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Rete imprese Italia, Venturi: riforme e bonus Irpef agli autonomi. Napolitano: arriva la ripresa


In Italia abbiamo “un governo strano per la modalità di nascita”, ma “ci pare apprezzabile la determinazione con la quale sembra voler risolvere rapidamente molti dei problemi che affliggono il nostro Paese”.  Lo ha detto il presidente di Rete Imprese Italia, Marco Venturi, durante l’assemblea 2014, spiegando che “dopo decenni in cui si sono spesi fiumi di inchiostro con scarsi risultati, è  giunta l’ora di velocizzare i processi decisionali. Il nuovo Governo, rappresenta una forte discontinuità con il passato e questo, non solo non ci spaventa, ma la riteniamo in perfetta sintonia con le logiche delle imprese che ben sanno che per stare sui mercati bisogna essere in grado di reagire in tempo reale”, ha aggiunto.  Per Venturi, l’esecutivo Renzi è  determinato a realizzare “un forte processo di modernizzazione del nostro paese, attraverso proposte ed obiettivi che anche noi sollecitiamo da anni” come: la nuova legge elettorale, la riduzione dei costi della politica, le riforme istituzionali e la semplificazione dei processi decisionali, la riforma della burocrazia, la semplificazione del mercato del lavoro, la riduzione del cuneo fiscale e dell’Irap, il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. “Nel merito di questi provvedimenti”, ha proseguito Venturi,  va costruita un’effettiva convergenza tra governo e parti sociali, perché è interesse di tutti avere un sistema Italia, snello, meno costoso e orientato alla crescita per creare le condizioni utili a: ridurre l’insopportabile pressione fiscale, sostenere i processi di sviluppo e di crescita dell’economia, a rilanciare la domanda interna ed i consumi,  rimettere in moto gli investimenti e l’occupazione”. Un percorso, quello indicato da Venturi, che non tiene conto delle polemiche tra governo e sindacati confederali sulla necessità o meno della concertazione delle misure di politica economica:  “Noi non siamo particolarmente affezionati alla parola concertazione, né  ai riti che richiama”, ha detto il presidente di Rete imprese Italia , “non ricerchiamo inviti né  a questo né  a quel tavolo  ma vogliamo costruire soluzioni utili alle imprese e al paese, perché dalle imprese dipendono la crescita e l’occupazione, il presente ed il futuro dell’Italia”.
In particolare, Venturi ha sottolineato la necessità che il governo, “la cui priorità assoluta è quella dell’occupazione, soprattutto giovanile”, corregga le cose che non vanno nel jobs act: “Noi chiediamo di correggere il tiro senza stravolgere il provvedimento”, ha osservato Venturi. Che dopo avere chiesto al governo di condurre in porto tutte le riforme annunciate o già avviate, di semplificare gli adempimenti e di porre un limite al prelievo locale, per evitare che “comuni e regioni si riprendano quanto il governo taglia”, ha proseguito: Chiediamo di escludere dalla tassazione dei beni strumentali i capannoni, gli immobili e i terreni e di estendere ai lavoratori autonomi la detrazione fiscale che porterà 80 euro mensili nelle buste paga di 10 milioni di dipendenti”. 

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Il messaggio di Napolitano: segnali di ripresa, ora politiche europee per le piccole imprese

  “L’assemblea annuale di Rete Imprese Italia si svolge in una fase nella quale si colgono i primi segni di una ripresa dell’economia, che è necessario sostenere con il concorso di tutte le energie del paese”, si legge nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano a Venturi, in occasione dell’assemblea annuale. “Il mondo delle piccole e medie imprese fornisce tradizionalmente un contributo determinante alla crescita dell’economia e dell’occupazione  e deve pertanto essere sostenuto con politiche di respiro europeo dirette a creare le condizioni per un rilancio della competitività. Essenziale a tal fine è un ulteriore sviluppo delle forme di collaborazione espresse da diverse realtà del nostro tessuto produttivo, seguendo l’esempio, innovativo e produttivo, delle cinque organizzazioni (Cna, Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani e Confartigianato, ndr)  che, quattro anni fa, hanno costituito Rete Imprese Italia”.



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