: la formazione professionale va rilanciata, i giovani vanno orientati prima e meglio, e va rafforzata la collaborazione tra scuola e impresa. È inaccettabile che in un territorio con tassi di disoccupazione ancora sopra la media, una su tre tra le nostre aziende non riesca a trovare candidati. CNA Imperia chiede alla Regione Liguria e alle istituzioni nazionali misure urgenti e stabili: incentivi all’assunzione mirati, semplificazione dell’apprendistato, più risorse per i percorsi ITS e l’alternanza scuola-lavoro. In gioco non c’è solo l’occupazione, ma la sopravvivenza stessa di centinaia di microimprese locali. Se non agiamo adesso, il rischio è di perdere un patrimonio di competenze e produttività che non si potrà più ricostruire.”

Prospettive occupazionali 2025 (Excelsior – aprile/maggio)

  • 1.820 assunzioni previste a maggio 2025 (+160 su maggio 2024), con 6.290 entrate programmate tra maggio‑luglio
  • Contratti stabili: 20 % (tempo indeterminato/apprendistato), 80 % a termine
  • Difficoltà a reperire profili: il 37 % delle imprese; giovani (
  • Settori principali: ristorazione/turismo (870 assunzioni), servizi alla persona (300), commercio (230), costruzioni (170).

Trend trimestrale marzo–maggio 2025

  • 1.410 entrate a marzo (+160 su 2024), con 4.720 assunzioni previste tra marzo e maggio
  • Contratti stabili: 27 %; instabili: 73 %;
  • Difficoltà da 46% delle imprese; quote: 32 % under 30, 24 % immigrati, 8 % laureati; esperienza richiesta nel 61 %;
  • Settori trainanti: turismo/ristorazione (590), commercio (240), servizi alla persona (190), costruzioni (160)

Domanda lavoro 2024: Excelsior

  • 15.570 figure richieste (+; 66 % da PMI);
  • Oltre la metà (51 %) delle assunzioni resta scoperta; giovani rappresentano il 32 % delle assunzioni;
  • I profili più richiesti: ristorazione (5.200), addetti vendite (1.850), pulizie (1.180), edili (830), trasporti (530)
  • Disallineamento: 34,8 % per mancanza candidati, 13 % per competenze; 26 % dei tirocinanti viene assunto;
  • In crescita anche l’investimento delle imprese in digitalizzazione e formazione.

Occupazione e disoccupazione provinciali

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

  • Occupati 2022: 80.900 (+3,6% vs 2021); donne occupate –3,5%, 41,8% della forza lavoro (vs Liguria 43,2%);
  • Disoccupati totali 2022: 8.200 (–31,6% vs 2021); donne 57% dei disoccupat;
  • Tasso di occupazione 2022: 59,5% (Imperia) vs 63,3% (Liguria) .

Le priorità CNA Imperia

  1. Formazione specialistica e duale, in linea con fabbisogni locali: edilizia, trasporti, ristorazione, servizi.
  2. Potenziamento apprendistato e tirocini, con tassi di conversione attorno al 26% già sperimentati.
  3. Incentivi regionali: bonus occupazionali per Commercio/Artigianato (Liguria: 5 mln €, riserva per interiori).
  4. Supporto all’imprenditoria femminile: 5.748 imprese guidate da donne in prov. Imperia (23%), ma in leggero calo.
  5. Orientamento e contrasto al mismatch, seguendo il modello “Fai la scelta giusta” con Camera di Commercio.

Conclusioni: il territorio imperiese conferma un mercato del lavoro dinamico, trainato da PMI in espansione, ma limitato da un grave mismatch. CNA Imperia si conferma voce attiva nel porre l’attenzione su un tema decisivo: la necessità di unire crescita occupazionale e qualità/correttezza delle competenze, innanzitutto attraverso formazione, orientamento e politiche attive.

CNA chiede un impegno mirato delle istituzioni (regionale, nazionale, UE) per sostenere una ripresa inclusiva e duratura. per:

  • Espandere e snellire i bonus assunzionali e ampliare le risorse;
  • Rafforzare percorsi di formazione duale e orientamento scolastico;
  • Incentivare l’occupazione femminile come leva di sviluppo.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati