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Giovani e welfare sostenibile: le nuove sfide della previdenza


Chi parla di futuro ha il dovere di coinvolgere chi quel futuro lo vivrà e di farlo dialogando proprio con le nuove generazioni. Con questa convinzione, Fondo Pegaso, fondo pensione negoziale di riferimento per i lavoratori delle imprese di servizi di pubblica utilità, ha celebrato i suoi 25 anni con Ritorno al Futuro – Viaggiando nel tempo, evento che si è mosso tra intelligenza artificiale, sostenibilità e diritti, con al centro il futuro del lavoro e della previdenza, e soprattutto con un messaggio chiaro: il cambiamento è adesso.

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Concretamente, l’appuntamento ha ribaltato l’impostazione tradizionale degli eventi del settore previdenziale, accantonando le scalette rigide per lasciare spazio a voci diverse: giovani innovatori, attivisti, ricercatrici, creativi. Un dialogo aperto, intergenerazionale, che ha posto domande urgenti sul futuro del lavoro, della sostenibilità, dell’intelligenza artificiale e del welfare.

Un welfare che include e valorizza la diversità

Ad aprire il confronto Paolo Piccoli, esperto di intelligenza artificiale, che ha sfidato lo stereotipo della tecnologia come minaccia, sottolineando l’importanza di preservare l’umanità al centro dell’innovazione. Sofia Pasotto, attivista climatica della Gen z, ha riportato il focus sulla crisi ambientale come questione di responsabilità collettiva, mentre Mattia Traverso ha lanciato una provocazione creativa: e se i fondi pensione fossero raccontati con lo stesso linguaggio dei mondi digitali che i giovani abitano ogni giorno? Chiara Bacilieri poi ha riflettuto sulle relazioni tra generazioni nel mondo del lavoro, ponendo l’accento su un welfare capace di includere e valorizzare la diversità.

La nuove sfide della previdenza

La seconda parte della serata si è articolata in un ciclo di talk dal titolo Tra passato, presente e futuro, moderato dal vicepresidente di Fondo egaso, Massimo Giusti.

Un’occasione che ha messo a confronto visioni diverse, ma complementari, sui cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e del welfare. Durante i panel di discussione sono emerse rotte nuove: il lavoro nel 2050 dovrà coniugare uomo, tecnologia e rispetto per l’ambiente, il welfare dovrà essere integrato, inclusivo e orientato al benessere globale. E la previdenza dovrà evolversi per garantire sicurezza e sostenibilità a tutte le generazioni.

Nel primo panel, 2050: lavoro e welfare nell’era dell’equilibrio tra umano, digitale e benessere, Daniela Piras (Uiltec Uil), Marco Falcinelli (Filctem Cgil), Giovanni Rizzuto (Femca Cisl), Paola Giuliani (Utilitalia) e Amedeo Testa (Flaei Cisl), hanno discusso le sfide di un mondo del lavoro e di un welfare in trasformazione, alla ricerca di un nuovo equilibrio tra componente umana, innovazione tecnologica e sostenibilità.

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I giovani e la previdenza complementare

A concludere il ciclo di interventi, Lucia Anselmi, direttrice generale di Commissione di vigilanza sui fondi pensione – Covip, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i giovani nella previdenza complementare, evidenziando che questa non è una concessione, ma un’opportunità per rinnovare il sistema con energie nuove, capaci di intercettare innovazione e trasformazioni difficili da seguire per le generazioni più avanti con l’età. Ha inoltre ribadito l’urgenza di accompagnare i giovani nelle scelte previdenziali, perché il tempo resta il fattore chiave per costruire un futuro pensionistico solido.

«La partecipazione dei giovani alla previdenza complementare», ha detto, «non è una concessione: è un’opportunità per richiamare all’interno del sistema energie nuove, in grado di intercettare innovazioni e trasformazioni che, per generazioni più avanti con l’età, potrebbero essere più faticose da seguire».

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Luca Pasquadibisceglie, presidente di Fondo Pegaso

Trasformare le sfide in opportunità

A chiudere la serata è intervenuto il presidente di Fondo Pegaso, Luca Pasquadibisceglie, che ha definito l’evento non solo una celebrazione, ma un vero e proprio laboratorio aperto sul futuro.

«Il futuro non è un destino già scritto, ma un’opera da costruire insieme giorno dopo giorno», ha affermato. Il presidente ha inoltre sottolineato lo spirito collaborativo che da sempre contraddistingue Fondo Pegaso e il ruolo fondamentale di tutti gli attori coinvolti (dalle parti istitutive agli esperti sul campo) nella costruzione di un sistema previdenziale solido e innovativo.

Infine ha presentato il nuovo logo di Fondo Pegaso, simbolo di un profondo rinnovamento. «Non è solo un cambiamento visivo, ma un impegno concreto verso un futuro di innovazione, trasparenza e fiducia. Ogni linea, ogni colore rappresenta la nostra volontà di costruire insieme un domani migliore, passo dopo passo»

«Il futuro è nelle nostre mani», ha sottolineato, «continuiamo a progettare, collaborare e innovare, perché solo così potremo davvero trasformare le sfide in opportunità».

In apertura foto Andrej Podobedov da Pixabay. Nel testo immagini da ufficio stampa Fondo Pegaso

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