di UGO BIANCO – Con la circolare n. 90 del 12 maggio 2025, l’Inps ha reso operativo il “Bonus Giovani under 35”, introdotto dall’articolo 22 commi 1 e 3 D.L. 60/2024 (Decreto Coesione). Si tratta di un esonero contributivo destinato ai datori di lavoro privati che, entro il 31 dicembre 2025, assumono giovani under 35 con contratto a tempo indeterminato. La misura punta a favorire l’occupazione giovanile e a promuovere una maggiore inclusione nel mercato del lavoro. In questo articolo vedremo quali sono i requisiti richiesti, le condizioni previste e come presentare la domanda.
A chi spetta?
Il beneficio è destinato ai datori di lavoro privati, inclusi quelli del settore agricolo, con esclusione delle Pubbliche Amministrazioni, che assumono giovani under 35 con contratto a tempo indeterminato, anche part-time, oppure trasformano un contratto a termine in uno stabile. Possono beneficiarne solo i giovani che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato. L’agevolazione si applica alle assunzioni nelle qualifiche di operai, impiegati e quadri, ed è estesa anche alle cooperative che instaurano un rapporto di lavoro con i propri soci e ai contratti di somministrazione. Restano esclusi dirigenti, lavoratori domestici e apprendisti.
Quanto si risparmia?
L’esonero consiste nella riduzione del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, escluso il premio Inail. L’importo massimo riconosciuto è di 500 euro al mese, per una durata complessiva di 24 mesi. Per le aziende che operano nella Zes Unica (Zona Economica Speciale del Mezzogiorno), cioè nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, l’agevolazione si applica per lo stesso periodo (max 24 mesi), ma con un beneficio economico aumentato fino a 650 euro mensili.
A quali condizioni?
Il datore di lavoro deve rispettare le seguenti condizioni: essere in regola con gli obblighi contributivi previdenziali, ai sensi della normativa in materia di documento unico di regolarità contributiva (DURC); non aver violato le norme in materia di tutela delle condizioni di lavoro, della salute e della sicurezza e gli obblighi per beneficiare degli incentivi ex articolo 31 D.Lgs 150/2015; non aver effettuato licenziamenti, nei sei mesi precedenti la nuova assunzione, nella medesima unità produttiva; non effettuare, nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata, licenziamenti per giustificato motivo oggettivo nei confronti del lavoratore assunto o di altri dipendenti con la stessa qualifica, impiegati nella stessa unità produttiva.
Come si richiede il Bonus?
Dal 16 maggio 2025 è attiva, sul sito Inps, nella sezione “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) – Incentivi Decreto Coesione – Articolo 22 – Giovani”, la procedura per la richiesta a cura del datore di lavoro. Il modulo richiede l’inserimento dei dati dell’impresa e del lavoratore, la tipologia del contratto (full-time o part-time), la retribuzione mensile media, l’aliquota contributiva a carico del datore e l’indicazione della regione e della provincia in cui si svolge l’attività lavorativa (sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto). (ub)
[Ugo Bianco è Presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]
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