Un errore durante i lavori del Pnrr, lo scorso ottobre, ha distrutto elettrodomestici di decine di famiglie e imprese
Uno sbalzo di tensione che ha mandato in cortocircuito le apparecchiature elettriche ed elettroniche delle abitazioni, rendendole inutilizzabili e da rottamare. Eā la vicenda che lo scorso 21 ottobre ha coinvolto alcune strade del quartiere di Iolo a Prato, in particolare la zona tra via Gherardacci, via Fratelli Bandiera e via Soffredi del Grazia. In concomitanza con alcuni lavori del Pnrr per lāammodernamento della rete elettrica si ĆØ infatti verificato un picco di tensione, un errore che ha danneggiato decine di condizionatori, frigoriferi, televisioni, lavatrici, lavastoviglie, caldaie, stufe e cancelli elettrici, oltre alle attrezzature di alcune imprese.
Una trentina di famiglie del quartiere ha deciso di unire le forze e di rivolgersi allāavvocato Gino Consorti, del foro di Prato, per vedersi riconosciuto il risarcimento del danno. E-Distribuzione, come spiegato dal legale, ha fin da subito riconosciuto il picco di tensione, ma poi il tentativo di transazione ĆØ finito nelle sabbie mobili della burocrazia.
āNoi abbiamo scritto allāazienda e abbiamo mandato gli estremi dei danneggiati per il risarcimento ā spiega lāavvocato -. Ci ĆØ stato però spiegato che i lavori erano stati dati in appalto a una ditta esterna e che quindi sarebbe toccato a questāultima risarcire le famiglie. Da quel momento sono passati sette mesi e siamo ancora a nienteā.
La situazione, come emerge dal racconto delle famiglie, si fa ancora più delicata vista la condizione economica in cui versano alcune persone danneggiate dal picco di tensione. āCi sono persone che non sono in grado economicamente di potere provvedere da sole allāacquisto di alcuni beni essenziali ā prosegue lāavvocato Consorti -. Fra i residenti ĆØ anche scattata una gara di solidarietĆ per aiutare le persone più in difficoltĆ . Ma purtroppo ad oggi cāĆØ ancora chi ĆØ senza televisione, lavastoviglie o lavatriceā.
Lāavvocato ha inviato numerosi solleciti. Lāultimo il 19 maggio. Ma le parti non sono nemmeno arrivare a una prima stima di definizione del risarcimento. āSta intercorrendo un lasso di tempo esagerato, anche alla luce della semplicitĆ dellāaccertamento del danno ā sottolinea il legale -. ComāĆØ possibile portare ancora avanti cosƬ a lungo una simile vicenda? Tra lāaltro se non ci rispondono, a breve saremo costretti a procedere giudizialmente in sede civile per il risarcimento danni e del grave disagio che il colposo e inerte comportamento sta provocando a tutti i residenti di Iolo coinvolti nellāaccaduto. Siamo di fronte a un evidente disagio per queste persone, che dovrĆ essere elargito da parte del danneggiante per non avere liquidato il danno in tempi ragionevoliā.
A commentare la situazione sono gli stessi residenti. āSiamo amareggiati dallāatteggiamento di chi doveva risarcire il danno ā concludono -. Non ĆØ giusto dovere anticipare cifre di una certa rilevanza per riacquistare gli elettrodomestici quando il danno doveva essere velocemente liquidato. Ci sono state famiglie che hanno trascorso lāinverno senza caldaia, altre che hanno preventivi di migliaia di euro per riparazioni di impianti completamente danneggiati. La velocitĆ di risarcimento avrebbe inoltre rappresentato sia un gesto di rispetto verso i residenti che di buonsenso visto che siamo di fronti a oggetti essenziali nella quotidianitĆ ā.
āAbbiamo chiesto anche un sopralluogo da parte dei loro tecnici ā aggiunge Marilena Bacci a nome delle famiglie coinvolte -, per vedere nelle abitazioni i notevoli danni subƬti a seguito del picco di tensione. Questo però non ĆØ mai avvenuto e ha lasciato tutti con un grande senso di amarezzaā.
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