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La settimana dedicata alle Marche all’Expo Osaka 2025 è stata un’occasione importante per mettere in luce il ruolo della tecnologia nel migliorare benessere e crescita economica del territorio. Tra appuntamenti scientifici, culturali e momenti di spettacolo, la regione ha proposto un dialogo tra tradizione e innovazione, valorizzando i suoi punti di forza attraverso università, imprese e realtà artistiche. Il seminario internazionale promosso dall’Università di Macerata, insieme a numerose iniziative collaterali, ha sottolineato elementi concreti del contributo tecnologico allo sviluppo locale e globale.
Il seminario internazionale delle università marchigiane su tecnologia e sviluppo
Dal 1 al 7 giugno 2025, nel contesto della “Terra del Benessere”, l’Università di Macerata ha organizzato un seminario dedicato al tema “Communities, industries, places: the role of technology for improving wellbeing and development”. L’evento rientrava in un progetto più ampio nato dalla cooperazione europea, in particolare con il consorzio Horizon 2020 TRUST. La scelta di Osaka, sede dell’Expo 2025, ha dato grande visibilità alle ricerche condotte nelle Marche su intelligenza artificiale e innovazioni tecnologiche.
Tecnologia e comunità: un dialogo aperto
Il seminario ha richiamato esperti e accademici per discutere il modo in cui le tecnologie interagiscono con comunità e contesti produttivi. Sono stati affrontati spunti concreti per valutare come l’adozione di strumenti digitali possa migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e rurali, oltre a favorire la competitività delle imprese locali. Rispetto al passato, si è puntato molto sull’integrazione tra tecnologia e sviluppo sostenibile, mettendo a fuoco soluzioni calibrate sulle caratteristiche dei territori.
L’importanza della ricerca e del legame con le istituzioni regionali
Andrea Maria Antonini, assessore alle Attività Produttive delle Marche, ha evidenziato il valore della collaborazione tra università e istituzioni territoriali. Ha affermato che il supporto della ricerca scientifica è indispensabile per gestire efficacemente il territorio e per nutrire le attività produttive. L’assessore ha sottolineato come l’ecosistema marchigiano comprenda non solo università ma anche imprese e cittadini, che traggono vantaggi concreti dal trasferimento delle nuove conoscenze.
Risorse europee e innovazione
La Regione Marche sostiene la ricerca sfruttando risorse europee, predisponendo strumenti e finanziamenti per incubare innovazione. Questa attenzione, ha ricordato Antonini, si inserisce in una tradizione regionale radicata in una storia produttiva. Ma non si limita a preservare il passato: la volontà è di guardare avanti con coraggio, abbracciando intelligenza artificiale e nuove tecnologie senza timori. Questo approccio rappresenta una strategia per mantenere il territorio competitivo e per dare nuove opportunità a imprese e territori.
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Eventi culturali e produzione marchigiana nel padiglione italia
La presenza delle Marche all’Expo è stata anche un viaggio nella produzione manifatturiera e artistica. Al Padiglione Italia è stata organizzata la mostra “Ars: tradition and innovation” che ha messo a confronto le radici culturali marchigiane con l’arte giapponese contemporanea. Lo spazio espositivo ha accolto le aziende più rappresentative della regione, affiancate dalle università di Macerata e Camerino, per presentare settori produttivi che spaziano dall’industria leggera alla tecnologia avanzata.
Artigianato e innovazione tecnologica
Ogni nicchia espositiva ha mostrato prodotti e processi legati all’artigianato tradizionale ma anche alla ricerca applicata. L’obiettivo era illustrare come l’identità marchigiana sia fatta di passione per il lavoro manuale e al tempo stesso apertura verso gli sviluppi scientifici. Questo dialogo tra saperi artigiani e innovazione tecnologica è la chiave per una crescita equilibrata del territorio, capace di tenere insieme passato e futuro.
Spettacoli e collaborazioni internazionali tra italia e giappone
Tra i momenti che hanno animato la settimana marchigiana, un concerto del maestro Giovanni Allevi con la Chamber Orchestra ha riscosso grande successo di pubblico. Questo momento di spettacolo ha aggiunto un tono culturale agli eventi in programma, bilanciando con un’esperienza artistica il taglio tecnico e produttivo.
Al di fuori del Padiglione Italia, gli incontri si sono protratti anche nelle città di Osaka e Tokyo grazie a un lavoro di rete con ICE Agenzia, Camera di Commercio Italiana in Giappone, Consolato Generale d’Italia e Istituto Italiano di Cultura. Queste collaborazioni hanno favorito scambi commerciali e culturali, rafforzando il dialogo tra i due Paesi e promuovendo le specificità della regione Marche nel mondo.
Lo slogan della settimana e l’identità marchigiana tra innovazione e tradizione
L’intera manifestazione è stata accompagnata dal motto “Ars: the Marche’s genius and skills / ARS: genio e capacità made in Marche”. Questa frase mette in evidenza i valori profondi della regione, che si riconosce in una lunga storia di maestria artigiana e in una spinta verso il progresso. Il legame con la terra e con la cultura locale non è mai venuto meno, e insieme alla ricerca scientifica costituisce il motore di un territorio capace di attrarre interesse internazionale.
La settimana ha così offerto un’immagine delle Marche come regione che sa tenere insieme memoria, lavoro e innovazione tecnologica. È stata un’occasione per mostrare al mondo non solo prodotti, ma anche idee e progetti concreti che possono incidere sul benessere dei cittadini e sullo sviluppo economico. Lo sappiamo: il futuro passa anche attraverso queste iniziative che uniscono cultura, scienza e imprenditorialità.
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