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L’insurtech italiana accelera: +15% annuo con l’aiuto dell’intelligenza artificiale


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Revo Insurance ha presentato il nuovo piano industriale 2026–2028, raccogliendo il consenso degli azionisti e un riscontro positivo dal mercato. Il titolo ha chiuso in rialzo dell’1,98%, a 16,48 euro, segno che gli investitori guardano con interesse alla strategia delineata dall’amministratore delegato Alberto Minali. Confermato il consiglio di amministrazione, la società si prepara a una fase di espansione che punta sull’innovazione tecnologica e su un utilizzo crescente dell’intelligenza artificiale.

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Obiettivi e linee guida

Il piano prevede il raggiungimento di 550 milioni di euro di premi lordi contabilizzati entro il 2028, rispetto ai 308 milioni del 2024 e ai 380 milioni attesi per quest’anno. L’utile netto adjusted è stimato oltre i 50 milioni, con un tasso di crescita annuo superiore al 15%. La società punta a centrare gli obiettivi senza ricorrere a operazioni straordinarie di capitale, grazie a una struttura patrimoniale solida e a un portafoglio tecnico ben diversificato. Reco manterrà un payout al 30%, destinando il restante 70% degli utili al rafforzamento della crescita organica. Una strategia apprezzata anche dagli analisti: tra gli operatori che hanno espresso giudizi positivi figurano Intesa Sanpaolo, Banca Akros, Equita e Intermonte, che conferma il target price a 16,20 euro.

Digitalizzazione dei processi e assistenti virtuali

Elemento centrale del piano è il rafforzamento della piattaforma digitale proprietaria “Vero”, potenziata da moduli di intelligenza artificiale applicati alle principali funzioni aziendali. I nuovi strumenti – “Luminate” per l’underwriting, “Liquidate” per la gestione sinistri, “Operate” per il back office e “AlphaQueryFinance” per l’area amministrativa – affiancano il personale nell’attività quotidiana, con l’obiettivo di aumentare la produttività e migliorare la qualità dei processi. L’azienda prevede, ad esempio, di aumentare da 19.000 a 27.000 le polizze gestite per operatore e di incrementare la quota di sinistri automatizzati dal 50% al 60%. È prevista inoltre una seconda fase in cui l’interazione con i sistemi AI sarà resa ancora più fluida tramite comandi vocali. Tuttavia, Minali ha sottolineato che l’automazione non sostituirà la formazione: “Chi entra in azienda dovrà acquisire competenze tecniche solide. L’intelligenza artificiale servirà a supportare, non a sostituire”.

Modello distributivo più rapido, focus sulle Pmi

Il piano include anche una revisione del modello distributivo, con l’introduzione di un sistema “Pull & Push” per ridurre i tempi di onboarding degli intermediari e creare coperture personalizzate in tempo reale. L’obiettivo è superare i 750 intermediari attivi entro il 2028, generando oltre 45 milioni di euro di premi. Grazie all’impiego dell’AI, la raccolta media per intermediario dovrebbe crescere da 1,3 a 1,6 milioni di euro. Tra le nuove soluzioni assicurative previste, anche l’introduzione di polizze parametriche dedicate a beni non tradizionalmente assicurati come smartphone ed elettrodomestici. Infine, Revo lancerà un nuovo prodotto rivolto alle PMI, “Revo per l’impresa”, pensato inizialmente per aziende con ricavi fino a 2 milioni di euro, poi esteso a quelle fino a 50 milioni. Sarà disponibile in tre versioni: Start (copertura base per eventi catastrofali e incendio), Boost (con assistenza parametrica) e Over (con estensione a furto e tutela legale).



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