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Airi: con 4 miliardi l’anno, la ricerca diventa innovazione da esportare


Si è tenuta lo scorso 28 maggio, presso Unioncamere, la presentazione dell’XI edizione del Rapporto “Le Innovazioni del Prossimo Futuro”, studio di analisi e previsione tecnologica realizzato da Airi, unico nel suo genere a livello nazionale. Il Rapporto rappresenta un contributo collettivo alla definizione di una cultura industriale orientata all’innovazione e alla competitività del sistema Italia. Come nelle edizioni precedenti, Airi porta questo studio all’attenzione delle istituzioni come contributo tecnico per la definizione di politiche di sviluppo industriale e tecnologico coerenti con la transizione digitale e sostenibile, in un contesto geopolitico e socioeconomico in continua evoluzione.

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Il Rapporto offre una mappa aggiornata, elaborata da 270 esperti, di 132 scenari tecnologici ad alto impatto socioeconomico, i quali contribuiranno nel breve e medio periodo all’innovazione in 10 settori strategici: Ambiente, Costruzioni, Chimica e Materiali, Energia e Decarbonizzazione, Farmaceutica, Meccatronica, Microelettronica e Semiconduttori, Tecnologie Digitali, Trasporti e Mobilità, Spazio. Uno strumento tecnico di analisi che fotografa la ricerca industriale nazionale, da sempre caratterizzata da una forte vocazione all’export tecnologico.

Lo studio mostra come le scelte compiute oggi influenzeranno la posizione dell’Italia nelle catene del valore globali dei prossimi anni. Emerge anche la necessità di una strategia di investimento nazionale di medio-lungo periodo: gli esperti coinvolti stimano in oltre 4 miliardi di euro all’anno i fondi necessari per trasformare la ricerca industriale in prodotti innovativi da portare nei mercati nazionali e globali.

Oggi più che mai la tecnologia rappresenta il fulcro della competitività del sistema Paese e incide in misura crescente sulle traiettorie di crescita, innovazione e autonomia strategica. Sono oltre 700.000 le imprese nazionali sulle quali Airi stima che le tecnologie individuate possano avere un impatto diretto nel breve medio-termine in termini di produttività e competitività.

Lo studio è inoltre arricchito da un approfondimento dei dati relativi ai brevetti prodotti dalla ricerca e dalle imprese italiane, con particolare riferimento ai dieci settori considerati, curato da Unioncamere e Dintec.

A questo lavoro congiunto è stata dedicata la Giornata per l’Innovazione Industriale 2025, appuntamento annuale promosso da Airi. l’evento che ha visto la partecipazione di circa 130 esperti e rappresentanti di istituzioni, imprese ed enti di ricerca leader nei settori analizzati, tra cui Fondazione Piemonte Innova, STMicroelectronics, Cosberg, CNR, Thales Alenia Space Italia, FAST, Farmindustria, Heidelberg Materials Italia ed Enea.

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L’obiettivo dell’incontro è stato duplice: presentare i principali risultati del Rapporto, evidenziando le tecnologie emergenti che guideranno l’innovazione nei prossimi anni, e allo stesso tempo iniziare un confronto per discutere e riflettere sui nodi strategici dello sviluppo tecnologico e su priorità, strumenti e investimenti in grado di promuovere uno sviluppo sostenibile – economico, sociale e ambientale –. Il Centro Einaudi ha inoltre offerto un approfondimento sulle prospettive economiche nazionali al 2026.

L’incontro ha poi raccolto il punto di vista delle istituzioni presenti, MIMIT, MUR e MAECI, che hanno evidenziato che per affrontare le sfide future sia essenziale una cooperazione sistemica tra istituzioni, imprese e ricerca pubblica capace di individuare e condividere priorità strategiche e risorse.

La Giornata si è conclusa con l’assegnazione delle Borse di Studio “Renato Ugo”, promosse da e col contributo di Farmindustria, Fondazione Bracco e Heidelberg Materials Italia, che hanno premiato quattro giovani ricercatori per le migliori tesi in ambito STEM.

I progetti vincitori hanno riguardato: una nuova classe di farmaci per la Fibrosi cistica; lo sviluppo di sistemi fotocatalitici basati su microparticelle di silice funzionalizzate con polimeri a spazzola per migliorare efficienza e ridurre i costi; l’uso innovativo di microemulsioni per il risanamento ambientale; tecnologie di post-combustione per la cattura della CO₂ nei cementifici. Un riconoscimento concreto al talento dei giovani e alla loro capacità di contribuire all’innovazione industriale del Paese.

Per maggiori dettagli e materiali: www.airi.it

Immagine di rawpixel.com su Freepik



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