Il convegno «Adeguati Assetti Organizzativi», a confermare che gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili aziendali, unitamente alle pratiche di controllo rigorose, si rappresentano non solo una necessità, ma una vera e propria strategia di successo per le imprese che mirano alla crescita sostenibile e alla resilienza, anche di fronte alle possibili crisi.
L’iniziativa nasce dalla volontà di creare un momento di approfondimento sul tema, oggi sempre più centrale, dell’organizzazione interna delle imprese e della responsabilità di amministratori e sindaci. Il convegno ha messo al centro dell’attenzione i modelli di governance, i rapporti tra gli organi societari, la gestione del personale e l’applicazione pratica di assetti societari coerenti con le normative vigenti.
– Per l’ing. Gian Piero Reale, Presidente di Confindustria Siracusa è stato un convegno molto sentito…
«Oggi è un convegno importante per noi che si svolge qui alla Camera di Commercio, anche se i temi riguardano le imprese, ma riguardano le organizzazioni, come organizzare le imprese. Infatti oggi c’è l’ordine dei commercialisti e altri ordini che con noi organizzano questo evento.
«Oggi abbiamo parlato di come l’imprenditore deve organizzare l’impresa, qual è l’adeguato setto organizzativo. Questo perché risalendo alle leggi, dalla Costituzione, dall’articolo 41 che riguarda la libertà d’impresa, al Codice Civile e a tutta una serie di articoli che regolamentano l’impresa. L’impresa viene inquadrata, viene definito cos’è l’imprenditore e quali sono le sue responsabilità. E tra le sue responsabilità sono quelle di organizzare bene l’impresa e recentemente è stata collegata anche alla normativa della crisi d’impresa. Questo perché, nella mia lettura, l’impresa ha un ruolo sociale importantissimo e quindi il legislatore richiede come responsabilità fondamentale: l’imprenditore e la capacità di organizzarsi».
E’ chiaro che gli «Adeguati Assetti Organizzativi», rappresentano la struttura e i sistemi interni di un’impresa, configurati per garantire una gestione efficace, la conformità alle normative vigenti e una corretta rendicontazione finanziaria. Essi comprendono l’organizzazione interna, le procedure amministrative, i controlli finanziari e il monitoraggio delle attività aziendali, essenziali per la sostenibilità e la crescita dell’impresa, nonché per prevenire e gestire tempestivamente eventuali crisi, come previsto dal Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza (CCII) che stabilisce i criteri e gli obblighi per la gestione aziendale, introducendo requisiti specifici per la prevenzione delle crisi aziendali e la gestione dell’insolvenza, con l’obiettivo di tutelare la continuità operativa delle imprese e proteggere i creditori. La gestione efficace dell’impresa, la trasparenza e la capacità di anticipare e gestire le potenziali crisi, non sono soltanto degli obblighi normativi, ma rappresentano le fondamenta per assicurare la continuità aziendale e la fiducia degli stakeholder in un panorama economico sempre più complesso e imprevedibile.
L’Amministratore Delegato Sonatrach Raffineria italiana, l’ing. Rosario Pistorio ha affrontato l’argomento: ‘il punto di vista dell’azienda tra obblighi di legge ed opportunità di sviluppo’…
«Oggi è un tema molto importante quello degli assetti organizzativi per le grandi imprese, medie e grandi ma anche per le piccole imprese. Nello specifico occorre un adeguato assetto organizzativo indispensabile. Non solo per soddisfare a quelli che sono i requisiti di compilanza normativa e a tutti i dettami legislativi italiani e esteri e internazionali, ma anche per garantire all’azienda una adeguata capacità di resilienza, perché avere un adeguato assetto con dei sistemi di gestione strutturati garantisce sostenibilità nel tempo e da qui l’opportunità per le imprese, ovvero quella di essere più resilienti sui mercati, essere maggiormente competitive, più efficienti e soprattutto resistere nel tempo alle mutevoli sfide che i mercati sempre più cangianti possono offrire».
-Recentemente l’assessore regionale Tamajo ha detto che il Sud Est si conferma area strategica per l’economia della Sicilia e nel territorio di Siracusa, Ragusa e Catania operano oltre 300 mila imprese attive, quindi è una mole indifferente di imprese che producono in Sicilia.
«La Sicilia ha un tessuto produttivo importante, costituito da poche grandi imprese rispetto ad altre regioni d’Italia, ma è un tessuto imprenditoriale molto sviluppato per quella che è la fascia media e anche piccola, con potenzialità enorme per la posizione strategica, per il know-how, per le competenze e per la tradizione che in alcuni settori raggiunge sicuramente l’eccellenza. Accanto all’industria manufatturiera c’è tutto un campo dell’industria di trasformazione, nuove filiere che possono affiancare l’impresa tradizionale, quindi sicuramente delle potenzialità enormi di sviluppo su una terra che da siciliani dobbiamo imparare più ad esaltare piuttosto che criticare».
Ad arricchire il dibattito sono state le relazioni di esperti accademici e professionisti di primo piano nel panorama nazionale. Il professor avvocato Aurelio Mirone, ordinario di Diritto Commerciale all’Università di Catania, che ha approfondito il tema dell’insindacabilità delle scelte strategiche dell’impresa in relazione agli adeguati assetti. Il professor avvocato Massimo Pallini, ordinario di Diritto del Lavoro all’Università degli Studi di Milano, affrontato i criteri di valutazione e i limiti del sindacato giudiziale sull’adeguatezza degli assetti organizzativi, analizzando anche le implicazioni in termini di responsabilità. E’ seguito l’intervento dell’avvocato Silvia Faraci, senior associate dello studio legale Ichino-Brugnatelli, che si è concentrata sull’incidenza delle diverse formule di governance societaria sulla capacità dell’impresa di dotarsi di un assetto realmente adeguato.
– Il dottore commercialista Massimo Conigliaro, revisore legale e cultore della materia in Diritto Tributario presso l’Università di Palermo, ha illustrato ‘criteri e strumenti operativi per costruire sistemi organizzativi efficaci’.
«Oggi abbiamo affrontato un tema di grande attualità nel mondo delle imprese, dei professionisti che è quello adeguato agli assetti organizzativi, sono strumenti che la legge recentemente, prima il codice civile e poi il codice della crisi d’impresa hanno introdotto e sul quale gli imprenditori e anche i soggetti deputati al controllo sono chiamati a confrontarsi, ad un adempimento di legge, questo è il taglio che abbiamo voluto dare a questo convegno, una opportunità di crescita per le imprese, perché se è vero che per evitare responsabilità occorrono degli assetti da un punto di vista amministrativo, economico, finanziario adeguati e quindi un’azienda organizzata anche a gestire le proprie risorse, non soltanto a fare il proprio business, questa diventa un’opportunità per creare valore all’impresa.
«Devo dire che poi lo faccio oggi con grande piacere, credo che sia il primo evento alla Camera di Commercio di Siracusa, che è appunto il luogo deputato per le imprese, dove Ivan Lo Bello, che mi piace ricordare, scomparso recentemente, ha dato veramente grande lustro a questa istituzione, ricordare ancora tante e tante riunioni con l’avvocato Lo Bello e la qualità di Presidente della Camera di Commercio, di Unioncamere e con la buona riunione anche del compianto presidente Ugo Colajanni, con il quale abbiamo condiviso con l’avvocato Lo Bello anche delle battaglie per il nostro territorio e per la Camera di Commercio, ho avuto anche l’opportunità, quale commissario della Camera di Commercio di Siracusa, di tentare di evitare questo scippo che abbiamo avuto da Catania e da questa Camera di Commercio del Sud-Est, oggi essere in questo luogo a parlare di imprese lo trovo veramente significativo e un modo anche per ricordare Ivan Lo Bello».
05 Giugno 2025 | 08:55
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