La Struttura di coordinamento per le crisi di impresa ha il compito di favorire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità dell’attività lavorativa nell’ambito della gestione di crisi aziendali e di programmi di riorganizzazione che riguardino imprese di rilevante interesse strategico nazionale e territoriale.
La Struttura di coordinamento per le crisi di impresa opera anche attraverso l’avvalimento delle competenti Direzioni generali e uffici ministeriali in raccordo con i Dipartimenti interessati, nonché in raccordo e con il contributo dell’INPS.
L’obiettivo perseguito è quello di fornire supporto al fine di promuovere ipotesi di soluzioni delle crisi nonché supporto a piani di riorganizzazione aziendale attraverso il ricorso a strumenti di tutela del reddito in costanza di rapporto di lavoro ed a misure di politica attiva del lavoro.
L’azione congiunta, assicurata dalla Struttura di coordinamento per le crisi di impresa, favorisce il coinvolgimento dei lavoratori, percettori di misure di sostegno del reddito, in percorsi di formazione e di riqualificazione professionale al fine di promuovere la continuità lavorativa all’interno dell’Azienda, attraverso lo sviluppo di nuove competenze professionali, sia in altre realtà Aziendali che, nell’evidenziare dei fabbisogni occupazionali, necessitino di determinati profili.
La Struttura di coordinamento per le crisi di impresa in particolare:
– elabora, periodicamente, relazioni sull’attività svolta in riferimento alle fasi di attuazione delle iniziative a supporto dei lavoratori interessati da situazioni di crisi aziendali o da processi di riorganizzazione aziendale;
– fornisce indirizzi per il miglior coordinamento e il monitoraggio delle attività ai Dipartimenti ministeriali interessati ed alle Direzioni generali ministeriali interessate;
– promuove, in raccordo con l’Ufficio legislativo, i Dipartimenti ministeriali interessati e le competenti Direzioni generali ministeriali, la formulazione di proposte normative che possano essere adottate al fine di sostenere la continuità dell’attività lavorativa e la tutela del reddito dei lavoratori.
La Struttura di coordinamento per le crisi di impresa è incardinata presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero del lavoro ed è supportata tecnicamente da un responsabile in possesso di particolare e comprovata qualificazione professionale e di specifiche competenze in materia.
Ai lavori della Struttura di coordinamento per le crisi di impresa partecipano:
– rappresentanti dei Dipartimenti ministeriali interessati;
– un rappresentante della Direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali;
– un rappresentante della Direzione generale degli ammortizzatori sociali;
– un rappresentante della Direzione Generale delle Politiche attive del lavoro, dei servizi per il lavoro e degli incentivi all’occupazione;
– rappresentanti del Ministero esperti in materia.
Alle riunioni della Struttura di coordinamento per le crisi di impresa, che possono essere organizzate in specifiche sessioni di lavoro, possono essere invitati, come membri permanenti o chiamati in relazione a specifiche tematiche oggetto di analisi della struttura di coordinamento:
– un rappresentante del Ministero delle imprese e del made in Italy;
– un rappresentante dell’istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS);
– rappresentanti delle Regioni interessate;
– rappresentanti del sistema delle Associazioni datoriali;
– rappresentanti delle Organizzazioni sindacali;
– esperti in materia.
La Struttura si riunisce con cadenza almeno mensile.
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