TORINO, 10 GIUGNO – Il prossimo 11 e 12 giugno Torino ospiterà la seconda edizione dell’UN Virtual Worlds Day, un appuntamento internazionale dedicato al ruolo che mondi virtuali e intelligenza artificiale possono avere nel contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). L’iniziativa si terrà presso il campus dell’ITCILO, il centro di formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, con il coinvolgimento di numerose agenzie delle Nazioni Unite, tra cui ITU, FAO, UNICEF, UNFCCC, UNESCO e World Bank, mettendo per due giorni il capoluogo piemontese al centro di un confronto internazionale tra istituzioni, società civile e giovani in un dialogo aperto sul significato di cittadinanza globale in un mondo sempre più interconnesso.
Il tema scelto per quest’anno – “Delivering on the Pact for the Future with AI-Powered Virtual Worlds” – invita a riflettere su come tecnologie immersive come il metaverso, gli ambienti 3D e i digital twins possano essere integrati nei processi di trasformazione urbana, educativa e sociale. L’evento si inserisce nel quadro del “Pact for the Future”, lanciato durante il Summit of the Future, e del Global Digital Compact, due strumenti centrali dell’agenda internazionale per promuovere uno sviluppo tecnologico più equo e sostenibile.
Il comitato direttivo dell’evento, che ha contribuito alla definizione del programma e alla redazione dell’appello finale, è presieduto da Cristina Bueti (ITU) e vede tra i suoi membri anche alcune figure italiane di rilievo nel sistema ONU, tra cui Franca Vinci (UNICC), Nicole Pallares Ferrer (ITCILO) e Federico Cocchioni (UNESCWA), a conferma del contributo attivo dell’Italia nella governance internazionale delle tecnologie emergenti.
Dopo la prima edizione del 2024 a Ginevra, che aveva già messo in luce il potenziale delle tecnologie immersive in ambito educativo e urbano, il Virtual Worlds Day di Torino dunque punta a fare un passo in più: consolidare le esperienze acquisite e trasformarle in politiche, programmi e strumenti operativi.
Due giorni di appuntamenti
L’agenda prevede due giornate dense di appuntamenti: momenti istituzionali, sessioni tecniche e attività interattive si alterneranno per stimolare confronto e innovazione. I panel ministeriali coinvolgeranno rappresentanti governativi, accademici e agenzie internazionali, chiamati a discutere le principali sfide legate all’inclusione tecnologica, alla transizione digitale e al futuro del lavoro. Si parlerà anche delle nuove competenze necessarie per affrontare i cambiamenti, con un’attenzione particolare all’impatto che queste tecnologie avranno sul mercato del lavoro e sulla preparazione delle nuove generazioni.
Tra gli appuntamenti di rilievo, la premiazione del “Citiverse Challenge”, concorso internazionale che ha coinvolto giovani, startup e centri di ricerca nello sviluppo di soluzioni digitali per città più sostenibili. Sono inoltre previsti momenti di co-progettazione, i cosiddetti co-creation workshops, in cui i partecipanti potranno proporre idee e strumenti da portare al prossimo World Summit for Social Development.
Focus sul divario e diritti digitali
Ampio spazio sarà riservato anche al tema del divario digitale. con sessioni in programma dedicate alla presentazione di buone pratiche e casi studio da Paesi a basso reddito e l’obiettivo di condividere strumenti e strategie per garantire a tutti un accesso equo alle tecnologie. Non mancherà un focus sui diritti digitali: esperti e rappresentanti delle Nazioni Unite discuteranno di privacy, sicurezza online e governance delle piattaforme virtuali, cercando di individuare soluzioni che coniughino innovazione e tutela dei diritti fondamentali, nel pieno rispetto dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite.
La partecipazione italiana
Tra gli speaker previsti appariranno rappresentanti italiani di primo piano, tra cui il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la Presidente del Virtual Worlds Day Eva Spina e Giuseppe Zefola dell’ITCILO, a conferma dell’importanza strategica che l’Italia attribuisce alla diplomazia digitale e all’innovazione responsabile.
L’Italia conferma in questo modo il proprio impegno nella diplomazia digitale. La partecipazione attiva delle istituzioni e il contributo del sistema universitario e della cooperazione internazionale rafforzano il ruolo di Torino come punto di riferimento per il dialogo globale su tecnologia e sviluppo sostenibile. Il coinvolgimento dell’ITCILO e la collaborazione tra le diverse agenzie delle Nazioni Unite dimostrano una visione comune: orientare l’innovazione al servizio dell’equità sociale, della pace e dell’inclusione. (@OnuItalia)
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