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ecco i nuovi esperti per lo sviluppo della montagna


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Concluso il master per lo sviluppo della montagna.

L’Università di Udine ha formato i nuovi esperti in sviluppo della montagna. Sono i primi nove diplomati del master in “Innovazione dei sistemi agrosilvopastorali della montagna. Imprese e territori”. Si sono specializzati nella creazione di nuova imprenditorialità in montagna per contribuire alla sua rigenerazione valorizzando i territori e promuovendo la partecipazione locale. Il master ha creato le competenze adatte a incentivare la nascita d’imprese, o innovare le esistenti, nei settori agroalimentare (produttivo e trasformativo), zootecnico e della filiera del legno.

I nuovi esperti sono: James Cacitti di Tolmezzo; Clara Cargnelutti di Gemona del Friuli; Mauro Cereghini di Tolmezzo; Camilla Costa di Barcis; Elena Nilgessi di Udine; Tobia Segaia di Moggio Udinese; Ilaria Selenati di Sutrio; Matteo Trevisanut di Clauzetto; Massimiliano Zufferli di San Pietro al Natisone. Diretto da Ivana Bassi, il master è organizzato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali.

“Questo percorso – ha spiegato la professoressa Bassi –, prima ancora che formativo, è stato un’esperienza culturale condivisa, resa possibile dalla partecipazione di un ampio partenariato e da un corpo docente qualificato e diversificato: 38 professionisti provenienti da diversi atenei, centri di ricerca e ambiti liberi professionali. Con la chiusura di questa prima edizione, desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel progetto, in particolare gli studenti con l’augurio che il cammino che hanno scelto di intraprendere possa portare frutti positivi a loro e alle montagne“.

I contenuti

L’approccio formativo è stato rivolto alla diversificazione, alla valorizzazione delle specificità locali e alla capacità di coniugare tradizione e innovazione. Con l’obiettivo di offrire un paniere di prodotti e servizi unico, tipico e di qualità. Ha inoltre puntato a rinnovare le relazioni uomo-natura per generare processi di nuova territorializzazione, rafforzare la vitalità delle comunità locali e migliorare l’attrattività delle “terre alte” a fini insediativi, produttivi e turistici. I contenuti formativi si sono articolati in lezioni frontali, laboratori, visite di studio e project work, suddivisi in cinque moduli: ecosistemi montani; filiere produttive; imprese e network; territorio e governance; progettazione e comunicazione.

I lavori di tesi.

Le tesi finali dei nove diplomati hanno riguardato: la “Comunicazione d’impresa nelle aziende agroalimentari della Carnia”, di James Cacitti; la “Zootecnia di montagna: tra realtà, aspettative e contraddizioni”, di Clara Cargnelutti; le “Fattorie didattiche e sociali in Carnia”, di Mauro Cereghini; la “Forestoterapia: salute umana e valorizzazione ecosistemica delle aree montane”, di Camilla Costa; il “Comunicare la montagna: un touch point digitale per il Geoparco Alpi Carniche”, di Elena Nilgessi; le “Forme di residenzialità in Canal del Ferro e Valcanale”, di Tobia Segaia; le “Reti d’imprese nel settore agrosilvopastorale della Carnia”, Ilaria Selenati; l’“Agricoltura 4.0 e zootecnia di precisione: innovazione e resilienza”, di Matteo Trevisanut; i “Mountain Cellars Estate: spumanti di montagna”, Massimiliano Zufferli.

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I partner e le collaborazioni.

L’iniziativa formativa è stata sostenuta dalle sei comunità di montagna della regione: Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio; Prealpi friulane orientali; Carnia; Canal del Ferro e Valcanale; Gemonese; Natisone e Torre. Inoltre da: Consorzio dei comuni del bacino imbrifero montano (Bim) Tagliamento, Carnia Industrial Park, Prima Cassa Credito cooperativo Fvg, Confcooperative e Legacoop del Friuli Venezia Giulia.

La rete delle collaborazioni vede, fra gli altri: i Gruppi di azione locale (Gal) Montagna Leader, Euroleader, Open Leader e Torre Natisone; i parchi regionali delle Dolomiti Friulane e delle Prealpi Giulie; il Consorzio boschi carnici e Legno servizi; il Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi e Cipra; la Fondazione Comelico Dolomiti; Club Arc Alpin e Cai (nazionale e Friuli Venezia Giulia).



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