Le responsabilità del collegio sindacale secondo la nuova norma approvata nel 2025  – Giornale Partite Iva

La nuova disciplina della responsabilità del collegio sindacale, introdotta con le norme approvate nel 2025, rappresenta un significativo aggiornamento rispetto al quadro normativo precedente. Queste modifiche, elaborate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), sono entrate in vigore il 1° gennaio 2025 e si applicano sia alle società quotate che a quelle non quotate. La riforma è stata resa necessaria dall’attuazione del Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125, che recepisce la Direttiva UE 2022/2464 sulla rendicontazione societaria di sostenibilità.

Ampliamento delle responsabilità del collegio sindacale
Una delle principali novità è l’estensione delle responsabilità del collegio sindacale in materia di rendicontazione di sostenibilità. La nuova Norma 3.4 introduce infatti l’obbligo per il collegio sindacale di vigilare sull’osservanza delle disposizioni stabilite dall’ordinamento in tema di rendicontazione societaria di sostenibilità, con particolare attenzione agli obiettivi ESG (ambientali, sociali e di governance)[1][2]. Ciò implica che il collegio sindacale dovrà monitorare le procedure e i processi aziendali legati alla sostenibilità, garantendo che siano adeguati e conformi alle normative vigenti.

Vigilanza sui flussi informativi e sulle operazioni infra-gruppo
La Norma 5.6 introduce un ulteriore obbligo per il collegio sindacale: verificare le operazioni infra-gruppo e le attività di direzione e coordinamento, assicurandosi che siano correttamente documentate e iscritte al Registro delle imprese. Questo ampliamento delle competenze mira a garantire una maggiore trasparenza e correttezza nelle relazioni tra le società appartenenti allo stesso gruppo.

Responsabilità in caso di finanziamenti dei soci e altre operazioni
Le nuove norme delineano anche specifiche responsabilità del collegio sindacale in caso di finanziamenti dei soci, conferimento e cessione di azienda, affitto d’azienda, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi. In particolare, il collegio sindacale è chiamato a vigilare affinché tali operazioni siano condotte nel rispetto delle norme di legge e dei principi di corretta amministrazione.

Equo compenso e retribuzione dei sindaci
Un altro aspetto rilevante riguarda la retribuzione dei sindaci. La Legge 21 aprile 2023, n. 49, ha introdotto il principio dell’equo compenso, che si applica anche ai sindaci e ai revisori legali. Secondo il CNDCEC, l’attività di sindaco rientra nell’ambito di applicazione della legge, e i compensi devono essere conformi ai parametri stabiliti dal D.M. 140/2012. Tuttavia, il CNDCEC invita a una applicazione ragionevole di tali parametri, evitando compensi sproporzionati rispetto al mercato.

Riduzione della responsabilità civile
La nuova disciplina prevede anche una riduzione della responsabilità civile del collegio sindacale. Questa modifica è stata introdotta per bilanciare l’ampliamento delle responsabilità con una maggiore tutela dei componenti del collegio sindacale, incentivando una maggiore partecipazione alle attività di vigilanza e controllo.

Le nuove norme di comportamento del collegio sindacale rappresentano un importante aggiornamento del quadro normativo, in linea con le recenti evoluzioni legislative e le esigenze del mercato. Per i dottori commercialisti che svolgono attività di sindaco o revisore legale, è fondamentale conoscere e applicare correttamente queste nuove disposizioni, garantendo al contempo una gestione prudente e responsabile delle proprie attività professionali. La riforma, pur ampliando le responsabilità, introduce anche meccanismi di tutela che possono contribuire a una maggiore efficienza e sicurezza nell’esercizio delle funzioni di controllo.