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Chiusa la manifestazione d’interesse per le aree del phase out, 28 proposte arrivate


Riceviamo e pubblichiamo. Si è conclusa ieri la fase di presentazione delle manifestazioni d’interesse relative alle aree di Civitavecchia coinvolte dal processo di dismissione della produzione a carbone. La chiusura della call rappresenta un primo importante passo nel percorso di riconversione e sviluppo sostenibile del territorio.

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Le prossime fasi seguiranno una precisa roadmap operativa già condivisa tra le istituzioni coinvolte.

1.Primo screening delle manifestazioni d’interesse pervenute, volto a verificare la coerenza progettuale e gli ambiti di intervento proposti.

2.Convocazione di un tavolo tecnico, che si concentrerà in particolare sulla valutazione della natura dell’intervento, dell’investimento economico, delle tempistiche di realizzazione, dell’estensione e della destinazione urbanistica delle aree richieste, nonché dell’impatto occupazionale e ambientale.

3.Nomina del Commissario che seguirà l’intero iter operativo di riconversione, con poteri di coordinamento e accelerazione delle procedure.

4.Interlocuzione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per definire la disponibilità e la destinazione dell’area ex parco serbatoi (36 ettari).

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5.Riunione del Comitato Interministeriale per il coordinamento del phase-out, incaricato di orientare e validare le linee strategiche dell’intervento.

6.Lavoro congiunto tra MIMIT e Invitalia, per la verifica della fattibilità delle iniziative presentate, con la valutazione tecnica delle manifestazioni, così da definire un piano di sviluppo per l’area di Civitavecchia e da promuovere e accelerare la reindustrializzazione e la crescita economica e sociale del territorio, da formalizzare attraverso un Accordo di Programma.

Questa fase di transizione rappresenta un’opportunità fondamentale per rilanciare l’area di Civitavecchia attraverso progetti innovativi, sostenibili e capaci di generare nuova occupazione, in coerenza con gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione.

«La Regione Lazio continua a svolgere un ruolo fondamentale di coordinamento su Civitavecchia. Grazie al lavoro portato avanti insieme al MIMIT – che ringrazio per l’impegno dimostrato – si chiude un passaggio importante del processo di phase-out. Il nostro impegno prosegue con determinazione per rilanciare il tessuto economico e produttivo di Civitavecchia e del suo territorio», ha dichiarato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria e all’Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

Il Sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene ha così commentato:

«Ringrazio il MIMIT e la Vicepresidente Angelilli per il lavoro portato avanti con serietà e concretezza. Ora attendiamo di conoscere nel dettaglio i risultati di questa manifestazione d’interesse, con ottimismo e senso di responsabilità. Questo primo traguardo è frutto di un grande lavoro di squadra tra le istituzioni. Sappiamo bene che le sfide non finiscono qui: ci attendono passaggi delicati, ma siamo pronti ad affrontarli con la forza delle idee e uno spirito propositivo che ha come unico obiettivo il rilancio di Civitavecchia». Comune di Civitavecchia. 

“Sono 28 le manifestazioni di interesse pervenute, entro il termine del 3 giugno, per la riconversione e il rilancio economico, produttivo e sociale dell’ex centrale Enel a carbone di Torrevaldaliga Nord, nel porto di Civitavecchia, nell’ambito della consultazione pubblica promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso”, fa sapere il ministero.

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