Giovedì 22 maggio 2025 alle ore 10.00 si è svolto l’evento online EUROPE DAY – EPAS, promosso dallo EUROPE DIRECT Regione Marche in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale Marche. La Festa dell'Europa (Europe Day) quest’anno assume un’importanza particolare in quanto celebra i 75 anni della firma della Dichiarazione Schumann
Una data storica – quella del 9 maggio 1950 – che ha portato il continente europeo all’avvio di una nuova era di pace, integrazione e cooperazione democratica in Europa gettando le basi per l’Unione europea come la conosciamo oggi.
Il progetto EPAS (European Parliament Ambassador School), promosso dal Parlamento Europeo in Italia, ha l’obiettivo: d’informare i giovani sull’UE e sulle opportunità che offre loro, di sensibilizzarli alla democrazia parlamentare europea e al ruolo del Parlamento europeo e ai valori europei. Gli studenti coinvolti (Ambassador
Junior), insieme ai loro docenti (Ambassador Senior), mettono in campo attività e iniziative volte a sensibilizzare e informare i propri coetanei sull’importanza e sul ruolo di questa istituzione. Per la realizzazione di questo progetto il Parlamento Europeo in Italia si avvale anche della collaborazione dei vari Europe Direct disseminati su tutto il territorio nazionale, tra cui quello della Regione Marche.
Protagoniste dell’evento, le 7 scuole marchigiane che in questo anno scolastico hanno aderito al Progetto:
– Liceo Mamiani – PESARO
– Istituto Istruzione Superiore Polo 3 – FANO
– Liceo Artistico “Mannucci” – JESI
– Liceo Scientifico “Galilei” – MACERATA
– Liceo “Stabili-Trebbiani” – ASCOLI PICENO
– Istituto Istruzione Superiore “Ulpiani” – ASCOLI PICENO
– Istituto Istruzione Superiore “Fermi-Sacconi” – ASCOLI PICENO
L’evento è iniziato con i saluti istituzionali, agli studenti partecipanti, della Dott.ssa Chiara Biondi – Assessore all’Istruzione, Cultura e Politiche Giovanili della Regione Marche – evidenziando l’importanza di questi progetti, come quello dell’EPAS, perché fanno conoscere la nostra storia e perché l’Europa fa parte della nostra storia, della nostra cultura e della nostra identità. Mettendo l’accento sul momento storico in cui è nata – cioè dopo la guerra – sottolinea i nostri valori fondanti che sono quelli della pace, della libertà, della democrazia e dello stato di diritto. Rivolgendosi ancora agli studenti, mette in evidenza l’importanza dell’Europa e la possibilità che essa offre loro di circolare liberamente.
Sono seguiti i saluti del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Marche, Dott.ssa Donatella D’Amico, che concorda con l’Assessore Biondi sull’importanza di queste iniziative che contribuiscono al senso di appartenenza all’Europa. Anche per lei è fondamentale ripercorrere la sua storia per ritrovare
quell’unità d’intenti e quella volontà di riconoscersi come Europa, soprattutto in questo momento particolare. Ringraziando le scuole partecipanti, invita gli studenti a essere viaggiatori e testimoni di questa Europa nella quale viviamo perché il senso del viaggio ci riporta al senso di unità.
In rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia, era presente anche la Dott.ssa Lucia Pecorario che ringrazia lo EUROPE DIRECT Regione Marche di far conoscere l’Europa su tutto il territorio regionale. Invita gli studenti a proseguire questo precorso di conoscenza dell’Europa e di scoprire le tantissime opportunità che offre di viaggiare, studiare e in seguito di poter fare un tirocinio presso le istituzioni europee. Invita altresì a continuare a coltivare la curiosità e la “fame di Europa” perché l’Europa è una grande casa; siamo tutti cittadini europei e insieme possiamo plasmare l’Europa che vogliamo
per il nostro presente e soprattutto per il nostro futuro.
A sorpresa, abbiamo avuto l’onore della partecipazione anche dei due europarlamentari marchigiani: l’On. Matteo Ricci e l’On. Carlo Ciccioli.
L’On. Ricci ricorda la figura di Altiero Spinelli, a cui è dedicata l’aula del Parlamento Europeo, e il suo “Manifesto di Ventotene” affermando che l’Europa è un
progetto di pace e se il nostro continente vive da quasi 80 anni in pace è proprio grazie a questa unione di stati. Sottolinea quanto sia importante questa unione in quanto, davanti alle attuali questioni globali, ogni singolo stato non sarebbe in grado di farcela da sola. Evidenzia inoltre diverse criticità e problematiche insite all’interno dell’Unione Europea e delle sue istituzioni che andrebbero risolte, per migliorare questa unione e rendere l’Europa più forte. La risposta a queste criticità è quindi una maggiore unità. Conclude il suo intervento auspicando che le nuove generazioni possano crescere con una cultura europeista, perché solo così potremo avere un futuro migliore.
Anche l’On. Ciccioli, nel suo intervento, ribadisce l’importanza per l’Europa di stare insieme in quanto i popoli europei hanno una storia comune. Ricorda che è nata come CECA e le conquiste conseguite come la creazione del mercato comune e l’allargamento degli stati UE, ma afferma che non può essere solo una comunità economica. Sottolinea che l’Europa esprime un’unione economica, ma sicuramente è qualcosa di più: l’economia deve essere subalterna alla politica e l’UE ha un ruolo se esprime un pensiero, nella consapevolezza di essere la superpotenza culturale del mondo. Bisogna chiedersi, a parer suo, quale Europa vogliamo unitamente alla
necessità di spostare il baricentro verso i popoli del Mediterraneo. Conclude il suo intervento focalizzandosi su tre tematiche globali, elementi fondamentali su cui si basa il futuro dell’UE: il controllo delle acque e in particolare del Mediterraneo, dell’energia e dello spazio.
Tra gli autorevoli interventi c’è stato anche quello della Dott.ssa Gianna Prapotnich, Responsabile del programma ErasmusPlus dell’U.S.R. Marche, che anzitutto ringrazia quanti sono intervenuti prima di lei. Esprime il suo vivo apprezzamento per il contributo offerto dai due europarlamentari marchigiani di due posizioni diverse, ma “uniti nella diversità” come recita il motto europeo. Ha ricordato l’importante ricorrenza dei 75 anni della Dichiarazione Schuman e i tanti eventi legati alla Festa dell’Europa che l’Ufficio Scolastico ha realizzato su tutto il territorio marchigiano. Ringrazia le scuole partecipanti, le Ambasciatrici Erasmus, docenti, dirigenti scolastici e personale di segreteria mettendo in evidenza il lavoro di squadra che ha portato algrande successo per quello che può essere definito il “modello Marche”, riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Prosegue presentando il Piano Strategico
d’internazionalizzazione dell’USR Marche, composto da oltre 40 eventi realizzati su tutto il territorio regionale anche in collaborazione con lo EUROPE DIRECT Regione Marche. Poi presenta il programma Erasmus+ e le tante scuole marchigiane accreditate, le Ambasciatrici Erasmus delle Marche e la Piattaforma eTwinning che quest’anno festeggia i suoi 20 anni di attività.
Poi la parola è passata ai veri protagonisti dell’evento: i giovani Ambasciatori del Parlamento europeo delle sette scuole marchigiane partecipanti al progetto EPAS. Insieme ai loro coetanei e ai loro docenti, hanno presentato – attraverso il raccontodelle loro esperienze personali e di gruppo, con video e slide – le tantissime attività
messe in campo durante il progetto stesso. Hanno raccontato le loro esperienze passate e future di mobilità. Stavolta, sono stati loro a “insegnare” ai grandi l’importanza di essere cittadini europei e a vedere l’Europa come un mondo di opportunità.
Come veri ambasciatori, hanno saputo trasmettere la bellezza dell’essere Uniti nella diversità proprio come auspicava Robert Schuman nella Dichiarazione che prende ilsuo nome. E’ stata una bellissima Festa dell’Europa e un grandissimo evento, uno dei più importanti a livello nazionale, soprattutto per il numero elevato di scuole
partecipanti al progetto EPAS.
Come ricordava Schuman,
“L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto.”
I tantissimi giovani presenti, consapevoli del valore aggiunto che è l’essere cittadini europei, con le loro testimonianze ci hanno dimostrato il loro impegno concreto nel volerla costruire tutti insieme a partire da noi.
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