Lambiase (IRTOP Consulting): “AI in crescita tra startup e PMI, investimenti fino a €2 mln annui e +17% in Borsa”

Anna Lambiase, CEO IRTOP Consulting, in occasione della presentazione della II edizione dell’Osservatorio ECM AI è stata intervistata da Il Giornale d’Italia.

Oggi siamo qui per parlare di intelligenza artificiale, quali sono le principali sfide che le aziende italiane affrontano nell’adozione dell’intelligenza artificiale oggi?

“I livelli di investimento sono crescenti in questo ambito, le società che fanno parte del nostro campione di analisi e che abbiamo condiviso nell’Osservatorio insieme a Banca Generali fanno parte di due ambiti, l’ambito delle società quotate sui mercati non regolamentati, quindi su ECM e le società, le start up innovative. Il nostro focus evidenzia come il trend di investimento sull’AI sia in continua crescita e questo permette alle società stesse di crescere. Abbiamo individuato 25 società quotate su EGM che possono essere definite società AI perché lo hanno nel core business o perché lo hanno nella value proposition. Rappresentano circa 1 miliardo di capitalizzazione e anche di fatturato. Hanno una redditività intorno al 18% e hanno performato in questi ultimi tre anni a livello borsistico in maniera molto positiva, segnando +17% nel triennio rispetto a un dato negativo dell’indice di riferimento. Abbiamo anche condotto una survey sia sulle startup che sulle società già quotate, quindi di dimensione più elevata. E quello che emerge di rilevante dalla survey è che queste imprese investono tra i 100 e i 500 mila euro in ricerca e sviluppo in particolare sull’AI e hanno intenzione di investire fino a 2 milioni di euro annualmente, e questo dato evidenzia una forte propensione all’utilizzo delle nuove tecnologie.”

In che modo l’Osservatorio ECM supporta le imprese nei percorsi di trasformazione digitale?

“L’osservatorio si propone di rappresentare un punto di riferimento anche per le normative di riferimento, quindi osservare il mercato e conoscerlo significa anche evidenziare i punti di forza, i punti di debolezza e i punti di miglioramento. Noi ci proponiamo proprio come un centro di analisi raccogliendo anche tutte le osservazioni che provengono direttamente dal mercato, quindi dagli operatori del mercato, parliamo delle start up e delle PMI, con l’obiettivo di favorire la crescita del nostro Paese.”

Quali settori vede come più promettenti per l’applicazione dell’AI nel prossimo futuro?

“Uno dei settori che sicuramente avrà un impatto molto forte è il settore delle science biotech, quindi il settore delle scienze per la vita, all’interno del quale le nostre startup e i nostri ricercatori hanno una marcia in più rispetto agli altri Paesi. Pensiamo che soltanto gli investimenti nel mercato farmaceutico in Italia sono al secondo posto in Europa dopo la Svizzera, e c’è una grandissima attenzione all’innovazione, alla ricerca in questo ambito e quindi questo è sicuramente uno dei settori che crescerà maggiormente ma che si collega anche a tutto il tema della Longevity, quindi alla crescita degli anni di vita per ciascuno di noi. Un altro settore di riferimento è quello del Finance, all’interno del quale l’AI sta già portando grandi miglioramenti in termini di efficienza dei processi e anche di vastità dei dati che possono affinare le previsioni.”