La Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol ha approvato un nuovo regolamento di esecuzione della legge regionale 24 maggio 2018, n. 3, volto a rafforzare il sistema di sostegno alle minoranze linguistiche cimbra, mòchena e ladina.
Il provvedimento riorganizza in maniera organica ed efficace le misure di promozione e tutela della ricchezza linguistica e culturale del territorio.
Il regolamento introduce criteri più chiari e strumenti più incisivi a supporto delle iniziative che promuovono la conoscenza e la diffusione degli aspetti linguistici, storici, culturali e artistici delle comunità minoritarie, con l’obiettivo di favorirne lo sviluppo, il radicamento territoriale e il rafforzamento dell’identità collettiva.
La nuova disciplina individua con precisione gli ambiti di finanziamento, cioè dalle attività culturali e formative, fino al sostegno al funzionamento ordinario di enti non profit, agli interventi su immobili destinati alla cultura e all’acquisto di attrezzature e beni mobili connessi alla valorizzazione delle minoranze.
Possono accedere ai contributi associazioni, comitati, cooperative, fondazioni, federazioni ed enti pubblici senza scopo di lucro.
È richiesto che le realtà proponenti abbiano sede in regione e svolgano attività continuativa da almeno un anno (sei mesi nel caso di comitati appena costituiti).
Elemento centrale del regolamento è l’introduzione di un sistema di valutazione oggettiva delle richieste, basato su criteri di qualità, dimensione e coerenza con gli obiettivi della legge.
Le domande saranno esaminate in ordine cronologico, tenendo conto della data di avvio dei progetti.
Nel dettaglio, i contributi sono suddivisi in iniziative e progetti culturali: fino all’80% della spesa ammessa, spese di funzionamento degli enti: fino al 60% e investimenti in beni o strutture: con priorità stabilite in base al territorio, al tipo di intervento e all’efficienza economica.
Il regolamento riconosce e valorizza anche il contributo del volontariato, che può coprire fino al 25% della spesa ammessa (massimo 25.000 euro), purché le attività siano documentate e non già finanziate da altre fonti.
La gestione dei contributi è stata resa più trasparente e accessibile, con la possibilità di richiedere anticipi già in fase di domanda e l’adozione di procedure semplificate per la rendicontazione.
Sono inoltre previsti controlli puntuali, un comitato tecnico con funzione consultiva e l’elaborazione di un piano programmatico annuale che orienti l’azione della Regione.
Per garantire un uso efficiente dei fondi, il regolamento stabilisce l’incompatibilità tra contributi per il funzionamento degli enti e quelli destinati a progetti con finalità analoghe nello stesso anno, prevenendo così sovrapposizioni e duplicazioni.
“Con questo regolamento, la Regione compie un passo decisivo verso una governance culturale più moderna, equa e attenta ai territori – ha dichiarato l’assessore alle minoranze linguistiche Luca Guglielmi – le comunità cimbra, mòchena e ladina rappresentano un patrimonio unico, da custodire con strumenti adeguati e una visione orientata alla crescita e all’inclusione.”
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