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Bonus giovani under 35: contratti ammessi e condizioni

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Il bonus giovani under 35 è un incentivo mirato a sostenere l’occupazione stabile attraverso agevolazioni contributive rivolte alle imprese che assumono giovani con contratti a tempo indeterminato. L’agevolazione riguarda esclusivamente i contratti subordinati a tempo indeterminato, includendo sia le nuove assunzioni sia le trasformazioni da contratti a termine in rapporti permanenti. Anche i contratti part-time a tempo indeterminato sono agevolabili, con la quota di incentivo proporzionata all’orario di lavoro. Un’ulteriore casistica ammessa è quella delle assunzioni in cooperative secondo la Legge n. 142/2001, purché il contratto sia a tempo indeterminato.

La normativa riconosce l’incentivo anche nei casi di contratti a tempo indeterminato in somministrazione: il bonus si applica quando il lavoratore è assunto con contratto stabile dall’agenzia di somministrazione, anche se il servizio presso l’azienda utilizzatrice è temporaneo. In questo contesto, il beneficio spetta all’impresa utilizzatrice, agevolando così le aziende che optano per la somministrazione mantenendo però un rapporto di lavoro stabile con il personale.

Rapporti esclusi dall’incentivo e casi particolari

Non tutti i contratti di lavoro rientrano nell’ambito di applicazione del bonus giovani under 35. Sono pertanto esclusi dall’incentivo i rapporti di lavoro domestico, che comprendono colf, badanti e collaboratori familiari, nonostante possano essere a tempo indeterminato. Anche il personale dirigente è escluso, in quanto la normativa esclude espressamente i contratti di alta dirigenza dal beneficio, considerandoli fuori dal regime ordinario di subordinazione agevolata.

Ulteriormente, il contratto di apprendistato non è incentivabile per questa misura, sebbene rappresenti una forma contrattuale a contenuto formativo rivolta ai giovani. Analogamente, i contratti intermittenti, anche se stipulati a tempo indeterminato, non possono accedere al bonus in quanto forme lavorative caratterizzate da una modalità di chiamata e non continuativa.

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È importante rilevare che, oltre alle esclusioni sopra descritte, la normativa opera un’attenta distinzione nel computo dei precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Sono considerate escluse dal requisito di “primo tempo indeterminato” le esperienze pregresse esclusivamente nel lavoro domestico o in contratti intermittenti, che pertanto non precludono l’accesso all’agevolazione. Al contrario, un precedente rapporto a tempo indeterminato nel settore della somministrazione rappresenta un ostacolo significativo: se il lavoratore ha già maturato un rapporto stabile con agenzia di somministrazione, questo impedisce la fruizione del bonus per successive assunzioni.

Requisiti per beneficiare del bonus e limitazioni normative

Per accedere al bonus giovani under 35, il lavoratore deve rispettare il requisito fondamentale di non aver mai avuto in precedenza un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ad eccezione delle esperienze in ambito domestico o di contratti intermittenti a tempo indeterminato, che non inficiano la possibilità di usufruire dell’agevolazione. Questi criteri garantiscono che il beneficio sia destinato a giovani che si affacciano per la prima volta a un rapporto stabile di lavoro subordinato.

È altresì imprescindibile considerare le limitazioni che emergono nel caso di contratti a tempo indeterminato stipulati con agenzie di somministrazione: in presenza di un precedente rapporto di lavoro stabile con somministrazione, il bonus non potrà essere spettante. Questa disposizione evidenzia una precisa volontà normativa di evitare abusi e sovrapposizioni di benefici in relazione a rapporti di lavoro continuativi, penalizzando però gli eventuali passaggi fra agenzie diverse o aziende.

La verifica del requisito del “primo tempo indeterminato” coinvolge un’analisi puntuale della storia contrattuale del giovane lavoratore, escludendo solo i rapporti che abbiano realmente consolidato una posizione lavorativa stabile e continuativa. Il corretto assolvimento di questo criterio rappresenta un passaggio imprescindibile per la fruizione dell’incentivo, assicurando che il bonus operi come volano di nuova occupazione stabile e non come mera facilità economica in presenza già di contratti fissi.


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