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le esenzioni per anziani e disabili


Chi è escluso dal versamento? Una panoramica sulle agevolazioni previste per chi si trova in strutture di cura o assistenza, in vista della scadenza del 16 giugno 2025

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Con l’avvicinarsi del termine per il versamento della prima rata IMU, fissato per lunedì 16 giugno 2025, torna di attualità il tema delle esenzioni riservate a particolari categorie di contribuenti.

Tra queste, rientrano gli anziani e le persone con disabilità ricoverati in modo permanente in case di riposo o istituti di cura, a determinate condizioni.

L’IMU non si paga sull’abitazione principale, cioè quella in cui il proprietario ha la residenza anagrafica e vive abitualmente. Tuttavia, se una persona non autosufficiente si trasferisce in modo permanente in una casa di riposo, la sua abitazione può perdere lo status di “abitazione principale” e diventare soggetta a IMU, anche se resta vuota.

Per questo motivo, in alcuni casi specifici, è possibile richiedere l’esenzione, purché il Comune abbia previsto questa possibilità per chi è ricoverato stabilmente in una struttura.

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IMU 2025: quando spetta l’esenzione per anziani in casa di riposo

La normativa attuale prevede che, su delibera del Comune, l’immobile di un anziano trasferito in modo permanente in una struttura di cura possa essere equiparato all’abitazione principale e quindi esente da IMU. Ciò vale solo se l’unità immobiliare non è concessa in locazione.

L’esonero può essere richiesto per una sola abitazione, anche se il soggetto possiede più immobili. È essenziale che l’interessato abbia trasferito la propria residenza anagrafica nella casa di riposo.

I contenuti della delibera comunale possono essere verificati sul sito del proprio Comune di residenza, oppure attraverso la banca dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Se la delibera comunale non è disponibile o non prevede l’agevolazione, l’imposta va comunque versata secondo le aliquote ordinarie, con eventuale rimborso o conguaglio in caso di approvazione successiva.

Esenzione IMU per persone con disabilità in istituti di cura

Un trattamento analogo è riservato a persone con disabilità ricoverate in modo stabile in strutture sanitarie. Anche in questo caso l’esenzione è subordinata alla decisione del Comune e all’effettivo trasferimento della residenza nella struttura.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che:

  • la persona non risieda più nell’immobile di proprietà,
  • l’immobile non sia affittato a terzi,
  • sia stato trasferito il domicilio presso l’istituto.

L’IMU non è dovuta, quindi, solo se l’immobile è assimilato alla prima casa dal regolamento comunale. In assenza di delibera, resta l’obbligo di pagamento.

Riduzione IMU per pensionati residenti all’estero

Un’altra agevolazione per i cittadini più avanti nell’età riguarda i pensionati residenti all’estero.

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In questo caso l’esenzione prevista in passato ha lasciato il posto a una riduzione del 50 per cento riconosciuta ai titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.

Lo sconto è applicabile all’IMU dovuta per una sola unità immobiliare a uso abitativo e posseduta in Italia.

Questa agevolazione si applica esclusivamente a immobili non locati né concessi in comodato d’uso e riguarda i soggetti che si trovano fuori dall’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia e titolari di pensione in regime di convenzione internazionale con l’Italia.



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