La ricerca Nielsen e il consumatore consapevole
A sostenere questa crescita non è solo la spinta normativa, ma una trasformazione culturale in corso nel comportamento di acquisto dei consumatori.
La nuova ricerca Nielsen realizzata per Fairtrade Italia fotografa un’Italia più consapevole, in cui il valore etico di un prodotto non è più un “plus”: oltre sei italiani su dieci giudicano affidabili i prodotti etici. Chi conosce Fairtrade, nella quasi totalità dei casi, ne apprezza il valore: la brand awareness è cresciuta di 8 punti rispetto al 2021 e più di otto persone su dieci che riconoscono il marchio dichiarano di fidarsi di esso. Fairtrade emerge come una certificazione moderna e intergenerazionale, capace di coniugare affidabilità, impatto e valore per tutta la famiglia.
L’indagine collega questa fiducia a comportamenti concreti: il consumatore di oggi è spinto dalla ricerca di cibi più salutari, e predilige brand impegnati che sostengono una giusta causa e che hanno un minor impatto ambientale.
Il canale prevalente rimane la grande distribuzione (supermercati, ipermercati e discount), mentre calano i negozi specializzati.
“I dati che presentiamo oggi parlano di un’Italia sempre più coinvolta nel cambiamento. In un mondo che chiede responsabilità, Fairtrade rappresenta una risposta concreta per le imprese e per le persone: un sistema che coniuga rigore, trasparenza e impatto reale” afferma Paolo Pastore, Direttore Generale di Fairtrade Italia. “Rafforzare le filiere oggi significa tutelare i diritti umani, affrontare le sfide ambientali e costruire insieme un’economia che guarda al futuro. Non è solo questione di prezzi giusti, ma di responsabilità condivisa. Per questo lavoriamo ogni giorno al fianco delle aziende italiane, non solo con la certificazione ma anche con strumenti concreti per affrontare le nuove sfide di compliance e tracciabilità, restando sempre connessi ai bisogni dei produttori”.
“Vediamo una crescente domanda di prodotti sostenibili e tracciabili da parte di retailer e consumatori. Le aziende italiane stanno dimostrando di saper interpretare con visione il proprio ruolo nella transizione etica”, commenta Thomas Zulian, Direttore Commerciale di Fairtrade Italia. “Oggi il nostro compito non è solo certificare, ma accompagnare le imprese con soluzioni concrete: trasformiamo le richieste normative in percorsi strategici, capaci di generare fiducia, valore e impatto reale lungo tutta la filiera”.
Dalla certificazione alla consulenza
Oltre alla certificazione, che garantisce il rispetto di criteri sociali, ambientali ed economici lungo la catena di fornitura, Fairtrade oggi offre anche un supporto consulenziale alle aziende. Un’evoluzione naturale, che risponde all’introduzione di normative europee come il Regolamento sulla Deforestazione (EUDR) e la Direttiva sulla Due Diligence di sostenibilità (CSDDD).
In questo nuovo contesto, Fairtrade si propone come partner operativo e strategico, in grado di affiancare le imprese nell’interpretazione dei requisiti di legge, nella costruzione di catene di fornitura responsabili e nell’anticipazione delle sfide future, trasformando la sostenibilità in leva competitiva.
Con un impatto sempre più misurabile, una rete di aziende partner in crescita e un ruolo in evoluzione che unisce certificazione e consulenza, Fairtrade Italia si conferma un punto di riferimento per la sostenibilità e i diritti umani nelle filiere globali. Un sistema che mette al centro le persone rafforza la fiducia del mercato e contribuisce concretamente alla costruzione di un futuro più etico. (aa)
Fonte: Ufficio stampa Fairtrade
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