Sono in arrivo ben 5650 posti di lavoro a Brindisi, in Puglia, grazie a nuovi progetti per la riconversione dell’ex Centrale Enel a carbone di Cerano.
Lo ha annunciato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Sono circa 50 le manifestazioni di interesse già pervenute per riconvertire l’area, per un valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro e una ricaduta occupazionale notevole per il territorio.
Ecco tutti i dettagli sulle nuove assunzioni a Brindisi previste grazie al piano di rilancio dell’area dell’ex Centrale di Cerano e cosa sapere sui progetti presentati.
LA RICONVERSIONE DELL’EX CENTRALE A CARBONE DI CERANO CREERÀ NUOVI POSTI DI LAVORO
Come riportato in una nota del MIMIT, l’annuncio è stato fornito durante la sesta riunione del Comitato per il coordinamento del phase-out della Centrale, occasione che ha visto anche l’insediamento ufficiale del nuovo Commissario di Governo per l’area, il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale.
Sono circa 50 i progetti pervenuti al MIMIT e dedicati alla riconversione dell’area dell’ex Centrale Enel a carbone di Cerano, che si stima potranno portare a Brindisi 3150 posti di lavoro diretti e 2500 indiretti.
Sono dunque 5650 le assunzioni attese grazie alle manifestazioni di interesse pervenute al Ministero.
“Abbiamo di fronte una straordinaria opportunità di riconversione industriale in chiave pienamente sostenibile, ben oltre le aspettative iniziali”, ha dichiarato il Ministro Adolfo Urso. Il progetto, ha aggiunto, si sta dimostrando promettente anche grazie alla sinergia tra istituzioni, aziende e parti sociali, che hanno contribuito in modo significativo con una visione condivisa e costruttiva.
IL PIANO DI SVILUPPO DEL TERRITORIO
I progetti candidati coprono un’ampia gamma di settori ad alto potenziale di sviluppo: energia da fonti rinnovabili, logistica, trasporti, ICT e data center, aeronautica, agroalimentare, turismo, economia circolare, navale e cantieristica.
Dunque i posti di lavoro a Brindisi che potranno essere creati grazie al piano di recupero dell’area della ex Centrale a carbone coinvolgeranno diverse figure, dagli operai a impiegati, tecnici, operatori della logistica e altri addetti.
Le tempistiche medie previste per la realizzazione dei progetti variano tra i 24 e i 36 mesi, a conferma della volontà di procedere in tempi rapidi e concreti.
Il lavoro degli uffici tecnici del Ministero, in collaborazione con Invitalia, è attualmente focalizzato sulla verifica della fattibilità delle iniziative presentate, in coerenza con la disponibilità e le caratteristiche delle aree coinvolte, che comprendono, oltre all’ex Centrale, il porto e l’intero complesso industriale di Brindisi.
Obiettivo finale del percorso è la definizione di un piano organico di sviluppo per l’area, con ricadute concrete sulla reindustrializzazione, l’occupazione e la crescita sociale. Il piano sarà formalizzato attraverso un Accordo di Programma, strumento che consentirà il coordinamento e il monitoraggio degli investimenti e degli interventi previsti.
Il prossimo appuntamento del Comitato, già stabilito, si terrà direttamente a Brindisi, segno della centralità che il territorio riveste nel percorso di transizione energetica e industriale avviato dal Governo.
CANDIDATURE
Al momento è ancora presto per parlare di candidature. Gli interessati alle future assunzioni a Brindisi che deriveranno dal piano di riconversione della ex Centrale Enel a carbone di Cerano devono attendere l’approvazione e la realizzazione dei progetti presentati, e l’apertura delle relative campagne di recruiting. Molto probabilmente, le candidature saranno raccolte direttamente dalle aziende che investiranno nell’area.
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