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Un volo diretto Cagliari-New York? La sfida della Regione


Ora anche Catania ha un collegamento diretto con New York. Delta Airlines, per tutta l’estate, farà voli giornalieri, e questa rotta si inserisce in una rete tra Italia meridionale e Stati Uniti che si allarga, un universo in continua espansione con gli aeroporti “minori”, che comprende anche Napoli, Palermo, Bari, Lamezia Terme, tutte collegate con gli States, appunto, mentre Cagliari e Olbia, restano a guardare.

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Il 22 maggio scorso sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea è stato pubblicato il bando “Nuove rotte”, promosso dagli assessorati regionali ai Trasporti e al Turismo. Entro 60 giorni (il 20 luglio) le compagnie aeree interessate possono presentare domanda per partecipare alla gara e proporre l’attivazione delle rotte messe a bando, beneficiando di un contributo che coprirà fino al 50% dei costi aeroportuali negli scali di partenza e arrivo.

Ecco le rotte.

Aeroporto di Cagliari: Ajaccio, Berlino, Birmingham, Bordeaux, Brest, Bucarest, Cluj, Cork, Dubai, Dubrovnik, Edimburgo, Eindhoven, Filadelfia, Hannover, Helsinki, Istanbul, Kaunas, Vilnius, Lamezia Terme, Lille, Lipsia, Lisbona, Liverpool, Łódź, Malaga, New York, Nizza, Oslo, Riga, Rotterdam, Tallinn, Tirana, Zagabria.

Aeroporto di Alghero: Amburgo, Basilea, Berlino, Bilbao, Bristol, Cagliari, Colonia, Eindhoven, Ginevra, Lione, Manchester, Oslo, Porto, Praga, Sofia, Stoccarda, Stoccolma, Valencia, Varsavia.

Aeroporto di Olbia: Cagliari, Dortmund, Helsinki, Istanbul, Lisbona, Malaga, Liverpool, New York, Newcastle, Palma di Maiorca, Porto, Reykjavik, Rotterdam, Siviglia, Vilnius.

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Tra le novità più importanti e attese da cittadini e imprenditori ci sono i voli con New York e Filadelfia. Ma all’orizzonte non si intravede nessun decollo. «Non credo che nessuno farà il primo passo», ha detto l’assessore Franco Cuccureddu quando due settimane fa ha presentato i dati sul turismo del 2024, «numeri straordinari mai visti prima», con addirittura un incremento di oltre il 36% delle presenze dagli States (arrivate a poco meno di 300.000, 93.446 gli arrivi nell’Isola), che diventano il nono Paese di provenienza dei nostri ospiti. È un momento di interesse enorme, la Regione e gli operatori stanno partecipando per la prima volta alle Fiere promozionali a Las Vegas e stanno chiudendo accordi molto importanti. Ma nonostante tutto questo, nessun vettore è realmente intenzionato a fare i collegamenti diretti. La Sardegna “non tira”.

Spiega Cuccureddu: «La Sicilia è ovviamente più appetibile, noi abbiamo un milione e mezzo di abitanti e relativamente pochi sardo-americani, loro sono cinque milioni e mezzo e a New York vive oltre un milione di siculo-americani. Dunque, l’aereo che parte dal Jfk pieno, poi torna indietro altrettanto pieno di siciliani che vanno in vacanza o a trovare i parenti».

Insomma, le compagnie aeree – Neos (Gruppo Alpitour) in pole position – stanno studiando il bando e interloquendo con la Regione, ma la convenienza ci sarebbe in un senso e non nell’altro, per due anni il servizio non sarebbe remunerativo, e un investimento cospicuo (anche tenendo conto che in circolazione ci sono pochi aerei e le nuove commesse tardano) rischia di essere mandato in fumo se una volta superato l’avviamento intervenisse una compagnia più grossa a occupare il mercato. Il contributo della Regione non è una “calamita” sufficiente, dunque, con ogni probabilità tutto finirà in una bolla di sapone. La Sicilia sì, “ha i numeri”, la Sardegna no.

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